~𝙿𝚘𝚟 𝚅𝚊𝚝𝚒𝚌𝚊𝚗𝚘~
Mi diressi all'ospedale dove mio fratello si trovava.
Era da tanto che non lo vedevo e mi era giunta la notizia che era qui e la presi come scusa per vederlo..
«Spero stia bene..» dissi a Svizzera, che mi appoggiò una mano sulla spalla per rassicurarmi.
Non dovetti nemmeno chiedere ai medici dove si trovasse perchè lo stavano portando fuori, li fermai.
«Quindi è suo fratello?»
«mhm»
«Potremo lasciarla parlare per qualche minuto con lui allora.»
«La ringrazio»«Regno?» teneva la testa bassa, faceva pena a vederlo, notai allora che teneva i polsi legati alla sedia a rotelle e che profondi tagli si potevano vedere da sotto le bende che aveva.
«Hey Vati..» rispose dopo un po'.
'Vati'.....non mi aveva mai chiamato così.
«hey Regno.» sorrisi «ti stanno dimettendo?»
«No..»
«No?»
«No... mi portano ad un'ospedale psichiatrico..vicino Mosca dicono»
«...come vicino Mosca...e i bambini?»
«Non me li fanno più vedere... dicono che Etiopia è tornata a casa... ho paura»
«...e Ita... e Mary?»
«Mary è con Uk.. Ita è con Ussr..»
«Ma chi gliel'ha dato il permesso di portarti li?»
«Uk...»
«..oh.. ma tu sei sano non puoi andarci»
«Sano?...Vati chi pensi me li abbia fatte le ferite?»
«...Regno-»
in quel momento un dottore iniziò a trasportarlo via, il sorriso dolorante che aveva prima sparì e guardò tutto con occhi vuoti e stanchi.
Per un momento mi venne voglia di fermarli ma era come qualcosa mi bloccasse.
«Vati?..»
«.....si?»
«Andiamo su»
«o-ok»
Lo guardai andare mentre anche io prendevo la mia strada.~𝙿𝚘𝚟 𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊~
Corsi all'ospedale con tutte le forze che avevo, non potevo lasciare che lo portassero via, corsi e corsi finchè non arrivai..
Era troppo tardi.
Aveva già lasciato il posto di primo pomeriggio.
Io ero ancora minorenne sarei dovuto andare a stare da Ussr, dove ero stato già per un po'.Dopo qualche giorno mi stanziai completamente da lui, con i suoi figli.
Ucraina fu quella che mi accolse meglio.
«Papà me lo aveva detto che saresti venuto a vivere qui, ne sono contenta.»
«..Davvero?»
«mhm»
«....mi manca mio papà...oggi l'hanno portato all'ospedale e io non ho potuto fare nulla»
Iniziai a piangere a dirotto le cercava di confortarmi accarezzandomi i capelli.
La vedevo davvero come sorella maggiore proprio come Etiopia e le volevo bene.
«Andrà tutto bene, e tornerà presto da te»
«lo pensi davvero?»
«Si»~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍'𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊~
Mi avevano caricato nell'ambulanza, stavo guardando in un punto fisso, non pensavo a tanto anzi non pensavo affatto.
Mi guardai le ginocchia, tutte graffiate e piene di sangue secco, le braccia uguale ma un po' di meno.
Ebbi una sensazione di nausea improvvisa, bussai un paio di volte per dirgli di fermarsi un'attimo, nulla.
«𝑵𝒐𝒏 𝒗𝒐𝒎𝒊𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒅𝒊𝒐𝒕𝒂 𝒔𝒆 𝒏𝒐 𝒕𝒊 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 𝒎𝒂𝒍𝒆»
"ci sto provando..."
«𝑹𝒆𝒈𝒏𝒐 𝒕𝒊 𝒈𝒊𝒖𝒓𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒕𝒊 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 𝒅𝒐𝒓𝒎𝒊𝒓𝒆»
"Lasciami stare" e in quel momento vomitai tutto quello che c'avevo in corpo, anche sangue.«𝑮𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒕𝒊 𝒔𝒆𝒊 𝒓𝒊𝒅𝒐𝒕𝒕𝒐 𝒂𝒅𝒆𝒔𝒔𝒐...𝑷𝒊𝒓𝒍𝒂»
"...stai zitto" gli imploravo ma lui non si zittiva, anzi, iniziai a sentire respiri, sussurri, tutti in una volta era tutto un rumore unico.
Mi coprii le orecchie ma era più rumoroso di prima, cercai di fermare tutto colpendo la testa ripetutamente con pugni testate. Ma nulla.
"BASTA ZITTO... BASTA"
«...»
"...."
«..»
"Non ci sei?....hey?" mi aveva abbandonato anche lui con tutte le voci nella testa, la fronte sanguinante e lo stomaco sottosopra.~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊~
Appena arrivato si beccò calci e sberle per aver vomitato.
«Hai fatto un disastro! Ma ti rendi conto quanto ci impieghiamo adesso a pulire?!»
«I-io n-» gli arrivò un calcio nello stomaco e sentiva male dappertutto.
Lo legarono dai polsi e alle caviglie sulla sedia a rotelle, entrando nella struttura.
Si guardava intorno a vedere quei poveretti che stavano lì.
"Dei bambini...veramente?"
E non credeva ai suoi occhi e alle sue orecchie di vedere dei piccini tanto giovani lì.
Lo guardarono meglio per un secondo.
Uno lo salutò, Regno sorrise in risposta.Lo misero nella sua camera e li lo chiusero dentro, guardò per terra per un'attimo e poi la finestra, talmente alta che non si riusciva a raggiungere nemmeno per uno come Ussr.
Serviva giusto per far entrare la luce di mattina.
Era notte fonda quando era arrivato e quindi si stese sul lettino scomodo e basso che quasi quasi toccava a terra.
«Buonanotte» disse a voce alta, a se stesso e coloro che lui sentiva insieme a lui che sarebbero stati l'unica compagnia della sua lunga sosta al manicomio.~𝘍𝘪𝘯𝘦~
{Angolo Autore}
Ebbene si ragazzi.. è finita. Adesso piango. Perche mi ci ero affezionato.. madonna.
Aiut
*pianto isterico*Adesso tocca ad Arge😍.
-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒
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~{❄︎𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚗𝚏𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚛𝚞𝚝𝚝𝚊❄︎}~
Fanfic(Countryhumans) {Attenzione} -Abusi su minori -Disturbi alimentari -Prostituzione -Adulterio -Parole forti -Traumi -ecc..