~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚙𝚞𝚋𝚕𝚒𝚌𝚊 𝚍𝚒 𝚅𝚎𝚗𝚎𝚣𝚒𝚊~
Io e Savoia passeggiavamo per la cittadina, eravamo nel mezzo del mercato per comprare delle cose, che nostra sorella maggiore ci aveva commissionato.
All'improvviso mia sorella mi tirò la manica.
«Guarda che bella roba!» c'erano delle collane su un bancone.
«Compriamo prima le cose che ci hanno detto di comprare, poi forse potremmo comprarli se rimangono un po' di soldi.»
«Hai ragione, scusaa» mi prese a braccetto e iniziammo a camminare.{Dopo aver comprato tutto}
«Quanto ci è avanzato?»
«Giusto quanto basta» andammo verso la bancarella dei gioielli.
«Che cosa volevi?»
«Questa, per 2 Sicilie, di merita un regalo anche lei» annuii con la testa, prendemmo una collana con un diamante al centro, finto o vero che fosse era stupendo.
Iniziammo a correre verso casa quando sentimmo delle grida, erano quelli che un umano avrebbe chiamato "teppisti", picchiavano un gattino che passava di lì, tirandogli dei sassi.
Savoia attirò l'attenzione del gattino dandogli del cibo, prendendolo in braccio.
«Voi due ragazzine dovete stare al vostro posto» disse il più grande prendendomi per il braccio.
«Lasciami!» urlai a gran voce.Mi prese per il collo, Savoia era stata circondata dagli altri ragazzi e non potevo permettere si facesse male, non lei.
Gli infilai le unghie nella carne, facendolo sanguinare, mollò la presa.
«Brutta puttana» aggrottò lo sguardo, gli calpestai il piede con le scarpe col tacco che avevo e corsi via, prendendo Savoia per il braccio.
Correvamo verso casa, avrei chiamato Veneto, ma era con Regno al parco.
Non sapevo se c'erano gli altri, sarebbe dovuta essere una giornata tranquilla..
Bussai alla porta violentemente, non apriva nessuno, li sentivo farsi più vicini.~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊~
Napoli aprì la porta velocemente, aveva i capelli bagnati, se li stava per asciugare quando bussarono.
«Che succede?»
«Fratellone!» urlarono le due ragazze abbracciandolo.
I ragazzi si fermarono davanti all'uscio, guardandole.
«E voi siete?» Napoli calò la testa per osservarli meglio, per il più grande erano come dei bambolotti comparati a lui, che era più alto, più vecchio e più, come si definiva lui, stronzo.Si guardarono a vicenda confusi, poi tornarono a guardare lui.
«Vi ho fatto una domanda. Esigo risposta»
Nulla.
Fece entrare le ragazze in casa, spinse i ragazzi fuori dal cancelletto, uno fece resistenza però e dovette mandarcelo con la forza, prendendolo per il colletto.
«Se vi rivedo da queste parti. Vicini alle mie sorelle, a capa vost m'appeng ind o salott e cas.» strinse il viso di uno di loro, per poi buttarlo all'indietro.
Entrò in casa chiudendo la porta.{La sera}
«Si te lo giuro è successo»
«Scherzi?! io li prendo a calci se li vedo?!» sbraitò Veneto
«No no, calmati, Napoli ha già fatto tutto»
Guardò il fratello maggiore che si stava preparando per andare.
«ci vediamo più tardi ok Sicì»
«Va bene, non te fare male»
«Non te preoccupà.»
«Buonanotte creatu'» Accarezzo la testa di Regno e chiuse la porta uscendo.~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍𝚒 𝙽𝚊𝚙𝚘𝚕𝚒~
Da un po' avevo iniziato ad avere più "clienti" se così li si poteva chiamare, conoscevo tutti ormai, il mio lavoro questo mi permetteva, avevo anche qualche amicizia fortunatamente.
Una notte e via, mi pagavano e anche bene, era gente per bene però, si vedeva.
Quella sera fu molto più movimentato delle altre volte, lui andava di fretta e fece un po' più male, ma a me piaceva, senza alcuna ragione.~𝙿𝚘𝚟 𝙶𝚛𝚊𝚗𝚍𝚞𝚌𝚊𝚝𝚘 𝚍𝚒 𝚂𝚊𝚟𝚘𝚒𝚊~
Ero in giro per i corridoi e andavo nella mia stanza.
Sentii di getto qualcuno che litigava, erano Veneto e Sardegna, insieme a loro c'era Regno che cercava di fermarli, mentre piangeva.
«Che diavolo succede» entrai nella stanza.
«Nulla.» Sardegna si infilò sotto le coperte e si addormentò.
«Veneto?»
«Lasciami stare..»
Regno lo abbracciò per le gambe, però lui se lo scrollò di dosso iniziando a lacrimare, andò in bagno chiudendosi la porta dietro le spalle.
Presi in braccio il piccolo e lo riportai in camera sua.~𝙿𝚘𝚟 𝙻𝚘𝚖𝚋𝚊𝚛𝚍𝚘 𝚅𝚎𝚗𝚎𝚝𝚘~
Mi ero seduto nella vasca, avrei dormito lì per la notte, mi portai le gambe al petto e cercai di chiudere gli occhi oltre che smettere di piangere.
Sentivo un peso addosso incredibile, avevo fatto del male a mio fratello pochi istanti prima, gli avevo tirato un pugno nello stomaco.
Avevo spesso attacchi di rabbia senza senso perciò mi capitava di essere aggressivo.. però era troppo... non volevo fargli male, non volevo.{Angolo Autore}
Avevo detto che Lombardino doveva rimanere intoccato per un po'....ma ho mentisciuto ☺️
Mi sento in colpa adesso e colpirò la mia testa ripetutamente sul muro fino a sanguinare :).Vabbeh. Ciauu
-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒
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~{❄︎𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚗𝚏𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚛𝚞𝚝𝚝𝚊❄︎}~
Fanfiction(Countryhumans) {Attenzione} -Abusi su minori -Disturbi alimentari -Prostituzione -Adulterio -Parole forti -Traumi -ecc..