16

26 2 0
                                    

"Sempre molto ordinato questo appartamento" dice Matteo appena entriamo, avendo pure ragione perché senbra che è scoppiata una bomba. "Sono stati dei giorni molto faticosi e non ho avuto molto tempo"
"Lo immagino, tra tua nonna e quello che ho combinato io" e nel mentre mi stringe a se con un braccio.
Per sviare il discorso dico:" se vuoi puoi andarti a fare una doccia mentre risistemo"
"E se andiamo?" Ripropone "chi?" Chiedo ingenua
"Io e te"
"Ho capito che l'acqua è un bene di vitale importanza ma non ci vado in perdita se ce la facciamo entrambi separatamente " e sorrido.
"Ciò provato. Però fammi il favore di andarci prima te che sei ancora infreddolita" e annuisco con il capo "fai come se fossi a casa tua" dico prima di chiudermi dietro la porta del bagno.
Mi spoglio degli indumenti ancora umidi appiccicati al mio corpo e li metto dentro il costone dei panni sporchi accanto al lavello. Accendo l'acqua calda ed entro appena vedo una nebbiolina biancastra avvolgermi.
Verso il mio bagnoschiuma all profumo di vaniglia sulla spugna e appena faccio per insaponarmi la porta si spalanca.
" non mi sentivi quando ti ho detto che cucinavo qualcosa ed allora ho pensato di entrare" dice imbarazzato mentre deglutisce rumorosamente. In tutto questo me ne frego, continuo ad insaponarmi indisturbata mentre lo osservo ad abbassare il suo sguardo lungo tutto il mio corpo.
"Okay, come vuoi. Te l'ho detto di fare come a casa tua" e mi giro di schiena " scusami non pensavo che il vetro della doccia fosse trasparente " dice progredendo il discorso di prima "il vetro è trasparente" dico ovvia .
"Si lo so, è solo che mi aspettavo di vedere una tenda orrenda, non te in questo stato "
"In quale stato?" E mentre lo dico mi rigiro verso di lui "in questo stato. Sei nuda"
"Tutte le persone normali di fanno la doccia nude, non so te che abitudini giornaliere hai ma, io la faccio sempre così"
"Si si, certo" e finalmente abbassa lo sguardo sui suoi piedi staccandolo dal mio corpo.
"E poi sei te che mi hai proposto di fare la doccia insieme. Non mi immaginavo che la proponevi da vestiti sennò ti avrei detto di si" e gli faccio l'occhiolino mentre verso lo shampoo sul palmo della mia mano e passarlo finalmente sulla mia cute.
"In realtà te lo avevo proposto perché sapevo che mi avresti detto di no. Non mi immaginavo però di vederti nuda"
"Di rivedermi nuda"
" al mare non ho sbirciato"
"Non come adesso, intendi" e rido mentre lui capisce di essere stato preso in flagrante e si gira di spalle per lasciarmi la mia privacy. "Vado a preparare qualcosa da mangiare"
" si, tanto io sono qui. Quando vuoi e per qualunque cosa ci sono" e chiude la porta.
Appena finito di sciacquare lo shampoo e il balsamo esco dalla doccia per poi coprire il mio corpo con l'accappatoio.
Appena passo l'asciugamano tra i miei capelli noto di essermi dimenticata di prendere i vestiti e l'intimo pulito quindi, tranquillamente esco.

Trovo subito con lo guardo Matteo intento a trafficare nel mio congelatore. Mi avvicino appoggiandomi al bancone e un'altra cosa che noto è la mia friggitrice ad aria, semi nuova piazzata sopra al bancone delle cucina.
"Ho fritto un po' di patate trovate nel congelatore"
"Con la friggitrice vedo" e mi copro il viso con le mani "che c'è di male?" Chiede innocente.
"Consuma tantissimo quel marchingegno, lo sai?"
"Allora perché l'hai comprata"
"Purtroppo me l'hanno regalata"
"Oramai ce l'hai, è bene di tanto in tanto farla funzionare "
"Tanto la corrente la pago io" e rido " per cinque minuti mica la bolletta ti si alza a picco, scema"
"Se lo dici te, al massimo ti mando la fattura a casa" e alzo le spalle .
Appena faccio questo movimento, osservo Matteo abbassare repentinamente lo guardo verso il mio petto e appena noto di essere quasi con il seno al vento, mi chiudo l'accappatoio tenendolo con la mano.
"Se vuoi la doccia è tutta per te" e gli faccio un cenno verso la porta "non ho i vestiti di ricambio"
"Non ne sono molto sicura ma qualcosa dovrei avere io"
"Se sono di qualche tuo ex amante, passo volentieri e mi do' una ripulita a casa" dice mentre versa su una citola il mio amato pesto che stava in frigo.
"Sei geloso?" Chido sorridendo sotto i baffi, perché quei vestiti che teoricamente ancora stavano a casa mia erano in parte di Alex e Jo e l'altra parte i miei, perché sinceramente indossare i boxer maschili sono la cosa più comoda che ho mai indossato.
"Mi da solo fastidio indossare la roba di qualcun'altro"
"E se qualcun'altro fossero Alex e Jo?"
"Lo potrei accettare" e come se nulla fosse va verso il bagno per poi chiudersi la porta dietro di lui.
Vado verso la mia camera è comincio a frugare nell'armadio, trovando solamente un misero paio di miei boxer blu e una mia felpa oversize con uno strano disegno dietro, non trovando però il pantalone della tuta grigio che Alex aveva lasciato a casa mia molti mesi fa, dopo che avevamo fatto serata insieme a Jo.

Fatidica CoincidenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora