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*una settimana dopo, sabato mattina*

Le giornate passavano più veloci del solito, inaspettatamente. Forse era dovuto al fatto di non dover più trasportare addosso il peso delle bugie che mi accompagnavano dal mio arrivo in Francia. Io e Neymar non eravamo ancora usciti allo scoperto, preferivamo vivere l'inizio nostra relazione in privato lontani da gossip e scoop.

Tra di noi sembrava procedere bene e Neymar sembrava tutt'altra persona. Proprio come aveva detto Leo quel giorno all'allenamento, all'inizio avevo conosciuto la sua versione peggiore.

Quel sabato mattina, nel mio appartamento, ci svegliammo relativamente presto: dovevo assolutamente comprare tende più coprenti. Fummo infatti svegliati dai primi raggi di sole di quella giornata, e preferimmo rimanere a letto ad oziare piuttosto che alzarci già a quell'ora.

In più, venerdì Neymar aveva finalmente tolto i punti di sutura in testa; la cicatrice si vedeva pochissimo essendo proprio all'attaccatura dei capelli, ma era ancora un po' dolorante quindi preferimmo aspettare ancora qualche giorno per uscire. Quella situazione comunque non mi dispiaceva, eravamo nel nostro piccolo mondo lontani da quello che poteva essere il giudizio di Kylian o di altri giocatori del PSG, lontani dalle pressioni dei giornalisti e dai miei colleghi, che inevitabilmente avevano iniziato a sospettare qualcosa.

-Neymar finiscila! Per favore!- urlai esasperata, mi stava torturando facendomi il solletico e non riuscivo a liberarmi dalla sua presa.

-La finisco quando decido io!- disse di tutta risposta. Mi divincolai ancora fino a liberarmi dalla sua stretta, mettendomi su di lui e bloccandogli il braccio destro.

-Attento o ti spezzo anche questo- lo avvertii. Ridemmo insieme mi calai all'altezza del suo viso per baciarlo.

Mi staccai solo quando sentii il campanello suonare. Chi mai poteva essere alle sette di mattina?

-Aspettavi qualcuno?- mi chiese Neymar.

-Non mi sembra...- mi alzai controvoglia dal letto e mi diressi verso la porta. Cercavo di pensare a tutte le possibilità, chi poteva mai essere di prima mattina di sabato? Sperai vivamente non fosse Kylian, dopo l'ultima conversazione avevo pochissima voglia di confrontarmi ancora con lui.

-Mam...mamma?-

-Sorpresa!- urlò lei, alzò le mani in aria e poi mi strinse in un forte abbraccio. Non mi aspettavo assolutamente una sua visita, ci eravamo sentite fino alla sera prima e non mi aveva detto niente.

-Non ti aspettavo!- sussurrai tra le sue braccia.

-Se te l'avessi detto non sarebbe stata una sorpresa- rispose dolcemente.

Sorrisi felice, mi lasciai stringere ancora dal suo abbraccio e appoggiai la testa alla sua spalla. Mi era mancata tantissimo. Poi mi ricordai di chi fosse presente in quella casa oltre a me e mi ghiacciai. Come potevo avvisare Neymar di nascondersi da qualche parte? Mia madre non sapeva assolutamente della sua esistenza, sarebbe stato uno shock trovare un ragazzo seminudo nel letto di sua figlia.

-Allora? Non mi fai entrare?-

-Ehm.. certo, accomodati- feci spazio per farla entrare e mentre sistemava il cappotto sull'attaccapanni mi affrettai ad appallottolare i jeans di Neymar, che aveva lasciato in soggiorno, e buttarli dietro al divano.

-Vuoi un caffè?- chiesi; ero tesissima.

-Volentieri! Sono arrivata stamattina presto a Parigi, ho aspettato in aeroporto un orario decente per passare da casa, non mi sembrava il caso svegliarti all'alba- rise mettendosi una mano sulla bocca. Sprizzava felicità da tutti i pori, e l'avrei fatto anch'io se non fosse per il pensiero fisso di Neymar in camera da letto. Neanche a farlo apposta, sentii la sua voce in lontananza.

Unexpected love || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora