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Neymar fu il primo a entrare in doccia, erano quasi le sei di pomeriggio e avevamo dato appuntamento a mia madre sotto il suo hotel.

Ero consapevole che Neymar ci avrebbe voluto di più per lavarsi, per colpa dell'ingessatura, quindi ne approfittai per chiamare Kylian e confermare la nostra presenza alla festa. Mi spostai sul balcone per essere sicura di non farmi sentire.

-Chloé?- il suo tono parve sorpreso.

-Ciao, Kylian. Ehm... disturbo?-

-Assolutamente no- mi manca quel suo tono pacato e tranquillo. Mi piaceva immaginarlo così, in realtà; non potevo sapere se fosse davvero tranquillo. Io non lo ero per niente.

-Ti ho chiamato per confermare per il 21... ci saremo entrambi- preferii omettere il nome di Neymar.

-Oh, bene. Mi fa piacere-

-Io in realtà... ecco... ti ho chiamato per ringraziarti. Anche se fosse pura cortesia e basta, mi ha fatto piacere ricevere il tuo invito- sospirai rumorosamente.

-Tra di noi è andata come andata, possiamo sempre recuperare un'amicizia, no?-

Già, potevamo? Vista la reazione di prima di Neymar, mi era davvero difficile pensare a Kylian come mio amico.

-Lo spero- ammisi -ora devo andare, ci vediamo presto-

-A presto, ma chèrie-

Un brivido mi percorse il corpo a quel nomignolo. Negli ultimi giorno avevo preferito accantonare il pensiero di Kylian e godermi a pieno le giornate in compagnia di Neymar, ma non potevo ignorare per sempre ciò che avevo combinato. Prima o poi sentivo di dover pagare per il mio comportamento e le mie azioni.

Neymar finalmente uscì dalla doccia già vestito e sistemato, così mi ci fiondai io senza dargli possibilità di parlarmi, non ero dell'umore esatto.

**

-Sai, Neymar, dovreste fare un salto a Roma in questo periodo, la città è piena di decorazioni natalizie e ti piacerà sicuro- mia madre sembrava essere diventata la migliore amica di Neymar. Lui, d'altronde, sapeva come farsi apprezzare: oltre ad aver trovato un posto del lussuosissimo ristorante sulla torre Eiffel, si stava comportando in modo adorabile sia con me che con mia madre, ribaltando tutta la spiacevole situazione che si era presentata quella mattina.

-Già, dovremmo, vero Chloé?- si voltò verso di me in attesa di una mia risposta.

Natale non mi era mai piaciuto più di tanto, visto che mio padre ci lasciò verso la fine di dicembre: quando il periodo natalizio si avvicinava, io diventato sempre più riservata e cupa.

-Magari a gennaio, hai ancora un mesetto di convalescenza, possiamo gestirci meglio- risposi, ma il mio sguardo era concentrato sul piatto di pasta che stavo mangiando.

-Ma ha ragione tua madre, Natale è il periodo perfet...-

-Neymar, possiamo discuterne dopo- conclusi fredda. Lui si ammutolì, mia madre probabilmente aveva capito di aver toccato un tasto dolente: lei probabilmente avrebbe apprezzato un po' di compagnia in quel periodo difficile, sia per me che per lei, ma io preferivo rimanere da sola e soprattutto lontana da quella città, ora che ne avevo la possibilità.

-Già, non dovete decidere in questo momento- mia madre fece un sorriso tirato, poi cambiò argomento tornando a chiedere di più sul paese natale di Neymar, che cominciò a parlarne con fierezza e gli occhi lucidi.

Non avevo mai parlato del Brasile con Neymar, probabilmente doveva sentirne la mancanza: era difficile per me organizzarmi, da Parigi a Londra, figurarsi dalla Francia al Brasile.

-Anche voi dovreste visitare il Brasile, è un posto magico-

-Dovrò fare un po' di straordinari a lavoro- risposi ironica.

-Smettila, ci organizziamo col mio aereo privato e staremo a casa mia-

-Hai un aereo privato?!- quasi mi affogai con gli spaghetti. Lui rise, mentre mia madre ci guardava divertiti.

-Non te l'avevo detto?- chiese divertito.

Unexpected love || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora