12.

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Sistemai i capelli in una morbida treccia e controllai per l'ennesima volta l'orologio in cucina nuovo di zecca. Tornata dal lavoro, avevo scaldato una porzione di lasagna avanzata dalla domenica e mi ero immediatamente messa all'opera per prepararmi al pomeriggio con Neymar. Era quasi l'ora, mancavano cinque minuti alle tre: sistemai le ultime cianfrusaglie in borsa e aprii la porta d'ingresso per aspettare Neymar sul marciapiede. Le cose non andarono proprio in quel modo. Aperta la porta, mi ritrovai davanti Neymar con una rosa in mano. Appena mi vide indietreggiò di qualche passo per non essere travolto dal mio passo spedito.

-Tempismo perfetto!- mi porse la rosa, profumatissima.

-Neymar, ma è bellissima...io... grazie- sorrisi per quel gesto così semplice, ma estremamente bello.

-Un piccolo pensiero-

Feci spazio a Neymar per farlo accomodare in casa, mentre io mi affrettavo a riempire un vaso con dell'acqua e posarci la rosa per non farla appassire velocemente. La annusai, ancora, inebriandomi di quel profumo delicato. Mi girai verso Neymar, che era in piedi dietro di me, probabilmente ad osservare la mia reazione. Il primo istinto fu quello di abbracciarlo, ma mi trattenni: poteva diventare imbarazzante. Cosa dovevo fare?

D'un tratto Neymar mi pizzicò la guancia con due dita, sorridendo divertito -Ho capito, non c'è di che-

Lo vidi sedersi sul divano e stiracchiarsi sotto il mio sguardo confuso.

-Non dovevamo uscire?-

-Sì, tra poco. Vieni qui- batté due colpi sul divano invitandomi a sedermi accanto a lui. Bene, dovevo assolutamente acquistare una TV. Era davvero imbarazzante stare lì, uno di fronte all'altra, seduti, senza un sottofondo o una fonte di distrazione. Lo guardai quasi a disagio, poi mi massaggiai lentamente le ginocchia. Neymar poggiò la sua mano sul mio braccio, bloccando quel movimento meccanico.

-Stasera è il compleanno di Hakimi, ti va di farmi compagnia?-

Strabuzzai gli occhi -Hakimi? Achraf Hakimi? Oddio, sì, certo. Ma non so cosa regalargli. Cavolo, dobbiamo uscire immediatamente e trovare qualc...-

-Ehi, ehi, calmati!- bloccò il mio monologo trattenendo le risate -al regalo ci penso io. Non mi va di andare da solo, mi faresti un enorme favore ad accompagnarmi-

-Beh, se la metti così... è un piacere- una piccola pausa -Grazie, Neymar-

-Grazie per cosa?- chiese confuso.

-Se non fosse per te e per poche altre persone... beh, in realtà solo Jérémy, a dirla tutta, starei a casa da sola tutto il giorno, tutti i giorni. È difficile essere da sola in una città così grande. Grazie davvero-

-Non dire così- mi pizzicò di nuovo la guancia -ti stai integrando perfettamente- fece scendere la mano sfiorando la mia chioma ramata perfettamente incastrata nella treccia. Tirò qualche ciuffetto di capelli che erano sfuggiti all'elastico, poi fece segno di alzarci -Ora andiamo a trovare qualcosa da indossare per la festa-

**

Dopo ore ed ore in giro per negozi, finalmente trovai un vestito adatto ad una festa di compleanno e, soprattutto, al mio budget limitato. Anche Neymar ne aveva approfittato per acquistare qualcosa. Mancavano un paio d'ore scarse all'inizio della festa di Hakimi, quindi Neymar mi propose di passare per casa sua, distante qualche centinaia di metri da quella del festeggiato, e prepararci lì, per evitare il traffico parigino di fine giornata.

Più ci avvicinavamo al quartiere in cui abitava, più mi resi conto dell'enorme divario tra il mio stile di vita e il suo. Certo, lui era un calciatore quotato milioni, io una semplice tirocinante in cerca della sua strada per fare carriera, non serviva vedere la zona in cui abitava per arrivarci. Ma avere tutto lì, davanti ai miei occhi, mi mise a disagio.

Unexpected love || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora