Capitolo 25 - Remus

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La prima cosa che Remus sentì appena sveglio fu un male sordo e diffuso, come se all'interno del suo corpo stesse avvenendo la Rivoluzione Francese. Si voltò di fianco con un gemito e aprì un occhio.

Davanti a lui, nella luce soffusa dell'infermeria, c'era James, spettinato e sporco di vernice, in braccio teneva Adara.

"James... Regulus..."

Chiamò piano Remus, troppo tardi si rese conto di aver chiamato il gatto per nome. James non si accorse di niente, si limitò a stringere la mano di Remus.

"Sono qui. Regulus se ne è andato un po' di tempo fa."

"Ugh."

Rispose Remus affondando il viso nel famigliare cuscino bianco e ruvido dell'infermeria.

"Qui c'è una pozione per dolore."

La voce di James raggiunse il suo cervello come un trapano pneumatico, non era riuscito a capire nemmeno una parola. Remus affondò ancora di più il viso nel cuscino.

"Abbassa la voce ti prego."

"Qui c'è una pozione per il dolore e un sedativo."

Ripetè a bassa voce James. Remus a fatica protese una mano verso di lui e senza che ci fosse bisogno di dire nulla James prese la fiala con la pozione contro il dolore e la appoggiò sul palmo di Remus.

Remus si voltò a pancia in su con un gemito di dolore, poi bevve la boccetta in un sorso solo. Il famigliare gusto di menta gli rinfrescò la gola, ci avrebbe messo una decina di minuti a fare effetto.

"Regulus?"

Domandò di nuovo, questa volta guardando James e non il gatto. Ricordava solo di aver vomitato davanti a Regulus e poi di avergli chiesto di chiamare James, nient'altro.

"È venuto a chiamarmi e io ti ho portato qui. Se n'è andato poco fa, ha detto che andava in biblioteca a cercare informazioni sulla licantropia."

Remus rivolse un'occhiata sofferente al gatto poi schioccò la lingua divertito:

"Dubito che sia lì, ma apprezzo il pensiero."

Adara balzò sul lettino di ospedale dove era sdraiato Remus e si acciambellò accanto al suo fianco con uno sguardo infastidito, come se fosse stato costretto a fare quel gesto affettuoso. Remus si coprì la bocca con una mano per nascondere un sorriso che appariva di più come una smorfia, poi allungò una mano e la appoggiò sul pelo del gatto.

"Come stai Moony?"

"Bene."

"Bene come se fossi immerso in un fiume di lava o bene come se ti avessero seppellito in un formicaio gigante di formiche carnivore?"

"Bene come se dentro di me stesse avvenendo la Rivoluzione Francese."

"È una cosa brutta?"

"Se studiassi storia sapresti che è molto brutta, ci sono un sacco di teste mozzate."

"Oh."

James ammutolì e strinse la mano di Remus. Remus non disse altro, nonostante si sarebbe volentieri staccato tutti gli arti uno ad uno per sentire meno male, non aveva voglia di lamentarsi, concentrò la sua attenzione sulla montatura degli occhiali di James e fece un sorriso tirato nel tentativo di cambiare discorso:

"Adara è qui. Ti stai scrivendo con il tuo grande amore?"

A quelle parole il gatto ondeggiò la coda infastidito e James arrossì un po'.

"Credo che stia provando a flirtare con me, leggi qui."

James porse un foglietto a Remus con su scritto:

How to rewrite the stars - Tutorial by the maraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora