Sabato arrivò velocemente. Avevo cominciato a lavorare da due giorni in quell'agenzia ed ero già stressata a livelli esagerati. Non tanto per il lavoro, le ore erano abbastanza gestibili, quanto per il pomeriggio. Più passavo del tempo nel mio appartamento, più mi accorgevo delle mancanze e dei difetti a cui rimediare. In due giorni avevo già pitturato l'intera casa, avevo comprato qualche piantina da decorazione e avevo stilato una lista di cose da comprare assolutamente nel più breve tempo possibile. Di solito era mamma a gestire la casa, la spesa, le pulizie. Io mi limitavo al mio lavoro e allo studio, ora era tutto sulle mie spalle. Ma potevo farcela.
Jérémy, che nel frattempo mi aveva confermato la disponibilità di due posti per la partita di quel sabato, mi scrisse nel pomeriggio avvisandomi che sarebbe passato a prendermi a casa per le sette di sera. Guardai l'orologio che segnava già le quattro, e decisi di cominciare lentamente a prepararmi, con un bel bagno caldo e delle candele a fare da cornice a quel weekend ventilato, ma soleggiato.
Pian piano stavo capendo lo stile di vita dei parigini, che solo all'apparenza sembravano sempre impegnati e perennemente in ritardo. Certo, nelle giornate lavorative era probabilmente così, non era solo apparenza, ma il weekend era sacro. Così stavo adottando anche io le stesse abitudini. Accesi un paio di candele sul bordo della vasca e scelsi una playlist rilassante. Riempii a metà un calice di vino bianco ed entrai in vasca pronta ad un'oretta di puro relax.
Non avevo neanche una maglia del PSG da indossare: avrei optato per un look semplice, ma sul blu. Giocherellai con le bolle di sapone finché non ne rimase neanche una, segno che era ora di uscire dalla vasca e cominciarsi a vestire.
Afferrai dalla valigia una maglia blu notte, la abbinai con dei jeans bianchi e una felpa dello stesso colore. Faceva freschetto e non volevo rischiare di ammalarmi la prima settimana di lavoro. Legai i capelli in una coda morbida e preparai la borsa con delle cose essenziali. Jérémy mi aspettava sotto casa, erano già le sette. Mi guardai un'ultima volta allo specchio e uscii di casa chiudendo a chiave la porta. Respira, Chloé, stai solo per vedere dal vivo Lionel Messi.
**
-Abbiamo vinto! Allez PSG!- urlai ormai senza voce. Saltavo sul posto sventolando le mani in aria, mentre la curva era in festa. Messi aveva segnato su rigore, proprio sotto la nostra curva. Fu un'emozione unica vederlo esultare a così pochi metri da noi. Mi girai verso Jérémy con un sorriso enorme stampato in faccia, anche lui era estasiato.
-Sei contenta?- chiese, accarezzandomi il braccio col dorso della sua mano.
-Molto.. io non so davvero come fare a ringraziarti, davvero. È un sogno che si avvera-
Non risposte, ma mi colse alla sprovvista posando un bacio delicato sulle labbra. Sbarrai gli occhi per la sorpresa e mi staccai confusa da quella presa leggera ma decisa. Non avevo dato segnali di interesse, mi ero semplicemente comportata in modo cordiale con chi mi aveva accolta in quella città sconosciuta, non pensavo che il mio comportamento fosse stato frainteso così facilmente.
-Noi... noi faremmo meglio ad uscire dallo stadio. Si sta svuotando- dissi imbarazzata. Lui, d'altro canto, sembrava la persona più tranquilla del mondo.
-Ho una sorpresa per te- mi disse, toccandomi la schiena e accompagnandomi verso le scalinate che portavano all'uscita. Altre sorprese? No grazie, mi bastava e avanzava quel bacio.
Lui continuò senza attendere una mia risposta -Ci sarà un afterparty tra una mezz'oretta, mio fratello Lucien è riuscito ad inserirci sulla lista-
Mi girai sconvolta verso di lui, dimenticandomi totalmente del disagio che provavo in seguito a quel bacio. Lo guardavo incredula, non sapendo se stesse scherzando o meno. Lui captò i miei pensieri, perché rise e annuì con la testa -Vedrai due volte nella stessa serata il tuo idolo, Chloé!-
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Unexpected love || Neymar Jr
RomanceI Had To Choose And I Picked You. Because I Love You. And No Matter What Happens, It's The Best Choice I Ever Made. -TVD