A James piaceva il Natale e gli piaceva la sua famiglia, a casa era stato incredibilmente bene quelle vacanze, tutto merito di Euphemia e Fleamont. James aveva quindici anni ma i suoi eroi erano sempre i suoi genitori.
Quando James salì sull'Hogwarts Express alla fine delle vacanze non potè non provare nostalgia di casa nonostante fosse contento di tornare. Fuori dal finestrino nevicava, i tetti delle case, i campi e giardini erano un'enorme distesa di bianco. James si fermò nel bel mezzo del corridoio, interrompendo la ricerca dei suoi amici, il suo sguardo si perse nel paesaggio che scorreva fuori dal finestrino, era meraviglioso.
"Prongs!"
James fu riscosso dalla sua meraviglia da una voce familiare, si voltò per trovarsi davanti il sorridente viso di Peter. Aveva le guance paffute rosse per il freddo e un sorriso allegro.
"Ehi, Wormy, sai dove sono gli altri?"
"Moony è nella carrozza dei prefetti, Sirius ha detto che ci avrebbe aspettato in uno scompartimento verso la fine del treno."
"Oh, bene. Andiamo?"
Peter annuì e James si incamminò lungo il corridoio accanto a lui, attraverso le carrozze. Quando ormai erano arrivati in coda al treno, uno scompartimento alla loro sinistra si aprì di scatto e un ragazzino ne uscì in fretta finendo addosso a James.
"Oh, scusa."
Borbottò James.
"Levati dal cazzo."
Sbottò il ragazzino alzando il viso nella sua direzione. Gli occhi di James incrociarono quelli grigi e freddi di Regulus Black. Per qualche ragione il cervello di James smise di funzionare. Restò immobile a fissare il ragazzo davanti a lui, Regulus lo scansò e si allontanò come una furia lungo il corridoio.
"James, mi hai salvato amico. Oh, ci sei anche tu Wormy, ciao!"
Salutò allegro Sirius dallo scompartimento dal quale Regulus era appena uscito come una furia. James si riscosse quando Peter lo spinse oltre la porta, vicino a Sirius.
"Che stavate combinando?"
"Nulla di che. Una piccola lite."
Sdrammatizzò Sirius, ma James lo conosceva troppo bene, Sirius non sarebbe riuscito a fregarlo con quel sorrisetto superficiale.
"È successo qualcosa a casa?"
"Molte cose e fidati se ti dico che tu non le vuoi sapere."
James fissò Sirius, Sirius evitò il suo sguardo senza perdere la sua espressione allegra e petulante. Lottarono in silenzio per un po', poi James si arrese rilassandosi contro il sedile di pelle del treno.
Non aveva intenzione, tuttavia, di lasciar correre. Era evidentemente successo qualcosa di grave.
***
Quella sera James non aveva sonno. Si sentiva come se a cena al posto degli spiedini di carne avesse bevuto dieci tazze di caffè. Remus, mezzo addormentato sulla poltrona davanti al caminetto gli lanciò un'occhiata stanca da sotto le palpebre. Sirius era già andato a letto, si era defilato appena James e Remus avevano provato a fargli domande sulle sue vacanze. Peter era salito poco dopo di lui sbadigliando assonnato e lentamente la sala comune di Griffondoro si era svuotata. Erano rimasti solo loro due in compagnia di Mary e Lily.
"Sono stanco."
Sbadigliò Remus, James si sedette sul bracciolo della sua poltrona e Remus non esitò ad usarlo come cuscino, poco dopo chiuse gli occhi e il suo respiro rallentò. Per qualche ragione non voleva alzarsi e andare nel proprio letto, forse, pensò James, era solamente troppo pigro per farlo. Per quanto Remus potesse sembrare un ragazzo diligente alla fine era pigro e amava procrastinare, forse ancora di più di Sirius. James sorrise e gli accarezzò la testa ascoltando distrattamente le ragazze parlare.
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How to rewrite the stars - Tutorial by the marauders
Fiksi PenggemarJegulus Wolfstar Dorlene Rosekiller Marylily Sirius ama dipingere, ascoltare la musica e mandare Hogwarts nel caos. Ama anche Remus, ma non lo sa. Remus si odia, si odia perché non riesce a non vedere altro che un mostro quando si guarda allo specc...