Capitolo 34 - James

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James mentre cercava di raggiungere Regulus si sentiva piuttosto male, come se gli avessero rimescolato gli organi interni con un grosso cucchiaio, non si sentiva diverso da uno dei suoi fallimenti a pozioni. Non ci stava capendo niente. Sirius gli aveva detto che Regulus voleva prendere il marchio, ma vedere Regulus confermarlo era stato devastante. Usciva con Regulus da nemmeno una decina di giorni, ma si erano scritti per più di un mese, ogni giorno, James non capiva come il ragazzo che amava il mare, ma non sapeva nuotare, volesse diventare un assassino. E come il ragazzo che aveva derubato la biblioteca privata per aiutare un lupo mannaro, poteva diventare un mangiamorte. Non capiva, il suo cervello non riusciva a far combaciare il Regulus che conosceva, con il Regulus che aveva appena visto ferire Sirius. James temeva di dover dire addio a Regulus se davvero voleva prendere il marchio, se davvero il ragazzo dolce che aveva mostrato a James era solo una bugia. Gli faceva male il solo pensiero.

James si fermò con il fiato grosso e il petto ansante. Aveva perso Regulus. Per fortuna aveva con sé la mappa, ultimamente la prendeva sempre lui o la affidava a Remus per evitare che Sirius potesse vederlo con Regulus.

"Giuro solennemente di non avere buone intenzioni."

Sulla pergamena, alle sue parole, comparve l'intera Hogwarts. James non ci mise molto a individuare Regulus, ovviamente era sulla torre più alta del castello, quella che si affacciava sul lago.

Mentre ricominciava a correre verso la torre, la sua mente correva più veloce di lui. Regulus e Sirius erano troppo complessi per lui. Non capiva perché non si potesse semplicemente lottare per essere felice, un obbiettivo, una direzione in cui andare. Semplice ed efficace. Ma entrambi erano troppo bloccati nel passato e ingarbugliati nei loro ricordi e nei loro sensi di colpa per pensare di meritarsi quella felicità. James finalmente raggiunse la porta della torre dove si trovava Regulus. Non appena uscì all'aria aperta si ritrovò premuto contro il muro, la mano di Regulus premuta contro la sua gola. Non appena Regulus realizzò che aveva James davanti lo lasciò andare.

"Okay, ho capito. Non vuoi vedermi più per te è finita eccetera, ora vattene e lasciami nella mia depressione."

Recitò Regulus apatico facendo un passo indietro. James appoggiato ancora contro il muro lo guardò con gli occhi spalancati e la bocca secca. Non aveva capito molto, voleva solo che Regulus tornasse con la mano sulla sua gola.

"Eh?"

Domandò come un idiota. Regulus stirò le labbra in un'espressione seccata.

"Vai via, Potter."

"Vuoi che vada via?"

Vide la confusione negli occhi di Regulus.

"Sì."

Disse. Ma scosse la testa. James incrociò le braccia.

"Perché vuoi che me ne vada?"

"Non è quello che vuoi?"

"No, non voglio andare via."

James si avvicinò a Regulus piano, Regulus arretrò fino ad appoggiare la schiena contro il parapetto.

"Perché no? Dovresti volere di andare via."

"Io voglio sapere."

"Eh?"

"Voglio capirci qualcosa. Tu mi dici una cosa, poi ne fai un'altra e Remus si fida di te, Sirius ti odia, ma ti vuole bene. Davvero non ci sto capendo niente e voglio capire."

James inciampò nelle parole era frustrato e arrabbiato. Regulus rise, una risata amara che James non si aspettava.

"È perché sei stupido."

How to rewrite the stars - Tutorial by the maraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora