Capitolo 38 - Sirius

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La mattina sucessiva Sirius si svegliò con un bacio. Un bacio dolce e morbido che lo accompagnò fuori dal suo mondo dei sogni. Mugugnò una risposta contro le labbra di Remus prima di aprire gli occhi.

"Buon compleanno."

Sorrise Remus contro le sue labbra. Remus allontanò appena con dolcezza, ma prima che potesse baciarlo ancora fu spinto di lato da James e Peter.

"Buon compleanno!"

Gridarono in coro e gli saltarono addosso contemporaneamente atterrandolo tra le lenzuola.

"Sei maggiorenne ora!" Rise Peter scompigliandogli i capelli. Remus a braccia conserte osservava la scena con un sorriso tenero. James tirò fuori un grosso pacchetto regalo da sotto il letto e con delicatezza glielo appoggiò in grembo.

Sirius non appena vide il regalo si svegliò del tutto, si mise seduto di scatto e cominciò ad armeggiare con la carta regalo, James davanti a lui lo guardava in attesa con un gran sorriso stampato sul viso.

Non appena Sirius aprì il pacchetto lanciò un grido. James gli aveva regalato cinque vinili, due erano dei queen e tre di Bowie. Li desiderava così tanto. Strinse il regalo al petto con gli occhi brillanti.

"Grazie, Prongs. Grazie, grazie. Ti amo così tanto, sei la luce della mia vita, la forza che muove le mie giornate. Non è vero quel ruolo spetta a Bowie."

Farfugliò Sirius e James scoppiò a ridere poi gli stampò un bacio sulla guancia.

"Abbiamo la musica per la festa di sta sera."

"Sì!"

Esclamò Sirius con un gran sorriso. Peter si fece avanti con un grosso pacco regalo.

"È il mio turno, spostatevi."

Sirius si ritrovò in grembo una grossa scatola impacchettata con una carta viola piena di stelline gialle. La aprì curioso. Era una grossa scatola di legno piena di tele, colori, acquerelli, pennelli e tavolozze. Sarebbe stato a posto per quattro anni con tutta quella roba.

"Pete... È MERAVIGLIOSO."

Peter sorrise fiero di sé poi gli diede un buffetto sulla guancia.

"Mi aspetto che tu mi faccia un ritratto ora, Pads."

"Te ne faccio dieci."

Sirius con ancora un enorme sorriso sul viso si girò verso Remus in attesa. Remus si strinse nelle spalle:

"Perché mi guardi così? Non ho un regalo."

"Oh, non fa niente Moony. Tu sei il regalo più bello di tutti."

Sorrise Sirius sincero, era vero. Non c'era alcun oggetto materiale che potesse essere più prezioso e meraviglioso del suo Moony. Remus ammutolì e spalancò gli occhi, poi si sciolse in un sorriso tenero.

"Scherzavo, Pads. Ho un regalo, ma arriverà stasera. È una sorpresa. Intanto accontentati di un bacio e di un po' di cioccolata."

Remus si avvicinò, gli stampò un bacio sulla guancia e gli appoggiò in grembo una tavoletta di cioccolata fondente alle fragole. La sua preferita ovviamente.

Sirius guardò i suoi amici davvero felice, non c'era stato un singolo compleanno ad Hogwarts che non avesse amato. Fin dal primo anno, quando erano ancora quasi degli estranei, avevano reso quel giorno meraviglioso.

A colazione Mary saltò in piedi sul tavolo di griffondoro e con l'aiuto di Marlene fece intonare a tutti tanti auguri a te. Sirius rise fino alle lacrime per l'euforia. Non appena il coro tacque dalle finestre con un turbinio di piume arrivò la posta mattutina, Sirius non si aspettava di ricevere nulla, ma quando quattro grossi gufi depositarono davanti a lui un enorme pacchetto che ricordava vagamente una bara. A Sirius non sfuggì l'occhiata furba che James si scambiò con Remus.

How to rewrite the stars - Tutorial by the maraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora