Remus era solo nel cortile, al limitare della foresta proibita. Il cielo era grigio e minacciava pioggia. Non pioveva da molto tempo e la pioggia gli mancava.
Amava Hogwarts, ma a volte sentiva il viscerale bisogno di andarsene. Non sapeva dove, solo lontano, il più lontano possibile.
Entrò nella foresta proibita, dopo appena una decina di passi trovò un tronco caduto molto invitante, ci si sedette sopra e si prese la testa tra le mani. Respirando l'odore del bosco, del terriccio e della pioggia in arrivo si calmò un po'. Era difficile, la situazione con Sirius era difficile e per quanto ci provasse finiva sempre per essere ferito. Era passata una settimana da quando si erano scambiati un bacio il giorno del suo compleanno, da quando si era permesso di sperare. Le sue speranze, tuttavia, stavano crollando lentamente in pezzi.
Dopo un po', non era in grado di dire quanto tempo fosse passato, forse solo qualche secondo, forse un'ora, sentì dei passi avvicinarsi.
Non aveva bisogno di alzare la testa per capire chi fosse. Remus sospirò esausto.
"Va via, Sirius."
"Moony..."
Remus non rispose, non aveva nulla da dire. Era una settimana che la loro relazione era un totale disastro. Un groviglio così fitto che Remus non sapeva da dove iniziare sbrogliarlo.
"Moony dobbiamo parlare."
"Lo so, ti ascolto."
Si arrese Remus sempre con la testa china. Sentì Sirius fare un respiro profondo, poi avvicinarsi.
"Remus, mi piaci."
"Lo so."
Sirius fece un altro passo verso di lui, ora Remus riusciva a sentire il suo respiro in un definito posto sopra di lui.
"Ma non solo. È difficile da dire, ma non mi sono mai sentito così con nessun altro."
"Va bene."
Remus chiuse gli occhi, era sul punto di arrabbiarsi e di urlare, ma per qualche motivo non uscì una singola parola dalle sue labbra.
"Il fatto che sia innamorato di te, non vuol dire che io sia gay..."
Remus chiuse gli occhi, poi scattò. Si alzò in piedi e fronteggiò Sirius.
"Dillo un'altra volta e ti pentirai di esistere. Sul serio, basta con questa storia Sirius, perché non ho intenzione di stare con te se non accetti il fatto che io sia un ragazzo."
"Lo so che sei un ragazzo."
Remus si massaggiò le tempie esasperato, aveva un grumo di rabbia e indignazione nel petto che non sapeva come tirare fuori.
"Non è quello che volevo dire. Come fai a stare in una relazione che non riesci ad accettare completamente?"
Sbottò Remus e Sirius storse le labbra confuso.
"Posso spiegare? Volevo dire una cosa molto romantica, ma non me ne stai dando la possibilità."
Remus stirò le labbra in un'espressione tesa e lasciò a Sirius il tempo per parlare.
"Hai detto tu che fare una stronzata non mi rende uno stronzo, e saper cucinare un piatto non ti rende un cuoco."
"Sì, l'ho detto."
Si arrese Remus, Sirius alzò lo sguardo e Remus si stupì nel trovarlo disarmato, senza il solito sorriso carismatico, la solita battuta pronta. Solo Sirius, nella sua semplicità, nei suoi pensieri contorti e nella sua adorabile stupidità.
"Merlino, è imbarazzante, ma sei solo tu Remus. Sei tutto tu."
Remus rimase zitto, lasciando che Sirius affogasse nell'imbarazzo. Se lo meritava dopo l'agonia che gli aveva fatto provare in quei giorni.
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How to rewrite the stars - Tutorial by the marauders
FanfictionJegulus Wolfstar Dorlene Rosekiller Marylily Sirius ama dipingere, ascoltare la musica e mandare Hogwarts nel caos. Ama anche Remus, ma non lo sa. Remus si odia, si odia perché non riesce a non vedere altro che un mostro quando si guarda allo specc...