•{🏰ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 16🏰}•

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~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍𝚒 𝙽𝚊𝚙𝚘𝚕𝚒~


Mi avvicinai alla porta, erano dei gendarmi.
«Vai a chiamare gli altri Ve'.»
«si..» corse al piano di sopra.
«Serve qualcosa, signori?»
Mi osservò dal basso verso l'alto, lanciò un occhiata a due dei compagni presenti, tornò a guardare me.
«possiamo entrare?»
«si. Certo» li feci entrare guardarono attorno, sembravano un po' confusi.
Arrivarono gli altri, Sicilie mi venne in contro.
«Che vogliono?» sussurrò.
«Vorrei saperlo»
«Mi dica il suo nome e quello dei suoi fratelli. Quelli veri.»
«Di che cosa parlate?»
Rovesciò sul tavolo dei fogli, come delle schede per identificare delle persone, dei moduli.
«...E quindi è per questo che siete qui?»
«Siete stati chiamati a compiere il vostro dovere di nazione. Mio signore non potete rinunciare.»
Sospirai, Regno mi prese la mano, lo guardai.
Elencammo i nostri nomi, uno per uno.
«dovete venire con noi.»
Facemmo le valigie e partimmo.

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚎 2 𝚂𝚒𝚌𝚒𝚕𝚒𝚎~

Ci scortarono ad un palazzo. Era enorme, sia fuori che dentro, aveva dipinti sulle pareti, giardini e camere immensi.
«woah» Sussultò Venezia.
«Bello eh?» le tolsi un capello dal viso.
Arrivammo in una sala, lì c'erano i reali, litigavano, appena ci videro però ci si avvicinarono, Napoli teneva Regno e Veneto dietro di se quasi per protezione.

Adesso che ci facevo caso, ce ne erano due di case reali.
Un'uomo si avvicinò a mia sorella Savoia.
«Questa ragazzina è il nostro Granducato? io mi aspettavo un uomo, grande e forte»
Savoia si alterò a quelle parole.
«Forse perchè non siete poi così forti.» ribatté l'altro, un po'
«io me la cavo più di voi con un'ascia in mano»
mia sorella gli pestò un piede.
Napoli ridacchiò.
«Savo' dai. Non essere scortese, avrai altre opportunità per avere una piccola vendetta»
impietrirono per un'attimo.

~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊~

«E quale sarebbe la mia nazione?» sbottò il monarca più basso. Una guardia puntò Napoli e Sicilie.
«Due di loro? Oh ma è stupendo!»
Napoli ruotò gli occhi, si stava scocciando, odiava quella situazione.
«Due?! Mai!» si avventò sull'altro senza esitazione.
«Questi son peggio dei bambini» disse Salò.
«Già non mi piace qui. Fratello dobbiamo per forza?»
«C' tocca creatù» gli accarezzò la testa.
I due più piccoli si tenevano per mano e guardavano i monarchi, avevano dell'odio negli occhi che non poteva essere descritto.
Li squadrarono per un attimo, il capo abbastanza alzato di Salò gli dava una certa regalità, così come al fratello minore.
«E loro due?»
«Loro sono Nazioni future. Non è ancora il loro momento» rispose Sardegna, precedendo una guardia che stava per rispondere a questa domanda.

Finito tutto quel casino, vennero guidati alle loro rispettive camere, Veneto, che prima dormiva con Sardegna, in quella camera si sentiva solo.
Era tardi cercò quindi di dormire ma non ci riusciva, dormire da solo di notte non gli piaceva.
Era steso nel letto e guardava il soffitto, gli vennero le lacrime agli occhi.
«E se fallisco?....Non sarò mai una nazione come i miei fratelli...» iniziò a mordersi la mano e l'intero braccio, con i canini che aveva i segni erano profondi e lasciavano ferite che lo erano altrettanto.
«Veneto..» era la voce di Sardegna «Lo so che non riesci a dormire.» gli andò vicino, si infilò sotto le coperte con il fratello e lo abbracciò forte, placandogli le lacrime.


{Angolo autore}
Buonasera :).
Sto di merda. Porco dio, le gambe mi fan maleeeAAAAA.
DEVO MORDERE QUALCUNO 😍.


-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒


~{❄︎𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚗𝚏𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚛𝚞𝚝𝚝𝚊❄︎}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora