La fatidica festa di compleanno di Kylian era arrivata. Gli ultimi giorni erano stati un inferno: mia madre lunedì mattina era tornata a Roma, e dopo averla accompagnata in aeroporto Neymar aveva cambiato atteggiamento. Non era più solare, ma spento e cupo. Non mi trattava male, anzi, sembrava anche avere qualche accortezza in più, mi riempiva di attenzioni e passavamo tutto il tempo insieme, ma i suoi occhi tradivano quell'apparente serenità. Più si avvicinava il 21 dicembre, più diventava nervoso; il perché era facile da intuire.
-Ney, hai visto la mia collana?- urlai dal bagno. Stavo piastrando le ultime ciocche del ciuffo, mentre lui era pronto da un pezzo e aspettava composto sul letto, con lo sguardo perso chissà dove.
-Mh? No-
-Dai, Ney, puoi cercare nei cassetti?-
Negli ultimi giorni potevo dire di essermi praticamente trasferita da Neymar: non vedevo casa mia dal giorno in cui mia madre aveva lasciato Parigi. Non avevo avuto modo di portare tutto il necessario a casa sua, solo l'essenziale, che era sparso per quella villa enorme in cui facevo ancora difficoltà ad orientarmi.
-Sei sicura di non averla lasciata a casa tua?- chiesi infatti. Sentivo il rumore dei cassetti che si aprivano e chiudevano, segno che almeno in parte si stava impegnando a non farci fare tardi alla festa.
Volsi lo sguardo al mobiletto del bagno su cui poggiava la piastra e vidi finalmente la mia collana; perfetto, adesso ero diventata anche pazza.
-Trovata!- avvertii imbarazzata. Neymar entrò in bagno con lo sguardo a metà tra il divertito e l'esasperato, afferrò la collana e mi aiutò ad indossarla. Poi poggiò le labbra all'incavo del collo, baciandolo e mordendolo leggermente.
-Non mi lascerai mica i segni?- gemetti.
-Sarebbe un'ottima idea- strinse ancora di più i denti sulla mia pelle. Stava "marcando il territorio", palese.
-Dobbiamo andare, Junior- risi e mi girai verso di lui -placa i tuoi istinti-
Roteò gli occhi e mi accompagnò per mano fuori dal bagno, dove recuperai la pochette e la giacca.
**
Kylian non si era risparmiato per i suoi 24 anni. Il locale era enorme, totalmente illuminato da fari e faretti di luce soffusa, mentre uno strato di palloncini ricopriva il pavimento di quella che sembrava più una discoteca che un locale qualsiasi. Non pensavo che Kylian fosse tipo da feste sfarzose come questa, ma mi ricredetti.
Non appena varcai l'ingresso, mano nella mano con Neymar, avvertii la brutta sensazione di essere un'intrusa. Guardavo da una parte all'altra alla ricerca di sguardi accusatori o simili, ma nessuno pareva aver dato importanza alla nostra presenza. Smettila, Chloé, non sei al centro dell'universo.
Verratti e Hakimi si avvicinarono a noi, salutandoci entrambi per poi rivolgere tutta la loro attenzione a Neymar e al suo braccio.
-Amico, come ti senti?- fu Marco a parlare.
-Ogni giorno meglio- Neymar sorrise teneramente all'italiano, poi abbracciò Hakimi: da quello che avevo capito Achraf aveva "preso il posto" di Neymar come migliore amico di Kylian, ma non sembrava esserci ostilità tra i due. Achraf poi abbracciò anche me, seguito da Verratti. Ci congedammo dai due per passare oltre e cercare il festeggiato: Neymar non ne era proprio entusiasta, ma non potevamo non salutare il protagonista della festa.
Avvistai Kylian circondato da 4 o 5 persone, tra cui Sergio Ramos. Sorrideva nel suo completo elegantissimo, in realtà poco adatto per ballare o festeggiare a dovere, ma non ero nessuno per giudicare. Indicai col dito a Neymar la posizione di Kylian e lo trascinai letteralmente verso l'altra parte del locale, fino a quando Lionel ci sbarrò la strada.
-Eccovi qui, mi stavo preoccupando-
-Ciao, Lionel- questa volta fui io ad abbracciarlo. Quel ragazzo, oltre ad essere il mio idolo, era diventato un punto di riferimento in quella fredda e ostile Parigi. Sì, perché oltre a Neymar, Lionel e qualche altro giocatore del PSG, faticavo davvero a creare un gruppo di amici, o per lo meno conoscenti. A lavoro ero ancora "la stagista italiana", Jérémy non mi calcolava più, e se mai la storia tra me e Neymar fosse naufragata mi sarei ritrovata ancora da sola.
Allontanai quei brutti pensieri una volta staccatami dall'abbraccio con Lionel.
-È merito suo se io sono qui- Neymar mi indicò e io scossi il capo, provocando la risata di Lionel.
-Chloé, ti posso rubare il fidanzato cinque minuti?-
-Ehm, noi in realtà dovrem...- inizia a dire, ma venni di nuovo interrotta da Lionel.
-Cinque minuti, promesso- fece l'occhiolino e io annuii sospirando. Grazie mille, Neymar, ora dovevo affrontare Kylian da sola. Raggiunsi lentamente il festeggiato, col passo lento e pesante di chi stava raggiungendo una trincea. Lui mi riconobbe subito tra la folla, e abbandonò letteralmente tutti per venire nella mia direzione. Aiutatemi.
-Ho temuto fino all'ultimo che non venissi- si fiondò su di me stringendomi forte a lui. Non mi sentii a disagio, neanche per un secondo, e questa fu una sensazione strana seppur piacevole.
-Buon compleanno, Kyky- gli sussurrai ancora con la testa poggiata sul suo petto.
-Grazie, ma chérie- ci staccammo dall'abbraccio e gli porsi il regalo che io e Neymar, no, okay, che solo io avevo scelto, per il suo compleanno. Neymar si era tirato fuori da ogni impegno.
-Non dovevi, sai che per me bastavi tu alla festa per farmi felice- no, Kylian, per favore, non rendere tutto più complicato.
-Io... io avrei dovuto fare molto di più visto come ti ho trattato- ammisi.

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Unexpected love || Neymar Jr
RomanceI Had To Choose And I Picked You. Because I Love You. And No Matter What Happens, It's The Best Choice I Ever Made. -TVD