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Sentii bussare alla porta e mi fiondai letteralmente all'ingresso. Quando aprii, vidi Chloé in tutta la sua bellezza, con quel suo sguardo dolcissimo e imbarazzato, attendere con le braccia incrociate sotto al petto.

-Eccoti- sorrisi.

-Eccomi- sussurrò lei.

-Entra, dai, fa freddo- mi feci da parte per farla entrare e prima di chiudere la porta controllai attentamente che non ci fosse nessuno nei paraggi. Era un quartiere tranquillo, ma non si poteva mai sapere.

-Come ti senti?- chiese lei.

-Ora che sono a casa decisamente meglio-

 Neanche ebbi il tempo di finire la frase, che sbattei il braccio ingessato contro la colonna dell'ingresso. Gemetti di dolore, Chloé si avvicinò allarmata verso di me -Come non detto- sussurrai, trattenendo le risate ma anche le lacrime di dolore.

-Sta' attento, non voglio essere testimone di un crimine!- appoggiò una mano sulla mia spalla e mi trascinò verso il divano trattenendo le risate. Bene, che figuraccia.

-Te l'avevo detto che sono un imbranato- farfugliai. Ci sedemmo sul divano, lei con le gambe incrociate nella mia direzione, io composto, rigido, come se fossi davanti ad una commissione d'esame. Non mi ero mai sentito così insicuro di me come in quel momento.

-Che succede?- chiese infatti lei. Inclinò il capo e mi guardò incuriosita, cercando di studiare ogni mio movimento. Non riuscii a fare altro che scoppiare a ridere, mandandola ancora più in confusione.

-Mi metti a disagio, Chloé-

-Io? C..cosa?- balbettò e arrossì visibilmente.

-Che cambiamento, eh? Mi preferivi antipatico ed egoista?-

-Ti preferisco quando sei te stesso-

Quella risposta mi colpì. Sospirai rumorosamente e, con difficoltà, soprattutto con un braccio solo, tentai di avvicinarmi più a lei.

-Sto facendo del mio meglio per essere me stesso in questo momento-

Tentai di avvicinarmi al suo viso, ma la vidi ritrarsi e spostare lo sguardo altrove. Mi schiarii la voce e tentai un altro approccio.

-Allora, Kylian?-

-Cosa Kylian?-

-Sospetta qualcosa?-

-Non c'è niente di cui sospettare, Neymar. È stato... è stato solo un bacio- farfugliò.

-Sei sicura che sia stato solo un bacio?-

-Cosa intendi? Non abbiamo fatto niente!- esclamò. Si toccava freneticamente i capelli, spostando il ciuffo da un lato ad un altro.

-Calma, stai calma...- sussurrai, forse avevo sbagliato approccio anche questa volta -intendo dire che...beh, sei stata tu a baciarmi-

-Ti prego, non ricordarmelo – si mise le mani in faccia e gemette.

-Cavolo, faccio così schifo?- provai a smorzare la situazione buttandola sull'ironia, ma Chloé era tesa come una corda di violino.

-Posso aiutarti a fare qualcosa in casa? Posso pulire o...- tentò di cambiare discorso.

-Shh, la casa va bene così. Per favore, sii sincera con me come lo sono io in questo momento-

-Sincera, Neymar? Sono tutto tranne che sincera, sto mentendo a tutti. A Kylian, ai miei colleghi, a me stessa. Io non sono così, io non mi comporto così!- sembrava più che stesse pensando ad alta voce, che una conversazione tra due persone. Restai in silenzio per lasciarle modo di sfogarsi.

-Come esco da questa situazione? In qualsiasi modo faccia, ferirò sempre qualcuno-

Deglutii rumorosamente pensando al peggio: se alla fine avesse optato per la soluzione più semplice e avesse scelto di ferire me?

-Sii egoista, per una volta. Pensa a te e a ciò che vuoi- mi sentii di risponderle. Speravo con tutto il cuore che quel suo egoismo includesse anche me, ma non potevo esserne certo. Chloé in quel momento era imprevedibile.

Seguì un silenzio imbarazzante, poiché nessuno osava proferire parola. I miei occhi passavano dal suo viso alle sue mani tremolanti. Lei guardava ovunque tranne me, forse pensando sul da farsi. Volsi per un attimo lo sguardo verso l'orologio appeso nel salotto, che segnava le nove di sera.

-È iniziata la partita...- sospirai. Mentre mi accinsi a volgere di nuovo lo sguardo verso Chloé, lei si fiondò sulle mie labbra.

Rimasi impressionato dalla foga che ci stava mettendo, ma mi ripresi subito e ricambiai con altrettanto impeto. Presto si mise a cavalcioni su di me, senza staccare per un secondo le sue labbra dalle mie. Col braccio illeso cominciai goffamente ad alzarle la maglietta, mentre lei pensava alla zip dei miei pantaloni. Fui quasi tentato di proporle di passare alla camera da letto, ma temevo che passato il momento si sarebbe resa conto di ciò che stava accadendo e si sarebbe fermata. Era il nostro momento, la razionalità poteva andare a farsi fottere.

**

Chloé POV

Furono minuti interminabili quelli che seguirono una volta che finimmo di... cazzo, lo avevamo davvero fatto? Era stato magnifico, ma ora i sensi di colpa si erano ingigantiti e pesavano sul mio petto che si alzava e abbassava per riprendere il fiato.

-Stai bene?- sussurrò lui. Poggiava il capo sul mio petto e con la mano destra disegnava cerchi sul mio ventre, provocandomi brividi di piacere.

-Sto... sto bene- stavo davvero bene. Era la prima volta dal mio arrivo a Parigi che stavo davvero bene. Avevo seguito il consiglio di Neymar e avevo deciso di essere egoista per la prima volta nella mia vita. Alle conseguenze ci avremmo pensato dopo. O forse, ci avrei pensato solo io. Era lui quello libero da impegni e relazioni, in quel momento, al contrario mio.

-Restiamo per sempre così- sussurrò. Posò un bacio delicato sulle mie clavicole.

-Non respingermi più, allora-

Quella risposta mi venne d'istinto. Fu il cuore a parlare, e non la mente. Mi ero messa a nudo, fisicamente e mentalmente, davanti alla persona che più mi aveva fatto soffrire negli ultimi giorni, donando ogni singola briciola della mia dignità con la speranza che ne facesse buon uso. Ero seriamente terrorizzata dall'idea che fosse finito a letto con me solo per "dare una lezione a Kylian".

Alzò il capo e cominciò a baciarmi lentamente il viso, partendo dal mento, per poi passare alle guance e finire alla bocca. Ricambiai come se fosse una cosa necessaria per continuare a vivere e a respirare. Ero ufficialmente dipendente da Neymar e le conseguenze avrebbero potuto essere catastrofiche.

-Ti senti in colpa?- sembrò leggermi nel pensiero.

-Non chiedermelo, per favore. Sai già la risposta-

-Parleremo insieme con Kylian- sussurrò all'orecchio.

Sbarrai gli occhi e mi alzai velocemente dal divano, rischiando di fargli perdere l'equilibrio.

-Cosa?- esclamai -No, no e ancora no. Non possiamo parlargli! Cosa dovremmo dirgli?- ero decisamente in panico.

-La verità, Chloé. Nient'altro che la verità-

-E quale sarebbe questa verità?- afferrai la sua maglietta e me la misi addosso. D'un tratto non mi sentivo più a mio agio a mostrarmi nuda davanti a lui. Ero pietrificata dall'idea che potesse rispondermi qualcosa come "abbiamo solo scopato, niente di che", un po' come reagì dopo il bacio a casa di Hakimi.

-Allora?- insistetti.

-Che ci siamo trovati-

Unexpected love || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora