Capitolo 52 - Regulus

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Regulus osservò il mare abbattersi furiosamente sugli scogli sotto di loro nel buio della notte. L'aria era fresca e odorava di sale, James accanto a lui prese un respiro profondo e guardò il vuoto su di loro, il bianco dei suoi occhi brillava nel buio.

"Sai, tu hai questo odore."

Sussurrò piano James, Regulus si voltò divertito a guardarlo con un sopracciglio alzato.

"Profumo di pesce morto?"

Regulus vide James imbronciarsi nel buio.

"No! Profumi di mare. È buono."

Regulus suo malgrado rise e baciò James sulle labbra. Secondo i taccuini era lì che sarebbe morto, più o meno nello stesso periodo. Sarebbe morto affogato in un lago colmo di inferi, ma non quella notte. Regulus avrebbe distrutto il medaglione e sarebbe tornato a casa con James.

"Andiamo?"

Domandò. James guardò il vuoto sotto di sé e annuì.

"Andiamo."

Si smaterializzarono dal bordo della scogliera per ricomparire una ventina di metri più sotto in una piccola apertura sull'alta scogliera che dava sul mare.

"Lumus."

Sussurrò piano Regulus e una luce fredda e fioca si irradiò dalla sua bacchetta. La grotta proseguiva all'interno della scogliera, era umido lì. Umido e freddo. Regulus rabbrividì e si strinse nella felpa leggera che indossava. James lo strinse a sé dolcemente e Regulus si lasciò confortare dal suo calore. Era così felice che James fosse con lui. Di tanto in tanto guardava la piastra di metallo. Sirius, Peter e Remus stavano distruggendo le barriere a casa Lestrange, mentre gli altri erano da poco arrivati nei pressi della cascina. Mentre Regulus si inoltrava nella grotta accanto a James si augurò che andasse tutto bene. Era un anno che lavoravano sul piano, eppure qualcosa poteva sempre andare storto. Regulus aveva un piano B se la situazione fosse precipitata, un piano B che non aveva confidato a nessuno. Né a Cereus, né a Remus. Regulus si portò la mano al petto, dove teneva la giratempo costruita da lui e Remus

"Andrà tutto bene, amore."

Sussurrò piano James accanto al suo orecchio. Regulus rilassò appena le spalle, aveva davvero bisogno di sentirselo dire. Annuì, si fermarono davanti ad un muro di roccia fredda. La grotta pareva fermarsi lì, ma Regulus sapeva cosa fare.

Tese la mano verso James che si era proposto di portare lui la borsa contenente il mantello dell'invisibilità, James lo aveva sempre con sé, come un piccolo porta fortuna, un coltello, dell'acqua e alcune pozioni curative.

"Coltello."

James cercò un secondo nella borsa e ne estrasse un piccolo coltello a serramanico in argento che ovviamente Regulus aveva meticolosamente disinfettato prima di partire. Regulus prese il pugnale dalle mani di James, ma le dita del suo ragazzo non volevano lasciar andare il manico.

"Reg..."

Provò a dire titubante James. Regulus sapeva che voleva offrirsi al posto suo per aprire il passaggio nella grotta. James doveva sempre fare l'eroe. Regulus lo mise a tacere un cenno della testa:

"Zitto, faccio io."

"Ma Reg..."

James strinse più forte il manico. Regulus sospirò:

"È solo un taglio, lasciamelo fare."

"Ma non voglio che tu..."

Regulus strappò il coltello dalle mani di James bruscamente e appoggiò la lama contro il suo palmo. Chiuse gli occhi:

How to rewrite the stars - Tutorial by the maraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora