Capitolo 13 - Remus

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Remus si svegliò abbracciato a qualcosa di peloso. Dopo un attimo di panico si rese conto che era Sirius, probabilmente si era trasformato in un grosso cane nero durante la notte per occupare meno spazio. Remus affondò il viso nella sua pelliccia e non riuscì a trattenersi dall'accarezzargli la testa, tra le orecchie. Trovava che Sirius fosse un cane adorabile, inoltre era così caldo. Doveva proporgli di dormire così più spesso era stato piacevole. Remus ripensò a quello che aveva fatto Sirius la sera prima, allontanò le mani da lui e si sfiorò il taglio sul labbro.

Una parte di lui sperava che Sirius lo avesse baciato apposta, un'altra parte di lui gli suggeriva di non sperare troppo. Era stato bellissimo. Strano e bellissimo. Gli occhi di Remus si posarono sull'enorme dipinto. Era meraviglioso, quando lo guardava sentiva il suo stomaco annodarsi, snodarsi e ballare la macarena.

Sapeva di non essere riuscito a perdonare ancora del tutto Sirius per quello che aveva fatto, ma era determinato a farlo ed era davvero convinto che tutti meritassero una seconda possibilità.

"Remus?"

Mormorò Sirius accanto a lui con la voce impastata di sonno, non era più un cane peloso.

"Sono qui."

"Sei qui per davvero. Non era un sogno."

Sorrise Sirius e lo abbracciò forte, Remus gli diede un paio di pacche sulle spalle prima di ricambiare l'abbraccio.

"Che ore sono?"

Chiese Sirius, ancora stretto a lui.

"A giudicare dalla luce fuori dalla finestra, è da poco sorto il sole."

"Oh, abbiamo un po' di tempo prima della colazione."

Alla parola colazione lo stomaco di Sirius brontolò furiosamente e Remus scoppiò a ridere. La sera prima, assieme ai vestiti gli aveva portato un po' di cibo, ma evidentemente Sirius se ne era dimenticato. Remus si alzò e Sirius grugnì con disappunto. Quando però tornò da lui con un panino dolce in mano, Sirius grugnì di nuovo, ma questa volta con allegria e si impossessò del panino con uno sguardo famelico.

"Sei meraviglioso, Moony."

"Tutto questo amore per un semplice panino?"

"Non solo. Sei davvero meraviglioso."

Remus rise, le cose parevano essere tornate al loro posto. Si sdraiò di nuovo accanto a Sirius. Aveva tanto di cui parlargli dopo un mese intero di silenzio.

"Ho preso più del massimo nella ricerca sulle arti trasfigurative scozzesi."

"Questo perché sei un fottuto genio, Moony. Io invece non vedo un voto sufficiente da un mese."

Bofonchiò Sirius con la bocca piena. Remus gli lanciò un'occhiataccia, Sirius era uno degli studenti più brillanti, non era giusto che si sprecasse così.

"Non guardarmi così, senza di te non ero motivato."

"Sì, perché io ti faccio i compiti."

"Vero, ma anche perché a te piace studiare e mi costringi a farlo."

"Da oggi si ricomincia."

Annunciò Remus e Sirius finì il panino e lo guardò imbronciato. Remus rise, sapeva che Sirius non vedeva l'ora di tornare a studiare insieme di nuovo.

"Ma stai insieme a Marlene?"

La domanda spiazzò Remus, lo lasciò completamente senza parole. Ci mise un po' a processarla, poi cominciò a ridere di gusto. Lui e Marlene erano la coppia che meno poteva funzionare al mondo: lui gay, lei lesbica. Davvero comico.

How to rewrite the stars - Tutorial by the maraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora