7 CHIACCHIERE NOTTURNE

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Con un bicchiere di vino rosso in mano mi distendo sul divano, buttando a terra tutti i cuscini dalle fodere colorate e spegnendo la luce, faccio zapping.
Il momento di relax dura solo pochi secondi perché puntuale come un orologio il mio telefono squilla.
La suoneria allegra fa contrasto con il mio umore mentre pigramente e senza leggere il mittente della chiamata, rispondo.
"Pronto?"
"Ti eri addormentata principessa? Eppure ti avevo detto che ti chiamavo" dice Matteo con quel tono da palese presa per il culo e mi ridesto: "come fai ad avere il mio numero di telefono?"
"Quante domande inutili. Raccontami piuttosto cosa hai combinato senza di me".

Come al suo solito, sorvola le domande scomode puntando a qualsiasi argomento inutile che gli passa per la testa.
" Dopo di te la mia giornata è nettamente migliorata" e sorrido soddisfatta appena sento un rumore di vetri rotti dalla cornetta.
"Tutto apposto?" Chiedo ancora, pregustando questo momento.
"Ho rotto un bicchiere"
"Mannaggia" un sorrisino maligno increspa le mie labbra specialmente quando, sotto voce impreca.
" mi devo scusare con te"
"Per il panino?" Lo rimbecco
"Quale panino? "Ride lui "per essere andato via di corsa dopo che sei venuta a trovarmi. E' stato molto gentile da parte tua passare durante la pausa pranzo" continua.

Nel mentre mi alzo per posare nel lavabo il calice e per rimettere a posto tutti i cuscini ancora sparsi sul pavimento.
"È stato per puro caso"
"Tranquilla, ti capisco che mostrare il tuo debole per me è difficile"
"Sei fuori di testa" rido sconvolta.
"È inutile negare tesoro, c'è filing tra noi".

Scuoto la testa incapace di aggiungere parola e rimango in silenzio per qualche secondo. Appena spengo la TV e passo nella mia camera da letto continua a blaterare:
" Quindi mi sogni la notte?" Lo ignoro ancora mentre metto il vivavoce al telefono e riacciuffo il mio pigiama rosa da sotto al cuscino.
"Pagherei per vedere con i miei occhi i tuoi sogni porno"
"Perché puoi solo permetterti questo"
"Hey, il mio era un monologo!" Dice offeso.
"Ma stai parlando al telefono con me" e nel mentre mi tolgo l'orologio da polso appoggiandolo sul comò vicino al letto. Mi infilo le coperte e tastando il mio petto sento da sopra alla stoffa l'anello di mia nonna, legato al collo da una catenina sottile. Mi tranquillizzo subito, faccio un profondo respiro e socchiudo le palpebre.

"Ammettilo che mi sogni " riparte all'attacco e a tono rispondo un:" ammettilo tu"
"Non l'ho mai negato principessa. "
"Non ti sopporto più" cerco invano di proteggermi dai suoi attacchi.
" Ma chi vi capisce voi ragazze. Vi imbarazzante per così poco e poi a letto siete più piccanti di un habanero"
Sospirando pesantemente pongo la mia attenzione alla sveglia sperando che tutto questo finisca presto ma, so che non sarà così.

"Non stai bene"
"E come faccio? Voi stuprate gli uomini, li manipolate e fate persino le puritane" dice teatrale e non posso fare a meno di liberarmi in una sonora risata.
"Non so chi ti sei scopato ultimamente ma, se fossi in te lascerei perdere"
"Per me questo è un periodo di castità" dice solenne e faccio fatica a crederci. Oggettivamente è un bel ragazzo, spigliato e con il suo fascino e sarebbe impossibile che nessuna ragazza abbia fatto centro con lui.
"Perché l'amico non funziona più?" Ribatto cercando di provocarlo.
"Si attiva solo quando penso a te"
"Fai schifo" faccio con conato di vomito e dalla cornetta lo sento ridacchiare incapace di trattenersi.
"Quindi non ammetti che le finte perbeniste sono quelle più porche a letto? Categoria tra la quale fai parte anche te?"
"Io? Cosa centro adesso?" Rispondo incredula.
"Sei te che ti sei imbarazzata per la piega del discorso" mi rimbecca capendo a pieno le mie emozioni " mi sono imbarazzata più per i tuoi confronti che per le tue parole, non so con che coraggio di tanto in tanto scuci questi argomenti"
"Dici il sesso? Mi ero perso nel tuo ragionamento contorto" e sbuffo "non è un ragionamento contorto. In realtà è molto semplice solo che il tuo cervello non riesce ad elaborarlo"
"Sarà, ma non mi hai ancora fatto cambiare idea"
"Ormai ci ho perso le speranze con un cervello piccolo come il tuo"
" Mi offendi principessa " mi risponde mogio, cercando di farmi sentire in colpa.
"La cosa divertente è che se ti offendo non ti scolli mai da me, ansi ti attacchi ancora di più come una cozza " rispondo a tono, non facendomi ammaliare dalla sua spigliatezza.
"Non potrei mai essere una cozza, sono troppo bello per esserlo"
"Sei allucinante a volte e anche rompi palle"
"Lo so che infondo mi ami" mi risponde lui e rimango in silenzio per qualche secondo.
Lo immaginavo decidermi forse supra al letto, con un pantalone qualsiasi e a petto nudo mentre le sue labbra si aprivano in un magnifico sorriso pur di dargli aria. Peccato che è uno stronzo.

"Quindi, come fai ad avere il mio numero?" Chiedo paziente .
"È una storia molto divertente"
"Divertente per chi? Per me o per te?" Rispondo senza tenere a freno la lingua "non mi interrompere principessa. Dicevo, è una storia molto divertente perché la sera della festa avevi perso il telefono e ti ho aiutato a cercarlo, chiamandolo. In conclusione, sono un eroe "
"Immagino. Fortuna te,mio eroe dalla splendente armatura " dico ironicamente "e poi a quanto immagino ti sei pure salvato il mio numero" e ripenso a quella stramaledetta sera in cui, tutto pare collegarsi e che io involontariamente non ricordavo niente.
" Perché perdermi l'occasione di avere il tuo numero in maniera legale? Che poi so che lo avevi fatto solo per avermi tutto per te"
"Guarda, convinto tu convinti tutti, anche perché praticamente non so di che cosa tu stia parlando e conoscendomi avrei puntano a più in alto"
" più in alto di me ci sono solamente io, gli altri non sono alla tua altezza" dice lui eloquente
"Perché tu sei alla mia altezza?" Rispondo provocandolo a tono.
"Ne dubiti amore?"
"Meglio che sto zitta, guarda".
Passarono qualche attimi silenziosi e poi lui ricomincia ad infastidirmi. "Quindi amore"
"Mi pare che ogni volta mi chiami in modo diverso, ti diverti ad infastidirmi? " Dico realmente infastidita questa volta.
"In realtà mi diverte molto, specialmente la tua sicurezza nell'essere sicura che non credo a queste parole. " Risponde enigmatico.
"Non mi sembri molto il tipo da dichiarare amore eterno ad una donna"
"Non è vero, sono un uomo molto amorevole"
"Lo sai si che l'amore non è uguale al sesso?"
"Certo, per chi mi hai preso. Mi sono innamorato altre volte" mi risponde.
"Non pensavo" e dico per davvero. Non lo vedo come un tipo che dichiara amore eterno ad una donna. Era troppo perfetto, bello e intoccabile per una ragazza qualsiasi come me.
" Mica sono il classico don Giovanni. Ho dei sentimenti che a volte uso, altre meno" e ride " anche se devo ammettere che svariate volte sono stato ad impollinare fiori, capisci la metafora" dice saccentemente.
"Non me lo sarei mai aspettato" contesto ovvia.
"Sono pur sempre un uomo e ho dei bisogni "
"Sono senza parole" rispondo e lui ride di conseguenza appena sente le mie parole.
" Come se voi donne non ne avete di bisogni. Le donne con cui sono stato erano consenzienti e in grado di intendere e di volere, se proprio lo vuoi sapere quindi, non sei al telefono con uno stupratore"
"Grazie per la delucidazione non richiesta, tra l'altro, sulla tua vita sensuale molto attiva"
"Era molto attiva, adesso ho preso una piccola pausa" mi corregge.
"Grazie ancora, per la specificazione non chiesta" rispondo stranita per la piega che si è venuta a formare nel discorso.
"Ritornando al discorso serio di prima, in questo momento sei nuda ad aspettarmi, vero amore?"
"E poi dici che non sei un maniaco" E rido con le lacrime agli occhi mentre scuoto la testa, quasi incredula.
"È una domanda di routine" mi risponde lui.
"È ora che tu vada a dormire Matteo che vedo che è l'ora"
"No, mi stavo divertendo e poi non ho sonno mamma"
" Il sonno ti sta facendo svalvolare e poi domani devi comunque andare a lavoro tesoro, quindi è ora" e continuo questa volta seria "buonanotte Teo"
" che noia che sei, buonanotte Alice " e riattacco.

Appoggio il telefono sul comodino al fianco del letto e mi distendo su un lato, guardando fuori dalla finestra del balcone. Le luci dei lampioni sfarfallano e il cielo nuvoloso premette pioggia. Qualche lampo illumina l'intera stanza e io rimango fissa a pensare.
Ultimamente Matteo è sempre al centro dei miei pensieri. Lo odio per queste emozioni contrastanti ma ha fatto diventare la mia vita una montagna russa. Non mi fa annoiare, mi stupisce sempre e mi sto affezionando anche se non dovrei.
Ma come una montagna russa prima ci sono delle discese e la domanda è, quando arriveranno?
La mia oggettività mi porta a pensare che un giorno ne se andrà così come è arrivato, all'improvviso, o forse ci dimenticheremo entrambi del mio tentativo fallito di andare in coma etilico e continueremo a vivere le nostre vite. Con lo stomaco in gola vivremo il restate della nostra vita, forse ci rincontreremo qualche volta per strada ma non ci riconosceremo e ci passeremo davanti senza neanche salutarci. Saremo solo un bel ricordo che riviveremo nei nostri sogni o che ci farà passare le notti insonni.
Saremo estranei, faticheremo a ricordare il nome dell'altro e come una barzelletta tutto si concluderà com'è iniziato.

È il mio effetto collaterale dell'hangover, è inutile continuare a negarlo.

Fatidica CoincidenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora