Neymar POV
La mattina seguente Chloé mi lasciò presto a casa da solo per andare a lavoro. Una volta svegliato del tutto, passai buona parte della mattinata a fissare imbambolato una foto che avevo scattato poco prima che lei si svegliasse, accoccolata al mio petto con i capelli scombinati che le coprivano metà viso. Zoomavo sulla foto studiando ogni particolare del suo viso. Alcune ciocche andavano a coprire parte dei miei tatuaggi sul torace, ma qualsiasi persona avrebbe capito che eravamo noi due.
Improvvisamente venni invaso dal pensiero di inviare quella foto a Kylian, ma mi trattenni. Quella mia azione avrebbe solo allontanato Chloé da me. Quando mi decisi a distogliere finalmente lo sguardo da quella foto e chiamare Lionel per scambiare due chiacchiere, sentii il campanello della porta al piano di sotto.
-Arrivo!- provai ad urlare, sicuramente invano, ero troppo lontano dalla porta di ingresso, così mi affrettai a scendere le scale per andare ad aprire. Speravo che per qualche motivo assurdo fosse Chloé, nonostante sapessi che era a lavoro già da due ore.
-Lionel- dissi deluso trovandomi davanti il mio migliore amico. Lui notò il mio sguardo amareggiato.
-È un piacere anche per me, amico!- mi prese in giro.
-Scusa, amico, mi sono appena svegliato. Ti stavo chiamando, in realtà!-
Mostrai lo schermo del telefono mentre Leo entrava in casa, ma rimasi confuso dalla sua espressione imbarazzata.
-Quella non è la rubrica, Ney-
Mi affrettai a controllare il telefono e mi resi conto di avergli appena mostrato la foto di me e Chloé quella mattina.
Strabuzzai gli occhi provocando la sua risata, poi mi diede due pacche sulla spalla e mi indicò il divano del salotto, invitandomi a raggiungerlo.
-Era di questo che volevi parlarmi?-
-In un certo senso...- sussurrai imbarazzato.
**
Passammo tutto il resto della mattinata a parlare del più e del meno, ma soprattutto della situazione tra me, Chloé e Kylian. Leo era perplesso, ma cercò di rimanere neutrale sia nelle risposte, che nei consigli.
-Amico, in fatto di sentimenti nessun giudizio o parere è giusto o sbagliato, ma sta' attento. La bomba potrebbe scoppiare in qualsiasi momento-
-Hai ragione, io ho fatto la mia scelta. Voglio provarci, per lo meno. Lei è... è confusa. So che mi vuole, e lo sa anche lei, ma ha paura di ferire Mbappe-
-Ora è diventato Mbappe, e non più Kylian?- Leo rise.
-Non lo sopporto più- confessai abbassando il capo. Soffrii al ricordo di me e Kylian felici e uniti, sia in campo che fuori. Dal nulla eravamo diventati due sconosciuti, e ora i nostri conflitti erano amplificati da una ragazza dai capelli ramati e gli occhi verdi.
-Dalle il tempo che le serve, vedrai che andrà tutto bene-
Sorrisi al mio migliore amico, colui che non mi ha mai giudicato, neanche quando combinavo i peggio disastri.
-Ora devo andare a prendere i bambini a scuola, mi aggiorni appena sai qualcosa?-
-Sicuro, amico. Ci vediamo presto il campo-
Lo accompagnai alla porta e prima che se ne andasse lo abbracciai. Sarei perso senza di lui.
**
Chloé POV
-Kylian! Ti sento malissimo!- correvo sotto la pioggia mentre mi affrettavo a raggiungere il primo pub a portata di vista. Mantenevo con una mano il telefono e l'ombrello, con l'altro la borsa di lavoro carica di pratiche che non ero riuscita concludere durante il mio turno in ufficio. Era stata una mattina poco produttiva, perennemente distratta dai ricordi della scorsa notte e dal pensiero di Kylian che venisse a scoprire tutto.
-È colpa del brutto tempo. Ti passo a prendere?- riuscii a capire con difficoltà quello che stava dicendo dall'altra parte del telefono. Riuscii a raggiungere una parte al coperto, sotto ad un ampio balcone, e sospirai esasperata alla vista dei miei pantaloni fradici. Sbuffai nervosa.
-Sì, per favore. Sono un disastro! Ti mando la posizione su whatsapp-
Chiusi la chiamata e mi affrettai a inviare la posizione in tempo reale a Kylian. Avrei mangiato qualcosa da lui. Forse, in quel modo, avrei trovato la forza e il coraggio di svuotare il sacco.
Alzai gli occhi al cielo e attesi pazientemente che l'autista di Kylian si facesse vivo in quella giornata odiosa. Le macchine correvano per strada rischiando di schizzarmi ancor di più i vestiti, l'umore era quello che era e egoisticamente mi aspettavo che fosse Neymar a venirmi a prendere, e non Kylian.
Mi sentii un rifiuto umano a quel pensiero. Forse Neymar aveva ragione, avevo già scelto in cuor mio, ma dovevo risolvere alcune faccende prima di poter abbracciare quella nuova situazione a braccia aperte.
**
-Ma chérie! Mi sei mancata ieri sera!- Kylian mi accolse felice come un bambino alla porta di casa. Era passato solo il suo autista a prendermi dopo il lavoro, e probabilmente fu un bene: avevo avuto modo di calmarmi e assumere il controllo della situazione, preparandomi al "fatidico incontro".
-Anche tu, Kyky! Hai segnato ieri!- sì, avevo anche avuto modo di controllare il risultato della partita del giorno prima.
-Ho pensato a te dopo il goal- mi baciò dolcemente e mi accompagnò verso la cucina -ho ordinato italiano, so bene che non è come la tua cucina, ma non volevo combinare qualche guaio ai fornelli-
Risi di fronte alla sua espressione imbarazzata e lo ringraziai per il pensiero. Mangiammo entrambi velocemente, eravamo affamati. Una volta concluso di pranzare, ci spostammo in camera da letto per riposare e passare del tempo davanti alla TV.
-Oggi ho combinato poco e niente a lavoro, devo recuperare in qualche modo oggi pomeriggio- sbuffai. Mi pizzicò la guancia e si stese accanto a me su quell'ampio materasso.
-Non puoi recuperare direttamente domani?-
-Non credo sia possibile, devo fare di tutto per assicurarmi un contratto a tempo indeterminato in quell'azienda- sospirai pensierosa. Tornare a Roma da "perdente" non era tra le possibilità, non avrei deluso mia madre dopo anni e anni di sacrifici.
-Ora vieni qui e rilassati, al lavoro penserai più tardi- con le sue braccia forti mi portò verso di lui, iniziando a lasciare leggeri baci sul collo e sulle clavicole. Rabbrividii per il piacere, ma rimasi ferma immobile nella mia posizione, senza reagire. Chiusi gli occhi, immaginando egoisticamente Neymar in quel letto, a procurarmi quella pelle d'oca, ma fu del tutto inutile.
Allungai una mano verso il suo petto, prima accarezzandolo, poi scostandolo da me. Kylian era confuso: si allontanò leggermente, pur rimanendo sopra di me.
-C'è qualcosa che non va?- allungò una mano verso il mio viso, mentre con l'altra si manteneva al materasso per non pesare su di me.
-Sì.. sì, sto bene. È che non sono dell'umore, scusami- Kylian si scostò del tutto e si stese di nuovo accanto a me mentre fissava il soffitto sopra di noi. Rimase in silenzio per qualche secondo e mi resi conto che si aspettava che dicessi qualcos'altro.
-È stata una giornata pesante, vorrei solo riposare un po'-
-Va bene, vieni qui- fece segno di avvicinarmi a lui e così feci. Prese ad accarezzarmi la schiena con una mano, mentre con l'altra lasciava leggere carezza sul viso. Chiuse gli occhi e lo seguii a ruota; cercai di fare del mio meglio per trattenere le lacrime che minacciavano di bagnarmi il viso. Restammo tutto il pomeriggio in quella posizione; lui si addormentò dopo una mezz'oretta, mentre il mio cervello cercava di elaborare un discorso di senso compiuto che non avrei tardato ad affrontare. Era solo questione di giorni, se non ore.
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Unexpected love || Neymar Jr
RomanceI Had To Choose And I Picked You. Because I Love You. And No Matter What Happens, It's The Best Choice I Ever Made. -TVD