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"Matteo"
"mh" risponde a malapena contro la mia pelle mentre continua a divorarmi con i suoi baci. " dai, dobbiamo andare"
"non dobbiamo fare niente "
"invece si, dobbiamo mangiare"
"ma adesso ho te , mi basta questo" e mi morde il collo come per zittire questo stupido discorso, che poi tanto stupido non è perché sto morendo di fame.

"Adesso ti dico cosa dobbiamo fare. Ci alziamo, cucini e poi mangiamo perché sto morendo di fame" dico ridacchiando mentre lo sento lagnarsi facendo dei grugniti poco umani. Sfortunatamente per me non demorde, perché riinizia con questi baci peccaminosi lungo tutto il mio collo.

So cosa sta facendo. Sta cercando di corrompermi per farmi dimenticare la fame con l'adrenalina che mi fa scorrere nelle vene grazie a queste carezze . Ma non casco ai suoi giochetti e, trattenendo un gemito cerco di separarmi dai suo corpo facendo leva con le braccia sul suo petto. "Andiamo?" Chiedo facendo gli occhioni da cucciolo. Lui mi guarda incredulo e scuote vigorosamente la testa.
" Incredibile, niente ti può far separare dal tuo cibo, come un toro che vede rosso"
"esatto, e adesso andiamo chef"
"ai suoi ordini mia signora" e si alza dal mio corpo, porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
"Da quello che mi ricordo non sono ancora sposata" dico burlandomi delle sue parole .
"ma lo sarai"
"con te?"
"se mi dirai di si" e mentre lo dice è fin troppo serio che quasi rimango destabilizzata da ciò ma non ci faccio caso.
"Lo sai che non lo farò mai"
"infatti ho la vaga sensazione che mi riderai in faccia e te ne andrai spappolandomi il cuore con una mano"
"dai, non sono così cattiva" gli rispondo ridendo alla sua battuta dandogli una pacca sulla spalla.
"quando vuoi sai esserlo però" mi rimbecca mentre un sorrisino da furbetto gli increspature le labbra.
"Quando ce n'è bisogno" e faccio anch'io un sorriso birichino per restare al gioco.
"Vedi come sei, non sei cattiva ma sei una grande stronza"
"solo con te piccolo" gli rispondo palesemente ironica mentre gli strizzo tra le dita la sua guancia. Si scansa brusco da me, mi guarda male e con uno scatto repentino si riavvicina a me.
Senza che io riesco a ribellarmi mi prende per i fianchi e mi fa sedere sul bancone della cucina. "non fare questo gioco con me, che so essere stronzo quanto te"
"Immagino" rispondo con tono metafluo eccitata da questo botta e risposta.
"Non provocarmi, solo perché non l'ho mai fatto fino ad adesso con te non vuol dire che non so giocare al tuo stesso gioco"
"io non sto giocando"
"Attenta tesoro, che non ci credi neanche te alle bugie che dici " e mi sfiora con le sue labbra le mie. Faccio per ricambiare completamente stregata da lui ma si stacca da me,ancora prima che le nostre labbra si uniscano e sorridendomi di sbieco, come avevo fatto io prima, e se ne va dandomi le spalle.

Rimango seduta per qualche secondo con il culo ghiacciato per questa lastra di marmo. Scendo con un piccolo salto, riavvicinandomi al suo corpo mentre di spalle traffica dentro un cassetto.
"Quindi è così che fai quando ti senti minacciato?" Ritento, cercando questa volta di provocalo, facendolo innervosire.
"minacciato da chi?"
"da me, è chiaro" mi burlo di lui, facendo finta di atteggiarmi ad un comportamento che in realtà non mi appartiene. Non mi risponde subito, ansi sento sfrigolare la carne appena la appoggia dentro la padella. Mentre lo fa canticchia un motivo a me sconosciuto, mette il coperchio sulla pentola e si gira ad osservarmi. "Sei così sexy e così stronza che mi sono pentito di essermi fermato poco fa."
"non fare lo stupido"
"sono onesto Alice. Guardati e poi guarda me, siamo la coppia perfetta. Così perfetta da far faville per tutta la notte ma tu mia hai fermato perché avevi fame"
"forse ho voglia dopo di fare il secondo round"
"non fare la stupida" mi ruba la battuta e continua "sappiamo entrambi che stasera non può esserci niente. Ma sono sicuro che da domani non mi fermerai più se ricapiterà".
"La vita non è fatta di se, ma di fatti"
"Vuoi i fatti Alice?" E mi guarda serio, facendomi quasi paura. È un lupo un questo momento, che ha appena puntato alla sua preda.
"Dopo oggi non mi fermerai più perché brami i nostri corpi intrecciati, perché i nostri corpi sono come due calamite, impossibili separare. "
"Con la giusta forza puoi farlo"
"non con noi. Ci apparteniamo dal momento che ci siamo conosciuti e sempre sarà" arrossisco a queste parole tanto brute e maschiliste che per la prima volta mi fanno sentire desiderata da un uomo.
Non glielo confiderò mai ma ha ragione, bramo tutto di lui, il calore, i bacia e perfino il suo tocco che poco dopo arriva.
Mi prende per i fianchi stringendomi a lui prepotentemente. I nostri corpi si uniscono, sento tutto di lui , il suo respiro, il battito del suo cuore e il suo membro che si struscia sul mio monte di venere. Trattengo il respiro mentre mi accarezza con il palmo della mano la guancia ancora arrossata.
"io e te"
"tu e io" continuo "sempre " e mi bacia dolcemente.
Non dura molto il bacio prima che si stacca da me. Il mio corpo va ancora in fiamme mentre mi appoggio alla cucina con una mano sulla fronte scuotendo vigorosamente la testa.

Fatidica CoincidenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora