38 Ricordi

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Vestito celeste, capelli sciolti e un filo di trucco per coprire le notti insonni passate sui libri. Riprendo il telefono in mano per leggere quel messaggio che ha risvegliato le farfalle nello stomaco.

Ti vengo a prendere alle 4:00 fatti trovare pronta

Non riesco a togliermi questo stupido sorriso dalla faccia ma sto impazzendo all'idea di rivederlo dopo la festa dell'altra sera. Non so dove mi avrebbe portato ma ho optato per qualcosa di semplice e comodo per ogni tipo di occasione.  Prendo il giacchetto di pelle e mi affaccio alla finestra per vedere quando arriva, nascosta dietro alle tende grigie.
Appena scorgo una macchina mettere le quattro frecce davanti al portone del palazzo corro a prendere le chiavi di casa. Puntuale come un orologio mi manda un messaggio per avvertirmi di essere sotto e trotterellando lungo le scale esco con il giubbetto ancora in mano per poi entrare nella sua auto blu. Un ultimo modello fuori strada, molto lussuoso e con i sedili comodissimi.
Sprofondo sul sedile del passeggero e sensa tenere a freno la curiosità gli chiedo:" dove siamo diretti?"
" ho pensato ad una scampagnata"
"Non credo di essere vestita nel modo adeguato" Chiedo dubbiosa. Certo le mie scarpe erano sportive ma il mio outfit non lo era abbastanza per una giornata in contatto con la natura. Guardandolo meglio lui indossa un pantalone della tuta grigia, maglia a maniche corte bianca e un cappellino con visiera nero per domare i suoi ciuffi rossi.

Un gran pezzo di manzo

Penso e stringo le gambe per cercare di trattenere i miei pensieri impuri.
È uno di quei ragazzi che non lascia niente al caso e che rimane impresso nei tuoi pensieri per il suo essere sfacciato, come è successo a me.
Ciò pensato molto al momento in cui il nervosismo e la musica si sono mischiati per dar vita a una danza piena di sensualità.

Mi riprendo dai pensieri e comincio ad osservare fuori dal finestrino il paesaggio che cambia. La città lascia il posto alla natura e ai campi pronti alla raccolta. 
Mi sono persa da un po' , con le varie svolte che ha fatto fin quando non arriva in un parcheggio di un piccolo monastero racchiuso dalla natura.
"Benvenuta all'abbadia"
"Non ci sono mai stata" e mi interrogo su come non avessi mai sentito di un posto del genere.
"Non fare quella faccia, ci sono crescito qui vicino e solitamente non ci sono molti turisti"
"Ecco perché lo hai scelto?" Chiedo ridendo prendendolo in giro.
"Anche, avevo voglia di conoscerti senza il rumore del traffico o delle persone che corrono per il ritardo, quindi ho pensato a questo posto"
Scendo dalla macchina, stiracchiandomi leggermente e sistemandomi il vestito lungo fino al ginocchio e la scollatura del vestito posizionandola più su.

Meglio non andare a tette di fuori

E ripenso alla mia decisione di levare il reggiseno per comodità e per non lasciare che trasparisse dal vestito.

Sarebbe stato un pugno in un occhio

Annuisco tra me e me e lo seguo lungo un percorso sterrato.
Ho sempre amato la natura, anche se sono sempre vissuta in città. Amo gli animali, le piante  e i raggi del sole che ti abbracciano.
Amo il cielo celeste, specialmente quando si tinge delle sfumature dell'arancio o delle rondi che cinguettano mentre si librano in aria.
Amo tutto tranne i piccioni, con quelle zampette e quegli occhietti al lato del cranio che sporcano e che ti rincorrono, specialmente nelle grandi città.
Il bosco si infittisce appena ci addentriamo. Tutto si fa più scuro e tetro, con quei fruscii che ti tanto in tanto ti fanno accapponare la pelle.
"Come sono andati gli esami scritti?" Spezza il silenzio lui.
"In realtà mi aspettavo peggio. Si raccontano le più disparate storie sulla maturità non è come si dice anzi, tutto il contrario "
"Concordo. Qualche anno fa, ho copiato tutto dal compagno davanti a me" e ride mettendo in mostra i suoi dente bianchi e le sue labbra rosee carnose.
"Non ci credo "
"Devi credermi, a nessuno fregava nulla, cercano in tutti i modi per finire  e andare finalmente in vacanza "
Penso alle sue parole, comprendendo che non erano così tanto sbagliate. È caldo per tutti e il mare faceva gola a tante persone, persino ai professori.

Fatidica CoincidenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora