Capitolo 17 - Regulus

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Tw:
- stupro (non è esplicito, si sa che succede e basta
- sangue
- tortura
- violenza
- abusi su minori

Regulus era sdraiato sul tappeto del dormitorio. Esausto.

"Reggie, su con il morale."

Tuonò Barty uscendo dal bagno, sbattè la porta rischiando di lasciare un buco sul muro, Regulus lo guardò appena. Evan dal suo letto alzò gli occhi al cielo.

"Lascialo in pace a fare sesso con la sua depressione."

Regulus ignorò entrambi. Avevano cominciato a battibeccare rumorosamente come due bambini. Regulus non distolse lo sguardo dal soffitto, stava attraversando le sette fasi del lutto, ne era sicuro. Aveva perso. Avevano perso contro Griffondoro a Quidditch quel pomeriggio ed era stato così umiliante. Era da nove partite che Regulus prendeva il boccino. Nove.

"Fottuto James Potter."

Esclamò ad alta voce, si premette i palmi sugli occhi. Evan e Barty ammutolirono di colpo e si girarono a guardarlo.

"Reggie? Che hai detto?"

Regulus rispose con un ringhio basso e frustrato.

"Fottuto Potter, mi ha distratto."

Evan e Barty rimasero zitti un istante, poi proruppero nel miglior coro di insulti contro Potter che Regulus avesse mai sentito, superavano di gran lunga anche le ingiurie di Snape.

James Potter aveva distratto Regulus senza sapere di averlo fatto. Regulus odiava ammetterlo, ma aveva perso perché James era l'ottava meraviglia del mondo e lui non era riuscito a staccargli gli occhi di dosso per tutta la partita, si era persino fatto soffiare il boccino da sotto il naso da McKinnon come un fottuto principiante.

James era bello, questo Regulus lo sapeva, ma non pensava che crescendo la sua ammirazione si sarebbe trasformata in ossessione. Lo odiava per il suo sguardo luminoso, per la fossetta sulla guancia destra quando sorrideva, lo odiava per le sue mani così abili nel maneggiare una pluffa e lo odiava perché sorrideva a tutti come un dannattissimo raggio di sole.

"Lo odio."

Sbottò Regulus, Evan e Barty cominciarono a insultarlo ancora più forte. La verità era che Regulus non lo odiava, non avrebbe mai potuto odiarlo. Piuttosto detestava se stesso per essere caduto vittima del fascino di James Potter come una insopportabile ragazzina del primo anno e detestava non avere la minima possibilità con lui. James era innamorato di Lily, era il migliore amico di suo fratello, era un griffondoro e i suoi genitori erano dalla parte di Silente e del ministero.

Una vera tragedia.

La vita di Regulus era da anni una dannata tragedia.

Pensava di esserci abituato, ma non era vero. Regulus dopo che erano ore che era disteso a contemplare il soffitto si alzò in piedi, Evan interruppe la sua valanga di insulti nei confronti di James e dei griffondoro si girò a guardarlo.

"Reggie, dove vai?"

"A fare un giro."

"Almeno così non diventerai un tutt'uno con il tappeto."

Sbuffò Barty, prima che potesse ricominciare a parlare Regulus aveva già lasciato la stanza. La sala comune era quasi deserta, si lasciò cadere su una poltrona e si raggomitolò lì. Aveva appena deciso che era meglio diventare un tutt'uno con una poltrona piuttosto che con un tappeto.

Regulus si fece roteare la bacchetta tra le dita. Non voleva tornare a casa, quell'estate sarebbe stato un incubo, lo sapeva già. Sua madre voleva far prendere il marchio a Sirius e Sirius piuttosto che farlo sarebbe morto. Un paio di ragazzini del primo anno entrarono nella sala comune chiacchierando allegramente diretti verso i dormitori.

How to rewrite the stars - Tutorial by the maraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora