59: Maschere

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EMANUELA'S POV:

Ormai girando per la città tra un albergo e un altro il tramonto era vicino così decisi di chiamare Marco per qualche consiglio.
Gio: maddai no cosa sarà trovare un albergo decente?!
Io: c'è che è tardi e non sappiamo dove dormire a meno che non ti piace dormire sotto le stelle.
Gio: però è un ottima idea.
Gli diedi una leggera spinta in modo scherzoso e lui fece cenno che potevo chiamare Marco che dopo un paio di squilli rispose.
Marco: pronto, chi è?
Io: pronto, sono Emanuela, la ragazza che stava con Giorgio oggi.
Marco: ah si dimmi.
Io: ehm beh non troviamo un albergo decente.
Marco: ora è un po' tardi se volete potete venire a dormire da me almeno per questa notte.
Io: aw va bene grazie, dove abiti?
Marco: mi faccio trovare in piazza dove sta quel parchetto e vi vengo incontro.
Io: ok a dopo.
Staccò e Giorgio mi fece un occhiataccia.
Gio: non dirmi che è ciò che penso.
Io: dipende a cosa pensi.
Gio: io da quello non ci dormo, non lo conosco...e se vuole ucciderci?
Finì la frase ridendo e lo imitai.
Gio: però davvero, non potevamo trovarci un albergo?
Io: se eri bravo almeno a trovare un albergo decente con piacere.
Gio: spiritosa.
Arrivammo al parchetto e da lontano vidi un ciuffo biondo, così presi per il polso Giorgio che mi seguì.
Marco: buonasera, beh, nessun bagaglio?
Prima di aprir bocca si fece di un passo avanti Giorgio e parlò al posto mio.
Gio: no è stata una scappata non programmata di un paio di giorni.
Marco: allora state insieme?
Io: n..
Giorgio: forse
Giorgio avanzò ancora di un passo e appoggiò la sua mano sul mio ventre per farmi indietreggiare.
Marco: va bene scusa per queste domande.
Io: Giorgio non essere antipatico, dai, non solo ci ospita.
Gio: sh tu. Quindi dove abiti?
Marco: di la ma se non vi va trovo un qualcosa qui vicino.
Giorgio diede una pacca sulla spalla a Marco e gli sorrise.
Il ragazzo è lunatico.
Gio: dai stavo scherzando, lei è una mia amica, fidanzata di Giulio, sai Lowlow basso più o meno quanto te.
Eccolo che inizia con le figure di merda.
Marco gli fece un sorriso impaurito e si avviò verso il suo appartamento.
Io: beh quindi tu abiti qui?
Marco: si, stretto necessario per vivere poiché non sto molto a casa.
Io: io vorrei farmi una doccia dov'è il bagno?
Marco mi indicò una porta di fronte al letto e ci entrai, intanto sentii Marco e Giorgio che parlavano.
Marco: che ci fate qui?
Gio: ogni tanto bisogna andarsene per prendere aria.
Marco: ah capisco e perché proprio con lei?
Gio: mentre uscivo me la sono ritrovata di faccia ed è voluta venire.
Marco: ah, Giulio non sa che è con te?
Gio: no, nessuno sa nulla ma domani sera partiremo di nuovo altrimenti si faranno venire le crisi, con me sono abituati, ma non con lei, ormai è diventata parte della famiglia ed essendo l'unica ragazza che ha buoni rapporti con tutti senza fare la pazza eccitata, è trattata come si deve e tutti si preoccupano per lei.
Marco: sai non mi sarei immaginato così una vita da rapper.
Gio: non è di certo solo scrivere canzoni e poi se non viaggi, leggi o fai qualcosa che cambi la tua routine non potrai mai scrivere qualcosa di diverso.
A quel punto uscii e mi buttai sul letto.
Io: di cosa parlate?
Gio: di nulla.
Io: quanto sei noioso.
Mi precipitai sul cuscino e Marco si alzò per venirmi vicino.
Marco: com'è?
Io: cosa?
Marco: vivere con loro.
Io: beh strano, però poi ti ci fai l'abitudine, sono tutti complessati in modo diverso.
Giorgio: spiritosa.
Marco si appoggiò sul letto e nascose il viso tra le mani.
Io: cos'hai?
Marco: no nulla.
Io: ti ha dato fastidio qualcosa? Hey tu non devi essere complessato, fai video che fanno ridere.
Lo scossi e lui sorrise lievemente.
Gio: vado in cucina a farmi del caffé.
Giorgio che prende caffé? Bah.
Io: hey davvero, che ti prende?
Marco: è stata una giornata un po' stancante.
Io: cannetta?
Mi guardò e sorrise in pieno.
Io: lo sapevo, siete fatti proprio tutti così- mi sdraiai mettendo le braccia dietro la testa- cercate di scappare dai problemi dimenticandoli, non devi fare così, so che non è stata una giornata stancante e che hai qualcosa ma giustamente non vuoi dirmelo ma trova un altro modo per sfogarti, magari guarda le stelle oppure leva un po' questa maschera che stai portando da oggi.
Marco: maschera?
Io: il primo che fa discorsi sulle maschere e sulla libertà della nostra arte sei tu, non credo sia tutta finzione quello che dici, si legge dai tuoi occhi.
Giorgio rientrò nella camera e Marco lo guardò in modo sconcertato.
Marco: ma hai con te una veggente?
Giorgio: qualcosa del genere.
Io: io mi addormento che domani ci aspetta una giornata stancante, vero Marco?
Marco:...
Giorgio: buonanotte Ema.
Io: notte Gio.

-continua-

Ciao ragazziiii, piaciuto il capitolo? Chissà a cosa starà pensando Giulio. A propositooo, di ritorno dalla gita lunga nel treno Frecciarossa ho incontrato Giulio, finalmente, dopo tutto sto tempo ci voleva solo una botta di culo per incontrarlo, è stato stupendo e lui gentilissimo. 🌙

Beautiful disaster || LOWLOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora