Capitolo 9 - Remus

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Remus si fermò davanti alla porta del suo dormitorio. Aveva passato tutta la mattina in infermiera con Regulus e avevano trascorso il tempo lamentandosi del fatto che non volevano saltare le lezioni. Alla fine Madame Pomfery sull'orlo di una crisi di nervi aveva prestato loro un libro di medicina magica e avevano passato il resto della giornata a studiarlo insieme. Da soli, in pace. Avevano chiesto entrambi di non vedere nessuno.

Remus era sul punto di andare in pezzi, aveva schiacciato in un angolo del suo cervello l'angoscia per la gravità di tutto quello che era successo e stava provando a non pensarci, ma sapeva che il suo era un equilibrio fragile, rischiava di scoppiare di nuovo in lacrime da un momento all'altro.

Remus fece un respiro profondo poi spinse la porta del dormitorio ed entrò. James era seduto per terra accanto alla finestra con un libro in mano e il viso corrucciato. Peter poco distante si stava allenando con alcuni incantesimi di trasfigurazione, dai suoi fallimento era chiaro che non riuscisse minimamente a concentrarsi.

Di Sirius non c'era traccia.

"Ehi, ragazzi."

Remus si schiarì la voce, non fece in tempo a fare un passo avanti che James si alzò e lo travolse, abbracciandolo forte.

Peter si avvicinò piano con una domanda silenziosa negli occhi, Remus annuì con un cenno e Peter si unì alla braccio.

"Ragazzi, sto bene."

"Ci hai letteralmente buttati fuori dall'infermeria, eravamo davvero preoccupati."

Brontolò James. Remus gli diede una pacca sulla spalla sciogliendo l'abbraccio:

"Avevo bisogno di un po' di tempo per metabolizzare, ma sto bene. Vi va di raccontarmi quello che è successo?"

Remus voleva e doveva sapere anche se era consapevole che la consapevolezza di ciò che era accaduto lo avrebbe ferito profondamente. Erano due giorni che si tormentava cercando di ricostruire gli avvenimenti di due notti prima, ma la sua memoria quando si trasformava veniva fatta a brandelli. Aveva appena uno scorcio degli occhi terrorizzati di Snape e poi ricordava angoscia e dolore e nient'altro.
James annuì e si sedette sul proprio letto, Remus e Peter si sedettero accanto a lui.

"Sirius ha litigato con Snape e alla fine gli ha dato un indizio su come passare il Platano Picchiatore."

Iniziò Peter, senza staccare gli occhi da Remus.

"Io appena mi sono reso conto di quello che era successo sono corso da James e l'ho avvisato."

"Hai fatto bene."

Mormorò Remus cercando di rassicurare Peter che sembrava darsi la colpa di quello che era successo, Remus non pensava fosse successo a causa sua, sapeva che a volte Sirius era un implacabile fiume in piena.

"Gliel'ho detto anche io. Appena ho saputo mi sono precipitato al Platano Picchiatore. Snape era appena entrato nella Stamberga quando ti sei trasformato."

"Ho un vago ricordo."

"Snape è svenuto, credo per la paura o forse perché ha sbattuto la testa. E io l'ho portato via."

"È tutto?"

James distolse lo sguardo e annuì. Remus strinse le labbra e gli diede un colpetto sul braccio.

"Sei un bugiardo James. Ti ho ferito, vero?"

"Un po', ma..."

"Fammi vedere."

"No... Sto bene, Remus. Sto bene."

Remus rivolse un'occhiata a James, indeciso se minacciarlo o utilizzare la forza.

How to rewrite the stars - Tutorial by the maraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora