Unexpected love || Neymar Jr

Capitolo 19

Dopo la cena iniziò la vera e propria festa; fortunatamente era impostata sempre verso il soft, cosa che apprezzai tantissimo visto il dolore che le scarpe alte mi stavano procurando. Riuscii comunque a ballare due lenti con Kylian, che con la sua presa salda mi guidò per tutto il tempo.

-Ti stai divertendo?- chiese sussurrando al mio orecchio. Un brivido lungo la schiena.

-Sì, è... è fantastico- mormorai io, appoggiando il capo sul suo petto. Anche con i tacchi, ero sempre molto più bassa di lui.

-Vieni, sediamoci un po'- probabilmente Kylian aveva notato la mia faccia sofferente. Ci dirigemmo verso i divanetti già occupati in parte da Verratti, Donnarumma e Kimpembe, che ci fecero subito spazio per permetterci di sederci.

-Finalmente una serata tranquilla- esclamò Marco Verratti. Al sentirlo parlare in italiano, sorrisi teneramente al ricordo della mia vita a Roma. Mi mancava l'Italia? Poco, forse negli ultimi giorni, visti gli avvenimenti a Parigi.

-Ecco che arriva!- non capii a chi si stesse riferendo Donnarumma, quindi mi girai verso dove stava indicando e gelai all'improvviso. Neymar, ovviamente. Aveva in mano un calice di vino e sorrideva spavaldo alla vista dei suoi compagni di squadra.

-Ciao ragazzi! Ciao, Chloé- mi fissò intensamente, mettendomi quasi in soggezione. Accennai a un sorriso e mormorai un "ciao".

Neymar portò avanti la conversazione con gli altri, ovviamente cercando di includere Kylian il meno possibile. Era proprio un bambino, non riusciva a distinguere i contesti in cui potersi comportare in modo più "infantile" e quelli in cui bisognava mostrare un po' di maturità in più. Scossi il capo e ascoltai in silenzio le loro conversazioni sul campionato. Kylian, nel frattempo, sorseggiava una soda intrattenendo un discorso con qualcuno dell'amministrazione, in piedi davanti a noi.

Ad un certo punto, Neymar pronunciò il mio nome.

-Chloé, me lo concedi questo ballo?-

Mi girai velocemente verso di lui. All'improvviso tutti tacevano, in attesa della mia risposta. Anche Kylian sembrò interrompere la conversazione con quell'uomo. Mi girai proprio verso di lui, per decifrare il suo sguardo.

-Vado a prendere un bicchiere d'acqua- disse lui, accarezzandomi dolcemente la schiena per poi alzarsi.

Mi sentii rincuorata dal comportamento maturo di Kylian, ma sentivo anche la necessità di parlare con Neymar, soprattutto dopo quel pomeriggio.

-Sì, va bene- gli risposi.

Mi aiutò ad alzarmi e insieme ci dirigemmo verso il centro della pista da ballo. Improvvisamente mi tornò in mente il ricordo del compleanno di Hakimi. Tutto era iniziato con un ballo, per poi precipitare nel caos. Cercai di cacciare quel brutto ricordo dalla testa, e cominciai a dondolare tra le braccia di Neymar, non conoscendo i passi di quel lento. Lui, probabilmente, stava facendo lo stesso.

-Allora, come sto andando?- chiese lui.

Mi morsi il labbro per nascondere un sorriso divertito che si stava facendo largo sul mio viso.

-Magnificamente-

Era vero, non stava dando spettacolo. Non potevo pronunciarmi sul suo atteggiamento nei confronti di Kylian, ero ignara di tutto, ma non mi stava mettendo a disagio ed era già un grande passo.

-Sai che non intendo il ballo, vero?-

-Lo so, Neymar. neanche io-

-Allora, Kylian si sta comportando bene con te?-

-Abbiamo passato una serata piacevole, sì- risposi vaga.

-Ti ha già chiesto di dormire da lui?- Neymar ghignò a mo' di sfida.

-Ora stai andando meno magnificamente, sappilo-

-Non sto facendo il geloso- rise -non ne avrei motivo, io ho Bruna e tu hai Kylian, va bene così-

Cosa? Mi immobilizzai tra le sue braccia, davanti a tutti. Per fortuna, gli altri erano impegnati a ballare o conversare.

-B..bruna?- balbettai.

-Sì, la mia ragazza-

Una doccia non fredda, di più. Neymar era fidanzato? E da quando? Sicuramente non poteva essere più fresca di quel pomeriggio, quando mi aveva fatto una dannata scenata per non essere in casa e per quel maledetto "Kylian + 1" letto su whatsapp.

-Tu hai una ragazza e mi hai baciata? Tu hai una ragazza e ti senti in diritto di fare l'offeso perché ho accompagnato Kylian all'evento?- sbottai.

-Te l'ho detto che potevo offrirti solo amicizia- fece spallucce, come se quello che mi stava dicendo fosse la cosa più normale del mondo.

-Io.. io non ti capisco-

Mi girai per andarmene, ma lui mi seguì afferrando il mio braccio- lo spintonai lontano da me, attenta a non attirare l'attenzione degli altri invitati.

-No, Neymar, non sono la puttana di nessuno- sussurrai con disprezzo.

Mi staccai dalla sua presa e raggiunsi Kylian, che era tornato dagli altri sul divanetto. Neymar rimase immobile sulla pista da ballo, non seppi dire se divertito o arrabbiato. Non avevo le forze per girarmi e controllare.