Capitolo 19 - Sirius

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Non appena Sirius entrò un cucina un delizioso odore di pane caldo gli fece brontolare lo stomaco, era dal pranzo precedente che non mangiava. Ne aveva passate di peggio, una volta quando aveva dodici anni sua madre lo aveva rinchiuso nel ripostiglio per tre giorni, non mangiò quasi niente, solo la misera quantità di cibo che Regulus riusciva a rubare dalla cucina e portargli di nascosto.

"È pronto, ragazzi."

Sorrise Effie. La tavola era apparecchiata per quattro, significava che Fleamont non sarebbe tornato per pranzo. Sirius si sedette tra Remus e James, era così contento di averli accanto, senza di loro probabilmente sarebbe solo un mucchietto di carne e ossa piagnucolante su un marciapiede.

"Come stai, Sirius, caro?"

"Meglio, grazie mille Effie."

"I tuoi capelli sono di nuovo lunghi."

"Merito di Remus."

James versò un po' d'acqua nel bicchiere di tutti, poi aiutò sua madre a servire il pranzo.

"Che incantesimo hai usato, caro?"

Remus rise a disagio, le sue dita che giocavano nervose con le posate, poi lanciò un'occhiata tesa a Sirius. Sirius capì, spalancò gli occhi agitato:

"L'hai inventato tu! L'hai inventato e mi hai usato come cavia!"

Remus si portò un dito alle labbra e gli fece segno di tacere. Sirius si portò agitato le mani tra i capelli, non stavano per esplodere, bene. Molto bene.

"Potrebbe essere."

"E se fossi rimasto pelato a vita?"

"Le probabilità erano minime."

"Moony! C'erano delle probabilità?"

Sirius gorgogliò agitato e scosse Remus per le spalle. Euphemia rise e si sedette a tavola con loro.

"Sei sempre drammatico, dovresti ringraziarmi."

Sbuffò Remus, trattenendo a stento una risata.

"Remus, tesoro, non dovresti usare Sirius come cavia."

"Grazie Effie."

"Puoi usare James se vuoi."

"Mamma!"

Remus lanciò uno sguardo divertito a James e sfiorò la bacchetta che aveva ancora dietro l'orecchio pensieroso. James si fece piccolo sulla sedia, spaventato da quello sguardo.

"Moony, non userai il mio migliore amico come cavia."

"Hm..."

Scontento Remus prese la forchetta e cominciò a mangiare.

"Sirius forse è presto dopo tutto quello che è successo, ma dobbiamo parlare."

Euphemia si fece improvvisamente seria, Sirius non l'aveva mai vista così. Deglutì e appoggiò la forchetta sul tavolo, in attesa. Temeva il peggio: si fidava di Effie, ma aveva paura che fosse costretto a tornare a casa e a prendere il marchio, aveva paura di finire in mezzo alla strada senza nessun posto dove andare.

"Oh no, caro. Non preoccuparti, continua a mangiare. Ne hai bisogno."

Teso Sirius riprese in mano la forchetta e si sforzò di ingoiare un boccone.

"Sta mattina è stato molto caotico, quindi se quello che sto per dirti non va bene per favore dillo, troveremo una soluzione."

Sirius annuì, sempre più scomodo e a disagio sulla sedia.

"Io e Fleamont ci siamo offerti per diventare i tuoi tutori legali, con l'aiuto di Silente non ci vorrà molto."

"Lui... Vuole aiutarvi?"

How to rewrite the stars - Tutorial by the maraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora