•{💔ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 12💔}•

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~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚎 𝚍𝚞𝚎 𝚂𝚒𝚌𝚒𝚕𝚒𝚎~

Napoli era steso nel letto, tossiva continuamente.
«Hey...» mi sedetti di fianco a lui.
Mi abbracciò, rimanendo steso, non aveva troppe forze per alzarsi.
«Come ti senti?..»
«Un pochino meglio»
«pochino?»
«mhm»
Gli toccai la fronte con una mano, scottava, perdipiù aveva gli occhi lucidi.
«Fa male vero?»
«Si..»
«dimmi davvero che ti hanno fatto»
«...nulla lo giuro... lascia stare Sici'»
«Napoli..t'hanno picchiato vero?»
«Forse..»
Mi stesi con lui, abbracciandolo forte.
«M'o meritavo che ne so..» iniziò a piangere violentemente, non ce la facevo a vederlo così. Non lui che è sempre stato quello più forte de tutti noi.

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝙳'𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊~

Ce l'avevo fatta a trovare un giorno per uscire con il maestro, mi dispiaceva dover lasciare che 2. Sicilie si occupasse da sola di Napoli ma lo avevo promesso, sarei tornato presto a casa però.
Stavamo camminando lungo il fiume che attraversava il parco, era circondato da qualche  ochetta e da tantissime piante e fiori.
Mi guardavo attorno, incuriosito, era una parte del parco che non avevo mai visto, era stupenda.
«Non sono mai venuto qui prima, è così bello»
«Eppure tu vieni qui spesso vero?»
«Si» sorrisi.
«Allora vieni, ti mostro un'altra cosa» mi prese per mano.

~𝙿𝚘𝚟 𝙶𝚛𝚊𝚗𝚍𝚞𝚌𝚊𝚝𝚘 𝚍𝚒 𝚂𝚊𝚟𝚘𝚒𝚊~

Stavamo passeggiando tutti assieme, Sardegna era scocciato, Veneto parlava in continuazione e Venezia stava ad ascoltare, distrattamente.
Stavamo andando a comprare un po' di roba, sarebbe poi servita per stasera.

Salò era rimasta indietro, le davo un'occhiata ogni tanto, per non perderla di vista, ma conosceva la strada meglio di me ormai,sapeva dove andare e come ritrovarci se si fosse persa.
Si fermò improvvisamente.
«Ho un brutto presentimento...»
«Su cosa?»
«Regno»
«...Cone mai?»
«non lo so..» fece una pausa e si girò «io vado da lui»
«Il parco ė dall'altra parte del paesino, come fai?»
«Ce la faccio.»
Iniziò a correre.

~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊~

Regno ed il maestro erano arrivati ad una parte desertica del parco che confinava con il boschetto.
«E' molto bello qui»
«Sapevo ti sarebbe piaciuto» infilò la mano nella camicia del ragazzino, percorrendo il suo petto e ventre.
«M-maestro?...» Regno sentì una fitta allo stomaco, non sapeva cosa stesse succedendo e non voleva saperlo ne viverlo, si fidava di quell'uomo ma ora perchè voleva spingerlo via?
Napoli se lo lasciava sempre fare spesso da alcuni uomini che incontrava, però lui era grande e lo faceva per lavoro.

«N-No!» cercò di allontanarlo, ma lui non ne voleva sapere, aveva paura e proprio la paura lo fece pietrificare, non si muoveva più.
Se lo lasciava fare.
L'uomo passò poi ai pantaloni, si fermò un'attimo per la sorpresa.
«Non sei un ragazzo allora?»
«Si che....si che lo sono...» l'unica cosa che riuscì a dire.
«Capisco» iniziò a toccarlo in un punto in cui non voleva essere nemmeno sfiorato.
Andò avanti per un bel po' di tempo che per Regno furono un'eternità che dovesse smettere e al più presto, aveva anche iniziato a piangere, solo le lacrime però non versi o altro.

Appena finì e Regno fu libero, corse via, nel boschetto, era velocissimo, non sapeva dove andare ma il più lontano possibile da quell'uomo per certo.
"Stupido....stupido.....te lo avevano detto che non dovevi fidarti....."
Si fermò sotto un grosso salice.
«Padre....Padre che ho fatto per meritarmelo? Ho fatto arrabbiare qualche dio? Non ti so dire...»
Lasciò libero spazio alle sue lacrime, raggomitolato su se stesso, abbracciandosi le ginocchia.



{Angolo Autore}
Io vi sento fuori la porta de casa.
Vi giuro che mi hanno pagato bene per farlo🧍‍♂️
Tra l'altro sanguino dal petto quindi non potete farmi nulla :).

Godo.

-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒

~{❄︎𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚗𝚏𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚛𝚞𝚝𝚝𝚊❄︎}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora