La sveglia quella mattina suonò puntuale alle otto. Kylian dormiva beato dall'altra parte del letto, probabilmente era così stanco da non sentire l'allarme acuto della mia sveglia. Si era fermato da me quella notte e forse fu un bene, almeno per lui: ogni visita in ospedale era una doppia coltellata per me, figuriamoci per lui. Nel mio appartamento, solo noi due, la situazione sembrava migliorare. Lui tornava a sorridere, io riprendevo a respirare normalmente senza sentire nessun macigno sul petto. Neymar, dal suo letto d'ospedale, non mancava mai di farsi scappare ogni volta qualche dettaglio del nostro controverso "passato", se così potevano definirsi un paio di uscite e tanti drammi inutili, e questo non faceva che far infuriare Kylian e mandare in confusione me.
Il suo respiro regolare rischiò di farmi addormentare di nuovo dopo aver disattivato la sveglia, ma il fischiare del vento contro le finestre sembrava volere esattamente il contrario. Con difficoltà mi svegliai del tutto; sbadigliai e uscii silenziosamente dalla camera da letto per lasciare riposare Kylian.
Mentre preparavo il caffè nella mia amatissima moka, una notifica fece illuminare lo schermo del mio telefono. Era Neymar.
"Lionel mi ha portato i vestiti per oggi pomeriggio"
Poi subito un altro messaggio.
"Scusa se ho parlato troppo davanti a Kylian"
Neymar che si scusava? Doveva averla presa proprio forte la botta in testa. Uno strano pensiero balenò nella mia mente: dovevo fidarmi di questa nuova versione di Neymar o era tutta una tattica per lasciare che abbassassi le difese?
Forse, per avere una risposta definitiva, dovevo stare al suo gioco: dovevo capire fin dove si sarebbe spinto."Tranquillo, è tutto okay" inviai il messaggio. Mi rispose immediatamente.
"Sarebbe un problema per te farmi compagnia a casa questa sera? Sono un po' impedito col braccio rotto e potrei aver bisogno di aiuto"
Rimasi interdetta da quel messaggio. Dovevo aspettarmelo? Forse. Volevo andarci? Mi costava ammetterlo, ma sì, diamine se volevo. Ma ero pronta a rischiare di far saltare tutto con Kylian? Meritava rispetto e io avevo fatto già un passo falso con quel bacio in ospedale tra me e Neymar. Ma volevo davvero ignorare Neymar e indisporlo, rischiando che raccontasse tutto a Kylian? Non potevo giocare a lungo con la pazienza di Kylian, ma non potevo abbandonare Neymar.
Mi venne immediatamente il mal di testa. Versai il caffè nella tazzina e mi sedetti al tavolo pensierosa, massaggiando le tempie che pulsavano. Ma in fondo, pensandoci bene, non dovevo dar conto né alla possibile reazione di Neymar, né a quella di Kylian. Dovevo seguire il mio istinto una volta tanto.
"Va bene, ma per favore, manteniamo un profilo basso" scrissi.
"Non preoccuparti" rispose lui. Bloccai il telefono e sorseggiai il mio amato caffè. Nel frattempo, alcuni passi mi raggiunsero in cucina, segno che Kylian si era appena svegliato.
-Bonjour- sbadigliò. Mi posò un bacio sui capelli e si sedette accanto a me.
-Caffè?- chiesi.
-Assolutamente sì, per favore- versai anche a lui del caffè e per un attimo mi fermai ad ammirarlo. Indossava solo dei boxer neri e una maglietta a maniche corte, che metteva il risalto il fisico asciutto e i bicipiti scolpiti. Si mise una mano davanti la bocca e sbadigliò di nuovo. Era un bellissimo ragazzo. Bellissimo e buonissimo, e io mi stavo prendendo gioco di lui. Abbassai lo sguardo vergognandomi per il mio comportamento. Non avrei retto il suo sguardo su di me.
-Sono nervoso per stasera- mi confidò. Scossi la testa per tornare alla realtà.
-Avversari difficili?-
-Un po'. Neymar è out, e Sergio ieri si è infortunato in allenamento. Niente di grave, ma il mister vuole tenerlo in panchina per non aggravare l'infortunio. Spero che vada tutto bene ugualmente.
-Vedrai che vincerete- allungai una mano verso la sua, che strinse prontamente -e mi dedicherai anche un goal- aggiunsi ridendo.
-Ma certo, ma chérie. Mi vedrai in TV?-
-Certo che sì- un'altra bugia. Inevitabilmente se fossi andata a casa di Neymar non avremmo visto la partita, o almeno così credevo. Probabilmente avremmo litigato come al solito.
-Sarà meglio che vada a vestirmi- annunciai. Mancava poco più di mezz'ora all'inizio del mio turno, avevo tutto il tempo per far le cose con calma, e non avevo assolutamente voglia di rimanere in quella cucina e mentire spudoratamente a Kylian.
-Chiamo il mio autista? Ti accompagno a lavoro e torno a casa-
-Certo, faccio subito- feci per alzarmi dalla sedia, ma il suo braccio mi bloccò spingendomi verso di lui, finendo sulle sue gambe. Mi baciò a lungo, pose una mano tra i miei capelli e con l'altra accarezzava dolcemente la schiena. Ricambiai il bacio, ma dentro di me era in atto una vera e propria guerra. Dovevo parlare con Kylian. Non in quel momento, non ce l'avrei fatta, ma prima o poi sarebbe successo.
**
Neymar POV
Tornare a casa era una bella sensazione. La rottura con Bruna aveva semplificato le cose, finalmente avevo tutto quello spazio per me. Potevo urlare, oziare sul divano, tenere la musica ad alto volume fino all'alba, nessuno avrebbe avuto da ridire tra quelle mura. Avevo avvertito Valentin, il mio autista, che mi aveva riaccompagnato a casa subito dopo pranzo, di passare per casa di Chloé un paio d'ore prima della partita del PSG. Kylian sarebbe stato fuori dai giochi, e tutta l'attenzione dei giornalisti sarebbe stata rivolta allo stadio da calcio. Non c'era pericolo che potessero vederci, ma per precauzione preferii ugualmente rimanere in casa e aspettare Chloé qui. Ne approfittai per mettere a posto il disordine che avevo lasciato la sera dell'incidente, ma farlo con un braccio solo e con gli acciacchi alle ossa non era proprio una passeggiata. Cercai di fare il possibile per rendere presentabile la casa, poi mi sedetti sul divano in attesa del suo arrivo.
Sarebbe arrivata a momenti, Valentin una mezz'oretta fa mi aveva chiesto conferma del suo indirizzo di casa. Mi sentivo emozionato, quasi come un bambino prima dell'arrivo di Babbo Natale. Forse era quella leggerezza dovuta alla rottura con Bruna, forse era la felicità di essere tornato a casa dopo varie notti insonni in ospedale, o forse ancora per il bacio di ieri con Chloé. Finalmente avremmo avuto modo di essere solo noi due, in casa, senza nessuno che ci ostacolasse o senza dover stare attenti a come parlare. Mi ero ripromesso di non fare scenate, non ne avrei avuto neanche motivo. Okay, Chloé si stava ufficialmente frequentando con Kylian, ma era stata lei a baciarmi, in ospedale. Era confusa, probabilmente a causa mia, che non le avevo fatto capire nulla negli ultimi giorni. Ora era il mio turno di rimettere a posto le cose.
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Unexpected love || Neymar Jr
RomanceI Had To Choose And I Picked You. Because I Love You. And No Matter What Happens, It's The Best Choice I Ever Made. -TVD