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Mi svegliai piena di acciacchi, quella poltrona era scomodissima. Era l'alba e Neymar stava ancora dormendo. Finalmente riuscii a vedere il suo viso rilassato. Mi faceva male vederlo in quelle condizioni; alcuni lividi si erano andati a creare sulla guancia sinistra, dove sicuramente aveva accusato di più il colpo, visto anche il braccio rotto da quel lato. Un brutto pensiero mi balenò in mente: e se fosse stata colpa mia? Ci eravamo "lasciati" in malo modo alla festa. No, Chloé, Neymar non pensa a te. Ha precisamente detto che si trovava al telefono quando ha fatto incidente.

Guardai fuori dalla finestra per distrarmi e mi accorsi dei nuvoloni neri che coprivano il cielo. In lontananza si sentivano alcuni tuoni.

Presi il telefono, quasi del tutto scarico, e scrissi a Kylian.

"Sono sveglia. Nottata infernale su questa dannata poltrona"

Kylian rispose subito, segno che era già sveglio.

"Ho dormito poco anch'io. Sono preoccupato per Neymar... nonostante tutto"

Che dolce che era... ma perché erano così a lite? Non potevano trovare una soluzione e risolvere?

"Sta dormendo ancora, penso che a breve gli infermieri lo sveglieranno"

"Va bene, tra un'oretta chiamo chi di dovere per avvisarli dell'incidente" probabilmente si riferiva all'allenatore e al resto dello staff della squadra.

Passai qualche minuto a sbirciare i vari social per ammazzare il tempo, e notai un messaggio da parte di Jérémy della sera prima.

"Chloé? Sei sparita? Tutto ok?"

Cazzo, non avevo avvisato a lavoro. Scrissi velocemente a Jérémy "Influenza maledetta. Mi sono svegliata con la febbre, puoi avvisare tu in azienda che stamattina non riesco ad alzarmi dal letto?"

Odiavo mentire, ma non me la sentivo di spiattellare tutti i fatti di Neymar a Jérémy.

Ritornai con lo sguardo a Neymar, ero quasi imbambolata alla vista di lui che dormiva. Avrei voluto spostargli delle ciocche scombinate del ciuffo sulla fronte, ma temevo di svegliarlo. All'improvviso, un tuono più forte ci pensò al posto mio. Sussultò e aprì gli occhi.

Fece per alzare il busto ma gemette di dolore.

-Piano, piano...- sussurrai.

-Mi ero quasi dimenticato dell'incidente- gemette ancora lui.

-Sta' tranquillo, ci sono io-

Neymar sorrise, con gli occhi ancora socchiusi. Per la prima volta vedevo un sorriso genuino, e non beffardo come al suo solito. Mi guardò e scoppiò a ridere.

-Che c'è da ridere?-

-Hai tutti i capelli scombinati-

Misi le mani nei capelli e mi accorsi di numerose ciocche crespe e disordinate. Tentai del mio meglio per aggiustarmi, ma senza uno specchio la vedevo difficile.

-Dannata poltrona!-

Neymar rise ancora, ma poi si fece serio e si toccò le costole doloranti.

-Come ti senti?- domanda stupida, effettivamente.

-Come se avessi fatto un incidente d'auto-

-Mh, simpatico. Vedo che ti stai riprendendo-

Sentimmo bussare alla porta, era l'infermiera. Salutò cordialmente e ci avvisò della presenza di una persona fuori la stanza. Probabilmente era Kylian, Messi o qualcun altro della squadra che aveva appena saputo dell'incidente. Neymar acconsentì l'infermiera a far entrare questa "persona", che non era affatto Messi, Kylian, Ramos o qualche altro dannato calciatore. Era una ragazza alta, capelli castani e lo sguardo terrorizzato.

Unexpected love || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora