Capitolo 21 - James

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James era contento di essere di nuovo a Hogwarts, dopo l'abbondante cena in Sala Grande del primo giorno era appollaiato su una delle poltrone davanti al caminetto in sala comune. Remus e Sirius erano insieme nel dormitorio e avevano esplicitato il loro bisogno di privacy e Peter stava giocando a scacchi contro Dorcas in un angolo. Quella quiete che sapeva di quotidianità era piacevole. Lily si sedette nella poltrona accanto a quella di James, chiacchierando animatamente con Mary riguardo un film babbano che James non conosceva.

"Ehi, James. Anche tu qui? Sirius ti ha abbandonato?"

Mary gli rivolse un sorriso e si sedette sul bracciolo della poltrona di Lily.

"Oh, ehi. Sirius è nel dormitorio con Remus. Stanno uhm... risolvendo, hanno litigato prima."

Non era vero.

"La cosa non mi stupisce."

Rise Lily, poi rivolse un'occhiata indagatrice a James, come se si aspettasse di ricevere una dichiarazione d'amore improvvisa. James ricambiò lo sguardo e sorrise:

"Hai passato una buona estate, Lily?"

"Non male. Tu?"

"Meravigliosa, ho avuto Sirius attorno tutto il tempo."

Mary inarcò le sopracciglia divertita:

"Non capisco come avere Sirius sempre intorno possa rendere un'estate meravigliosa."

"Dovresti chiedere a..."

James ammutolì di colpo, stava per svelare la relazione potenzialmente segreta dei suoi due migliori amici a Mary, quando loro gli avevano chiesto esplicitamente di non far pubblicità. Era un disastro quando si trattava di mentire.

Mary si protese in avanti con gli occhi brillanti di curiosità.

"A chi dovrei chiedere James, hm?"

"Nessuno, assolutamente nessuno."

"Cosa stavi per dire, sii sincero James Potter."

James si guardò attorno a disagio in cerca di una scusa. Non poteva rispondere sinceramente, con Mary nessun pettegolezzo era al sicuro.

"Sai Sirius piace a tantissime persone, dovresti chiedere a qualcuna di loro."

Rispose tutto d'un fiato James, dietro la spalla di Mary Lily lo stava guardando con i suoi grandi occhi verdi e per una volta non sentì il suo cuore ballare il tip tap davanti a lei. Aveva capito che voleva amare ed essere amato come facevano Sirius e Remus, Lily non poteva dargli quello di cui aveva bisogno.

"Non stavi dicendo questo, James. Vero?"

"Io..."

James aprì la bocca e la richiuse, era sotto pressione.

"Oh, un gatto."

Lily saltò sulla poltrona indicando un micio accoccolato davanti al camino. James lo fissò un istante, poi lanciò un urlo sorpreso. Si era appena ricordato della sua finta fobia per i felini. Al suo grido il gatto balzò in piedi e si girò verso di lui, infastidito e confuso. James urlò di nuovo, non per la paura questa volta, ma per la sorpresa. Quel gatto era uguale identico al suo patronus: stesso pelo scuro e stessa macchia chiara attorno all'occhio destro.

"REMUS!"

Urlò James agitato. Dal dormitorio giunsero dei tonfi, Remus uscì in fretta infilandosi un maglione sulla camicia abbottonata storta e rischiò di cadere giù dalle scale mentre raggiungeva James.

"Cosa? Che succede? Chi devo uccidere?"

Lily e Mary sulla loro poltrona scoppiarono a ridere rumorosamente, non potevano lontanamente immaginare la confusione di James in quel momento.

How to rewrite the stars - Tutorial by the maraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora