Unexpected love || Neymar Jr

5.

Inutile dire che la lasagna era decisamente troppa per essere consumata in un solo giorno, da una sola persona. Dopo pranzo preparai le varie porzioni da congelare, sarei stata senza cucinare almeno per una settimana. Poi mi occupai della pulizia, spolverai l'intera casa e lavai i pavimenti che si asciugarono velocemente grazie al sole che illuminava le strade parigine gremite di gente intenta a correre o a passeggiare.

Sbirciai su internet le prossime partite del PSG in casa, ma mi accorsi di non riuscire ad affrontare una spesa così alta per dei biglietti. Sbruffai, avrei dovuto aspettare. C'erano ben altre priorità in quel momento, come un vero comodino al posto di uno scatolone di carta.

Jérémy, da quella mattina, aveva inviato una decina di messaggi. Risposi solo al primo per non sembrare totalmente scortese, poi gli dissi di essere impegnata ed evitai di aprire Whatsapp per tutta la giornata. Dovevo parlarci, a quattr'occhi, non volevo che la mia esperienza lavorativa venisse rovinata dal suo essere insistente.

Una notifica attirò la mia attenzione, e dovetti rileggerla tre volte prima di accorgermi di aver letto bene sin dall'inizio:

neymarjr ha messo "mi piace" al tuo post

neymarjr? Neymar Jr? Siamo davvero sicuri che sia lui e non una pagina a lui dedicata? Il post in questione era ovviamente la foto che aveva scattato lui la sera prima, che raffigurava me e Messi alla festa del PSG.

Cliccai sul suo profilo per accertarmi che fosse davvero il Neymar Jr che avevo beatamente ignorato il giorno prima, concentrando tutte le mie energie sul suo compagno di squadra. Come aveva fatto a trovarmi, per me rimaneva un mistero. La cosa non mi toccò più di tanto, ad essere sinceri. Probabilmente era risalito al mio profilo dal profilo di Messi, taggato nella foto che avevo postato quella mattina. In ogni caso, sorrisi divertita da quella notifica e pigiai sul tasto "segui" sul profilo di Neymar. Bloccai di nuovo il telefono. Dopo quella giornata così impegnativa in casa, avevo bisogno di riposare.

Neymar POV

La rabbia e il nervosismo avevano abbandonato temporaneamente il mio corpo, e la situazione con Bruna sembrava essersi ristabilita dopo la solita scopata di riappacificazione. Passai il pomeriggio a giocare alla play, mentre lei riposava sulla poltrona affianco al divano, dove sedevo io, a leggere una rivista. Un riposo un po' monotono, ma avevo bisogno di riprendermi per gli allenamenti del giorno dopo. Vinta l'ennesima partita di FIFA online, venni distratto da una notifica del telefono.

chloeroux_ ha iniziato a seguirti

Sorrisi soddisfatto e afferrai il telefono, per finire di nuovo sul profilo di quella ragazza. Decisi di ricambiare il follow, immaginandomi la sua espressione del viso: forse non avrebbe reagito come la sera prima, davanti a Lionel, ma sicuramente avrebbe notato quella notifica. In fondo, ero anch'io un volto noto del calcio. Non poteva ignorarmi all'infinito.

Sbirciai le sue foto, notando che la maggior parte di esse erano state scattate in Italia, per la precisione Roma. Ero davvero curioso di capire come mai il suo nome e il suo cognome fossero francesi, quando sembrava aver sempre vissuto in Italia, ma non avevo modo di chiederlo. Ma mi interessava davvero, dopotutto? Non eravamo amici, non eravamo conoscenti o altro. Forse non mi andava semplicemente giù la sua reazione praticamente inesistente alla festa.

Bruna mi interruppe.

-Che succede?- allungò il collo nella mia direzione, cercando di capire cosa stessa attirando la mia attenzione sul telefono, che prontamente spostai dalla sua visuale.

-Nulla- risposi secco.

-Non mi sembra nulla, stavi sorridendo-

Alzai gli occhi al cielo e bloccai il telefono, buttandolo dall'altra parte del divano senza particolare attenzione -Era Kylian, contenta ora?-

-Neymar, possiamo evitare di litigare almeno per mezza giornata? Il primo periodo di relazione dovrebbe essere il più tranquillo!-

Non era il mio primo mese di relazione con Bruna. Dopo un periodo di pausa, come la definiva lei, avevo deciso di riprovarci, ma più passava il tempo e più mi accorgevo di aver fatto un errore madornale. Non c'era fiducia tra noi, i vecchi rancori facevano sempre capolino, ad ogni dannata discussione, anche la più stupida. La nostra "relazione" procedeva per inerzia, nessuno dei due aveva il coraggio di gettare la spugna.

Mi rabbuiai e non risposi. Non ero io quello strano tra i due, era lei che cercava sempre il pretesto per andarmi contro. Pensava di tenermi a bada in quel modo? Sbagliava di grosso. La mia pazienza stava raggiungendo il limite, avevo bisogno di sfogare quella frustrazione altrove.

Ripresi a giocare alla play, guadagnandomi una sua occhiataccia.