~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍'𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊~
E tutto continuò quasi normalmente.
I soldati andavano e venivano, e piano piano occupavano sempre più villaggi e a convincerli di farlo con almeno un po' di umanità era una speranza persa.
«I vostri uomini non ascoltano mai.» disse con rabbia I. Etiope.
«Se non ascoltano me. Come pretendete che ascoltino voi?» dissi. Sorseggiando del vino che mi ero portato da casa.
«..ma vale la pena provare no?..Ci sono persone che muoiono»
«La vita deve avere fine in un modo o nell'altro..»
«Non vi manda in pena la morte?»
«Ne ho avute abbastanza. Mio padre prima di tutti, quando non lo conoscevo nemmeno tanto bene.»
«Mi dispiace sentirlo.»
«I miei fratelli dicevano era un grande gladiatore.. vorrei provare a crederci»Si sedette di fianco a me, sul suolo però.
«Chi era vostro padre? Mi incuriosisce»
«Impero Romano»
«Siete serio?»
«E pekke essà ricr na bujì?»
«Cosa?»
«...Scusatemi. Dimentico che non sto parlando con un italiano»
«E' la forza dell'abitudine signorino non si preoccupi»
«Perchè eravate sorpreso quando l'ho nominato?»
«Ma. L'avrò visto un paio di volte, visto qualche battaglia, qualche scontro.»
Lo guardai, un po' sorpreso.
«Potete raccontarmi di qualcuno di questi scontri?..» gli feci spazio su quella sorta di giaciglio che avevo.
«..certo»Lui raccontava, io ascoltavo come un bambino a cui veniva raccontata una favola.
Di imprese di eroi mitologici ne sapevo a migliaia, anche troppe, ma di quelle di mio padre nessuna.
«Davvero non sapete nulla di lui?»
«Com'era di aspetto e di carattere si.. ma non il resto. Se non che gli piacessero le lotte nel colosseo, nell'anfiteatro.»
«E di vostra madre? I. Romano era sposato se non ricordo male.»
«...purtroppo di lei si.»
«Purtroppo?»
«Mhm..non era delle migliori donne che esistessero.»
«Cosa vi ha fatto?»
Guardai il suolo, per ricordare ciò che aveva fatto di meno doloroso per me a livello psicologico per evitare di iniziare a frignare.~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊~
«Ecco..dopo la morte di mio padre, non voleva avessi dei suoi dipinti o fotografie...io ne presi una dalla sua stanza e..» Regno si sbottonò piano la camicia, dando le spalle a Impero, abbassandola piano, esponendo le cicatrici agli occhi di colui. «Diciamo che non la prese benissimo.»
«Sembra non si siano nemmeno rimarginate del tutto..»
«Infatti ogni tanto si riaprono... bruciano ancora, mia sorella mi dice che si vedevano le ossa..»
«Per una foto?»
«eh già..ma cambiamo argomento dai!» si rigirò, riabbottonandosi la camicia.
«E quelle cicattici sotto il petto?»
«...Nulla.. un'incidente.»
«.siete sicuro?»
«mhm..»Si avvicinò, fermandolo a metà con i bottoni, bloccandogli un polso, per vederle meglio.
«Sono troppo precise per essere un'incidente.»
«Osservate fin troppo bene»
«Dovrebbe essere un complimento?»
«Come lo interpretate?»
«In modo neutrale»
«meglio...adesso potete lasciarmi?»
«mh..» lo lasciò andare. «Scusate per essermi intromesso.»
«Fa nulla.»Regno si alzò. Andando verso una piccola cassetta. «Volete un po'?»
«Cos'è?»
«Vino»
«...ehm..»
«Qualcosa da bere un po' acido. Si fa con l'uva.»
«Oh. Solo per provare.»
«Ok» ne versò poco per lui. Un bicchiere intero invece per se stesso.
«Tenga»
«Grazie» lo assaggiò fece una faccia strana, a Regno venne un po' da ridere.«Avevate detto poco acido-»
«Infatti»
«Come fate a berne così tanto»
«l'abitudine? Andiamo su che è buono»
«Nah. Non fa per me»
Regno ridacchiò. «E' piacevole chiacchierare con voi.»
«Potrei dire lo stesso»
Si sentì piangere da un'altro giaciglio nella stessa tenda. Era Etiopia, si era svegliata.
Impero si alzò e la prese in braccio.
«E'tardi, si sarà svegliata per la nostra parlantina.»
«Mh.. allora vado a dormire anche io.»
«Vada.»
«E voi?»
«Io dipende da se mi addormento.»
«Provateci»
«...va bene»
«𝑷𝒓𝒐𝒏𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒖𝒏 𝒑𝒐' 𝒅𝒊 𝒈𝒐𝒔𝒔𝒊𝒑 𝒏𝒐𝒕𝒕𝒖𝒓𝒏𝒐 𝑹𝒆𝒈𝒏𝒐?»
"Oh dei miei."{Angolo Autore}
Vocina ha bisogno di parlare con qualcuno.✨Regno devi smetterla di bere☺️
-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒
STAI LEGGENDO
~{❄︎𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚗𝚏𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚛𝚞𝚝𝚝𝚊❄︎}~
Fanfiction(Countryhumans) {Attenzione} -Abusi su minori -Disturbi alimentari -Prostituzione -Adulterio -Parole forti -Traumi -ecc..