Dopo quel fatidico oltre che stressante pranzo accompagnammo mia madre prima a casa, dove aveva lasciato la sua valigia, poi nell'hotel presso cui aveva prenotato per il weekend.
-Allora mamma, passiamo verso le sei? Facciamo un giro e poi andiamo a cena fuori?- le chiesi prima che scendesse dalla macchina. Annuì, decisamente più rilassata e serena, e l'abbracciai prima di lasciarla entrare in albergo.
-Possiamo andare, Valentin- disse poi Neymar al suo autista. Partimmo in direzione di casa di Neymar.
Quando finalmente rimanemmo da soli, senza calcolare l'autista davanti a noi, tirai fuori tutta l'aria che avevo trattenuto nei polmoni da quella mattina. Sembrava di essere rimasta in apnea per ore.
-Allora? Come sono andato?- lui rideva, ma io sembravo appena tornata da una scalata del monte Everest.
-Direi che non ti odia- ammisi.
-Io invece dico che mi adora, senza contare la sfuriata di stamattina, ovvio-
Annuii stanca e mi appoggiai alla sua spalla, lasciandomi accarezzare i capelli mentre ci dirigevamo a casa sua. Sembrava ancora surreale essere diventata la ragazza di Neymar, spesso dovevo tirarmi qualche pizzicotto per assicurarmi che non fosse tutto frutto della mia fantasia. Ero passata dall'ignorarlo completamente, al disprezzarlo come persona, a disperarmi per il suo comportamento fino a iniziare a innamorarmi di lui. Era passato così poco dal giorno in cui ci incontrammo per la prima volta, ma provavo davvero qualcosa di forte nei suoi confronti. Ero spaventata, ma anche emozionata. Ovviamente non avevo avuto coraggio di aprire completamente il mio cuore a Neymar, avevo paura che dicendogli cosa stessi provando in quel momento lo avrei spaventato per la troppa pressione. Avrei atteso ancora un po', volevo essere sicura innanzitutto dei suoi sentimenti.
-Siamo quasi arrivati, così puoi riposare- mi sussurrò all'orecchio, e di tutta risposta gli mormorai ancora appoggiata alla sua spalla -non voglio riposare-
Scattò all'improvviso, costringendomi ad alzare la testa dalla sua spalla, per guardarmi e capire se fossi ironica o no.
-E cosa vuoi fare?- chiese con un ghigno malizioso.
Mi fiondai sulle sue labbra e saltai a cavalcioni su di lui: in quel momento poco mi importò di essere in macchina, per le strade trafficate di Parigi insieme all'autista di Neymar. Sentivo il bisogno dei suoi baci e delle sue mani su di me.
-Questa è la tensione che stai scaricando?- commentò lui; mi morse il labbro inferiore e gemette al mio contatto sulla sua parte inferiore del corpo.
-Aspetta- sussurrò ancora -aspettiamo di arrivare a casa-
Sbruffai delusa e mi misi di nuovo composta, fino a quando non arrivammo di fronte l'ingresso della villa di Neymar.
-Merci, Valentin- Neymar congedò l'autista e mano nella mano ci dirigemmo verso l'ingresso. Chiusa la porta alle nostre spalle, gli saltai di nuovo addosso e stavolta non fece storie a riguardo.
-Ti voglio- gli dissi tra le labbra; prese a baciarmi il collo, mordendone il lato mentre mi stringeva a lui. Ci sbarazzammo velocemente dei vestiti e mi trascinò in camera da letto.
**
Neymar continuava a sfiorare il mio ventre disegnando dei cerchi con le dita. Io continuavo a tenere gli occhi chiusi per bearmi del tutto di quella situazione.
-Sono in paradiso- commentò.
-Ti senti beato per così poco?- gli pizzicai il dorso facendolo saltare sul letto. Mi strinse a lui e prese a solleticarmi i fianchi, senza lasciare che mi divincolassi a causa della sua presa stretta.

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Unexpected love || Neymar Jr
RomansaI Had To Choose And I Picked You. Because I Love You. And No Matter What Happens, It's The Best Choice I Ever Made. -TVD