•{🍶ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 38🍶}•

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~𝙿𝚘𝚟 𝙻𝚘𝚖𝚋𝚊𝚛𝚍𝚘 𝚅𝚎𝚗𝚎𝚝𝚘~

Sentivo il rumore delle lancette dell'orologio, ero steso sul pavimento guardavo il soffitto.
Sentii improvvisamente una voce familiare, era Regno..
Era arrivato.
"Cazzo.." Non doveva essere lì.
Misi un'orecchio vicino alla porta per ascoltare quello che si dicevano.
Stava parlando con I. Tedesco, guardai dalla serratura cosa stava succedendo, lo stava accompagnando su delle scale.
«REGNO!» urlai.
Mi sentì solo Impero che guardò nella mia direzione, mandando una guardia.
Urlai di nuovo. Nulla.

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍'𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊~

«Mh?» mi girai di scatto, avevo sentito qualcuno chiamarmi. «Pensavo-»
«Non e stato probabilmente nulla. Su su andiamo»
«Va..vabene?» mi guidò verso una stanza, nella parte alta della magione.
Era un'ufficio, scuro, una scrivania di legno quasi vuota con qualche documento sopra.
C'era qualcun'altro, un'uomo vicino al balcone che guardava il panorama.

«Il nostro ospite è arrivato» si girò.
«Regno, caro»
"E c mancav..."
«Austroungarico. Che piacere» penso si vide la mia faccia alquanto schifata.
«Mi sei mancato caro» mi prese la mano, non mi piaceva il modo in cui mi guardava, avrei voluto cavargli gli occhi già da subito.
«Oh andiamo, sei ancora arrabbiato?»
«Cosa? Nah» accennai un sorriso abbastanza stizzato.
«𝑻𝒆 𝒍'𝒂𝒗𝒆𝒗𝒐 𝒅𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒊𝒐»
"Ti esorcizzo se non taci"
«𝒐𝒌 𝒐𝒌»

I. Austroungarico passò l'intero pomeriggio attaccato a me, non si voleva scollare, si offrì di farmi vedere in giro, mi teneva la mano sul fianco e sentivo i brividi ogni volta che la spostava di qualche centimetro, ogni tanto gli davo qualche gomitata, ma lui nulla.
«E quindi dimmi come state a casa»
«Male. Grazie a te»
«Oh non dire così caro»
«Ma è la verità» Aveva un ghigno strano. «E' tardi...non trovi?»
«Si...e allora buonanotte» mi prese il viso tra le mani, dandomi un bacio inserendo la lingua, me lo scostai di dosso e corsi in quella che sarebbe dovuta essere la mia stanza.

«brutto figlio di....» volevo strapparmi il muso, che schifo, sentirmi solo un po' toccato da lui mi faceva salire il vomito.
Volevo sciacquarmi la bocca con l'acido.

~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝙿𝚎𝚛𝚊𝚘𝚗𝚊~

«Perchè non me lo hai detto?!»
«Non potevo lasciare che lo sapessi, la morte di Sicilie ti ha letteralmente distrutto. Non avresti potuto reagire anche a questa!»
«E invece si! Era mia sorella..?!» aveva la voce straziata, le lacrime che uscivano senza fine, le bende premute di Impero contro la nuca per evitare che si sfracellasse qualcosa addosso, sul cranio già poco stabile.

Lo fece stendere, asciugandogli un po' le lacrime, tenendolo stretto.
«scusami... io ho paura che tu faccia pazzie..»
«...non sarebbe poi tanto brutto.»
«Si invece... Io ti amo con tutto il cuore e non ti voglio morto per mano tua»
«allora uccidimi tu....Per favore Impero te lo chiedo per favore, se mi ami tanto uccidimi»
«...no. Napoli non ti permettere nemmeno a guardarmi negli occhi quando mi chiedi queste cose.»
«...per favore» sollevò la testa, tossì un paio di volte, raggomitolandosi su se stesso.
Impero gli accarezzava le guance, cercando di dargli calma.




{Angolo Autore}
Si sta avvicinando il momento-🧍‍♂️
Mi ammazzerete così tanto



-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒

~{❄︎𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚗𝚏𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚛𝚞𝚝𝚝𝚊❄︎}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora