Unexpected love || Neymar Jr

33.

Passata ormai un'ora seduta sugli spalti gelidi del campo da calcio, sentivo le mie mani congelare a causa del vento freddo che soffiava quel pomeriggio. In altre occasioni assistere all'allenamento di una delle squadre più forti del momento sarebbe stato assurdo, fantastico, ma nella mia situazione era tutto così astratto da non rendermi conto che fossi effettivamente seduta sugli spalti in quel momento. Mi guardai intorno e mi accorsi di non essere sola: ad assistere all'allenamento c'erano quelle che sembravano le fidanzate o le mogli degli altri calciatori, qualche ragazzo, forse delle giovanili del PSG e qualche componente dello staff della squadra. In lontananza mi accorsi della presenza di Lucien, ma non mi feci troppi problemi a nascondermi dalla sua vista: se Kylian aveva ragione, e Jérémy usava la tattica delle partite di calcio per far colpo su qualsiasi ragazza gli capitasse a tiro, potevo anche farmi meno problemi.

Rivolsi di nuovo lo sguardo a Kylian, ammirandolo giocare con una facilità assurda rispetto a tanti altri suoi compagni di squadra; d'un tratto la mia visuale fu offuscata da una figura che si avvicinava a passo spedito verso di me.

-Non stai gelando?- Lionel si sedette accanto a me mentre riprendeva fiato dall'ultimo giro di campo. Dovevo ammettere che faceva sempre un certo effetto avere il giocatore più forte del mondo accanto, ma stranamente ci stavo facendo l'abitudine.

-Un pochino- infilai le mani del cappotto.

-Hai un secondo per parlare?- Leo assunse uno sguardo serio. Mi sentii in soggezione e mi schiarii la voce mantenendo lo sguardo su Kylian, ma annuii seriosa.

-Certo. Tu hai finito di allenarti?-

-Dieci minuti di pausa, ne ho bisogno. Volevo parlarti di Neymar-

Ovviamente. Messi e Neymar erano conosciuti da tutti come una coppia di amici inseparabile. Io, d'altro canto, avevo già intuito dall'ospedale che Messi sapesse tutto di noi, ma non si sarei mai aspettata quella conversazione.

-Okay...- sussurrai e temetti per il peggio.

-Non ti arrabbiare con lui, ma mi ha raccontato tutto. Anche di ieri...-

Mi irrigidii e serrai la bocca. Sentivo il suo sguardo fisso su di me, ma non mi voltai verso di lui. Sentivo di non riuscire a sostenere il suo sguardo sicuramente accusatorio, almeno così credevo, in quel momento. Il suo tono di voce era però calmo e pacato, forse mi stavo facendo troppi film mentali.

-Conosco i vostri trascorsi, e conosco lo stato d'animo che Neymar ha avuto fino a prima dell'incidente. È stato uno stronzo con te, ma da quando voi avete iniziato... questa...questa cosa, chiamiamola così, sembra che sia tornato lo stesso di sempre-

Leo non mi stava giudicando, era chiaro. Ne fui grata. Alzai finalmente lo sguardo incrociandolo con il suo e gli feci segno di continuare.

-Conosco Neymar come le mie tasche, siamo cresciuti insieme. Se la tua paura è che ti stia prendendo in giro, sappi che non è così. Vuole davvero provarci con te. So che non si è comportato nel migliore dei modi, ma io fossi in te metterei da parte quell'idea di Neymar che ti sei fatta nei primi giorni e comincerei a conoscerlo da zero, di nuovo-

Annuii, ero completamente rossa in viso e non era colpa del vento gelido. Non potevo vedermi dall'esterno, ma sentivo il fuoco in faccia. Mi feci forza per trovare una risposta.

-Non so come uscire da questa situazione. Non l'ho mai fatto, non voglio ferire nessuno. Sono io che ho sbagliato a buttarmi a capofitto in qualcosa che non volevo davvero- indicai con un cenno di capo nella direzione di Kylian -e per quanto le tue parole su Neymar siano di conforto, ho sempre paura che si svegli una mattina e decida di mandarmi al diavolo-

-Non ti posso assicurare nulla, dovete ancora conoscervi. Magari sarai tu a mandarlo al diavolo- fece l'occhiolino provocandomi un sorriso divertito -ma non lo saprai mai finché non ci proverai. Più vai avanti, più sarà difficile-