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Neymar POV

Le parole di Chloé mi spiazzarono. Certo, aveva da sempre mostrato un interesse per me, anche in modo palese. Ma da interesse ad amore il passo non è sempre così scontato.

-Non lo dimostri se ti comporti così- pensavo davvero quelle cose? No, ma ero infuriato.

-Pensi davvero che se avessi voluto fare qualcosa con Kylian lo avrei fatto alla sua festa di compleanno? Con tutti quegli invitati? Con te in mezzo alla folla?- la sua voce tremava e qualche lacrima cominciò a rigare il suo volto. Non volevo farla soffrire, non volevo farla piangere, ma sentivo di star letteralmente impazzendo. Non potevo sopportare un altro sguardo di Kylian sulla mia Chloé.

-Per favore- la supplicai -cerca di metterti nei miei panni. Tu sei stata con Kylian, e per starci probabilmente provavi interesse per lui. Come pensi che stia ogni volta che voi due vi parlate? Ogni volta che lui ti tocca, cazzo! Non riesco a sopportarlo, Chloé, mi dispiace. Sarò stronzo? Pace, sono fatto così-

Mi avvicinai a lei per asciugarle le lacrime col mio pollice. Lei sembrò sul punto di allontanarsi, ma non lo fece, continuando però a singhiozzare.

-Io non voglio litigare con nessuno, Ney, tanto meno che te-

-Allora sta' lontana da lui- nonostante sembrasse un ordine, la mia era una supplica disperata. Ero terrorizzato dall'idea che tornasse tra le braccia di Kylian.

Chloé POV

-Davvero, Junior?- la voce di Kylian mi rimbombò dietro le spalle. Saltai sul posto per lo stupore, non mi aspettavo mica che il festeggiato della serata si appartasse fuori dal locale per ascoltare i nostri discorsi.

-Che cazzo ci fai qui?- ecco Neymar che partiva in quinta. Afferrai la manica della sua camicia per fermarlo, ma ormai si era fiondato su Kylian, che continuava ad avanzare a passo lento verso di noi.

-Ho visto Chloé sconvolta dentro, volevo accertarmi che stesse bene- rispose lui.

-Non sono cazzi tuoi- ringhiò Neymar -possiamo vedercela tranquillamente in privato-

-Ragazzi!- provai ad attirare la loro attenzione, ma sembrava di star discutendo con due bambini dell'asilo. Non mi degnarono di uno sguardo, continuarono a fissarsi dritti negli occhi e nulla mi toglieva dalla mente che prima o poi uno dei due si sarebbe buttato sull'altro. Mi avvicinai ancora di più, strattonando Neymar per il braccio, senza ricevere alcuna reazione.

-Volete darmi retta?- esclamai.

Finalmente sembrò cambiare qualcosa: Kylian sbuffò risentito, poi volse lo sguardo verso di me. Neymar fissava ancora Kylian, ma sembrò ritornare in sé per un momento.

-State di nuovo litigando per colpa mia- mi asciugai una lacrima dal viso -e io non sopporto più questa situazione- decretai.

-È colpa sua se siamo in questa situazione- Neymar indicò Kylian, che alzò gli occhi al cielo -fino ad un'ora fa eravamo tranquilli e felici-

Alzai le mani in segno di resa, decisamente esasperata. Mi allontanai di qualche passo dai due per avere una visuale completa della scena che si stava presentando ai miei occhi.

-Forse è meglio chiuderla qui, con tutti e due- sussurrai. Neymar sbarrò gli occhi e mi raggiunse velocemente con un'espressione di terrore in viso; Kylian rimase fermo al suo posto e respirava rumorosamente.

-Che stai dicendo, Chloé?-

-Sto dicendo che noi due non possiamo litigare ogni volta che mettiamo i piedi fuori casa- mi rivolsi dapprima a Neymar -e noi due, invece- spostai lo sguardo verso Kylian -noi due abbiamo iniziato e terminato qualcosa nel peggiore dei modi, forse non riusciremo mai a comunicare come due persone civili-

-Io non ho fatto un bel niente- fu Kylian a sbottare ora -il tuo ragazzo fa il pazzo e prendo io la colpa?-

-Lo vedete? È un cazzo di casino, tutto! Non voglio piangere per sempre, ho pianto a sufficienza quando era il momento- ovviamente mi riferivo alla situazione di mio padre, che Neymar conosceva fin troppo bene dopo l'incontro con mia madre -ora voglio solo essere felice, e voi due mi trasmettete tutt'altro che serenità-

Neymar continuava a fissarmi con quegli occhi intrisi di lacrime, lucidi. Se avessi continuato a sostenere il suo sguardo sarei scoppiata di nuovo anche io. Non sapevo bene cosa stessi facendo, probabilmente un casino.

-Cosa vuoi fare ora?- la sua voce era spezzata dalle prime lacrime che rigavano il viso.

-Accompagnami a casa, per favore. Sussurrai. Poi mi rivolsi a Kylian, che si era tenuto a distanza di sicurezza da noi -Scusaci per tutto questo. Buon compleanno- gli diedi le spalle prima che ricevessi una risposta. Sentivo i passi di Neymar proprio dietro di me, segno che mi stava seguendo, in un silenzio quasi anormale.

Entrammo in macchina e lentamente ci avviammo verso casa mia: avrei dormito da sola quella notte, avevo bisogno di liberare la mente lontana da quell'ambiente tossico. Neymar purtroppo faceva parte di quell'ambiente, alla grande.

-Eri seria, davvero?- Neymar spezzò il silenzio in quell'auto che sembrava soffocarmi in quel momento. Mi girai verso di lui non capendo a cosa si stesse riferendo -quando hai detto che sei innamorata di me- continuò.

Serrai la bocca, completamente a disagio. Mi sentii una completa stupida a ripensare a cosa avevo detto in quel momento di caos. Sì, ero innamorata di lui, non me ne vergognavo e non potevo mentire a me stessa, ma in quella situazione mi sembrava tutto così surreale. Poi, a dirla tutta, ammettere di essere innamorata di Neymar, ora, avrebbe significato una vittoria per lui.

-Chloé?- mi richiamò.

-Non voglio parlarne- risposi fredda. Fortunatamente arrivammo sotto casa mia, così non aspettai nemmeno che Neymar si fermasse del tutto per aprire la portiera.

-Aspetta!- esclamò. Mi bloccai solo perché afferrò il mio polso prima che potessi scendere dall'auto; sbruffai e mi voltai verso di lui contrariata.

Lasciò la presa dal mio polso e cominciò a cercare goffamente qualcosa nei sedili posteriori, finché non sorrise e mi mostrò dei fogli che teneva stretti tra le mani.

-Cosa sarebbe questo?- ero curiosa, ma non volevo farlo notare più di tanto.

-È un itinerario di viaggio che ho abbozzato per il nostro viaggio in Brasile-

-Il nostro cosa?- afferrai quei fogli e lessi distrattamente la scrittura confusionaria di Neymar. Era tutto scritto in portoghese e feci difficoltà a capirne il significato.

-Ne avevamo parlato quel giorno a cena con tua madre- era vero, ma non avevo dato peso a quel discorso -non possiamo buttare all'aria tutto per un litigio, per favore. Ti darò tutto il tempo che serve, ma voglio che tu sappia che con te sto facendo sul serio-

Annuii in silenzio, non sapevo cosa dire. Sentivo di nuovo gli occhi lucidi ma pregai me stessa di contenermi. Ero felice per quella sorpresa non più sorpresa? Certo. Ero devastata da quella serata? Assolutamente sì. Ma cosa contava di più in quel momento? Senza pensare mi fiondai tra le braccia di Neymar, che mi strinse a sé in una presa stretta e sicura. Lo sentii respirare profondamente sull'incavo del mio collo, mentre lasciava leggeri baci in quella zona con una delicatezza che faticavo a credere gli appartenesse.

-Vuoi dormire da sola, stanotte?-

-No- sussurrai -non voglio passare un singolo minuto senza di te- lo sentii sorridere col viso ancora appoggiato al mio collo. 

Unexpected love || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora