•{💥ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 71💥}•

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{29 dicembre 1944}

~𝙿𝚘𝚟 𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊~

La guerra stava per finire me lo sentivo.
Ero riuscito ad andarmene da casa degli alleati con l'aiuto di mio padre ed Ussr.
Ero sulle Alpi questa volta, di nuovo come soldato per un gruppo di resistenza, penso fossero Polacchi, alcuni erano ebrei.
Eravamo a Torino, c'erano continui bombardamenti da parte sia dei tedeschi che dagli alleati.

Imparai a guidare un'areo faci la mia prima sorvolazione.
A Torino c'erano macerie ovunque e rividi anche U.S.A, lui mi stava abbastanza simpatico
«Italy»
«mh?»
«do you think we'll win the war?»
«...Lo spero»
«..yeah me too»
All'improvviso mentre stavo parlando sentii qualcuno abbracciarmi da dietro.
«ITA!»
Era Spagna, mi prese in braccio abbracciandomi forte.
«Ita!» altre due ragazze, Mary e Etiopia.
«Che ci fate voi qui?!» avevano con loro fucili e messaggi da portare.
«Ci siamo aggregati anche noi nella resistenza»
«E Germania?»
«Reich ha messo lui ed Est in un posto sicuro..»
«ah.»
«mhm»
«Ita mi sei mancato!» Mary mi abbracciò era ancora troppo piccola.«E papà l'hai trovato?»
«Si! E' al quartier generale degli alleati!»
«Allora è vivo!» disse Etiopia contenta.
«mhm»
America sorrise.
Ci diede delle cose da mangiare e parlammo di cose che avevamo visto in quei due anni.

Gli parlai delle 4 Giornate di Napoli.
«Ma perchè l'hanno fatto? Chi gliel'ha fatto fare.»
«Non potevano andare avanti così, la città stava morendo, hanno fatto più che bene»
«Si lo so.. ma non è stato pericoloso non aspettare gli alleati»
«Eeh tre mesi e non arrivavano. Era meglio agire che morire non facendo nulla»
«giusto»
«ho.. deciso di partire per il mio paese Ita..»
«Perchè?»
«Voglio che mio padre abbia una lezione.»
«oh....Per favore non fare cazzate.»
«Non preoccuparti»
Etiopia si era addormentata anche Spagna, sopra le mie gambe.
Lo strinsi a me e decisi di addormentarmi anche io.

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚙𝚞𝚋𝚕𝚒𝚌𝚊 𝚍𝚒 𝚂𝚊𝚕𝚘̀~

Mi ero stanziata in Svizzera.
Per scappare agli alleati. Non ne potevo più, Vichy era morta e io con Reich non volevo rimanerci.
«Salò. Da quanto tempo» mi girai instintivamente e di colpo.
«Che cazzo vuoi pelato di merda»
«Nulla, nulla»
«..se. E a me me piace lavà li piatti»
«Sei sempre nervosa? Hai il ciclo a vita per caso?»
«Ma io ti stacco la testa coglione.»
«peccato, potevo aiutarti.»
«Con?»
«Ti hanno portatovia tuo fratello, i tuoi nipoti»
«col cazzo.»
Iniziai a camminare per levarmelo dai piedi.
«lo hanno gli alleati Salò, potrei aiutarti a riprendertelo.»

Gli puntai una pustola alla testa.
«un passo falso e ti uccido.»
«Parola data»
«Mh.»
"Tanto ti sparo lo stesso coglione. Solo per riprendermi mio fratello e poi addio pelato."
«andata..»
«Brava»
"Io brava? Bravo tu. Fai il leccapiedi ancora per un po'  e sarà tutto finito."

{Il giorno dopo, sera}

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍'𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊~

Finalmente Uk aveva deciso di lasciar perdere, un peso in meno.
Era Capodanno quindi stavo molto più tranquillo, insomma era un giorno di festa.
Decisi di passeggiare per il campo, non era la prima volta che lo facevo, anzi era una delle tantissime volte che passeggiavo per prendere una boccata d'aria.
Era notte fonda, tra poco sarebbe stata mezza notte e aspettavo che Ussr tornasse, perchè di stare da solo con Uk non mi vonveniva.

Vidi due soldati che non erano tormati a casa, mi sentivo un po' in imbarazzo visto che ero in vestaglia pensavo non ci fosse nessuno.
Continuai a camminare però senza farci troppo caso, saranno stati stanchi quindi non avrebbero intrattenuto conversazioni.
Ma a quanto pare mi sbagliavo.
«Hello?»
Non mi girai.
«Excuse me?»
«Y-yes?» mi voltai, mi guardarono un po' straniti, era per il mio aspetto vero? Eccerto. E quando mai..
«C-can...» presi un bel respiro «Can i help you?»
«Sorry if i ask but...are you ok sir?»
«Yes why?»
«the way you are dressed-»
«I-... i was going to sleep and decided to have a walk, i didn't think someone was still here»
«Oh.»
Sapevo che non mi credeva, ma mi guardava strano.
«Would ya like something lady?»
«...Lady? im not a-»
«You sure are.»
«N-no» mi prese per i fianchi e mi pietrificai, lasciai fare a questo punto era meglio non ribattere.
Mi offrirono qualcosa ma non accettai.

Questo sembrò stizzarli nolto perchè subito fecero una di quelle facce che odio, sospirai.
Uno di loro iniziò a toccarmi, da tutte le parti.
Presi un bel respiro di nuovo.
"va tutto bene...non urlare"
facevo respiri affannati.
Continuava a toccare salì con la mano, fino passarmela proprio lì.
"E basta dai.....Ussr dove sei.."
«Aren't you a beautifull one?»
"B-basta" gli diedi un calcio ed iniziai a correre, non che corressi benissimo anzi le gambe cedevano, e quei due mi correvano dietro.
«Regno!» era Ussr.
Corsi verso di lui e mi nascosi dentro il suo cappotto.
«Va tutto bene...»  Li mandò via, tirando uno di loro per i capelli.
«Non dovevi fargli male..»
«Invece si..»
Mi portò dentro nella camera e mi stese sul letto, straiandosi sul mio ventre..
«U-Ussr..»
«shhhhh» iniziò a massaggiarmi le gambe, in effetti facevano male e molto.
«...g-grazie.» mi sorrise.




{Angolo Autore}
Spagna, Etiopia ciao✨

Piccola S. Marino che bellin☺️

Salò con calma❤️.

Ragazzi applausi a me😍.
HO FINITO CON GLI STUPRI💃.
SIIIIIIII👏👏👏👏
solo in questa storia però❤️



-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒

~{❄︎𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚗𝚏𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚛𝚞𝚝𝚝𝚊❄︎}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora