~{❄︎𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚗𝚏𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚛𝚞𝚝𝚝𝚊❄︎}~

•{👁️‍🗨️ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 17👁️‍🗨️}•

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍𝚒 𝙽𝚊𝚙𝚘𝚕𝚒~

Quella sera non avevo affatto sonno, rimasi per due belle ore sul balcone, avevo fumato due/tre sigarette e adesso avevo acceso la quarta.
Guardavo la vista sulla città dal castello, era immensa, così bella con luci che si accendevano e si spegnevano continuamente.
Guardò giù, ogni volta che guardava giù dalla finestra, da un ponte, dal balcone in quel momento, gli veniva voglia di lanciarsi di sotto, sentirsi lacerare sotto il peso dell'aria e della terra contro la carne.
Arrivarono due guardie, silenziosamente, ma non abbastanza per non sentirle arrivare.

~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝙿𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊~

«Serve qualcosa cari?» Napoli si appoggiò alla ringhiera, aspettando una risposta.
«Dovete ritirarvi nella vostra stanza»
«Lo so lo so» gli andò vicino«Se mi lasciate entrare mi incammino allora. O volete scortarmici voi?» guardarono al trove per un'attimo.
«Seguiteci» iniziarono ad'incamminarsi nei lunghi corridoi del palazzo.
Napoli era più che consapevole su ciò che stava per accadere, guardò i due uomini all'altezza della vita, sospirò.
"Rieccoci di nuovo" pensò.

Arrivati sulla soglia della porta, li invitò ad entrare per chiedergli domande sulle posizioni delle stanze nel castello.
Poi una guardia si fece avanti.
«Possiamo chiederle un favore?»
«Non ce ne bisogno caro, so già ciò che tu e il tuo amico volete» si sedette, in modo scomposto, allargò le gambe, li guardò.
«Su. Non siate timidi..» si stese. Ruotò gli occhi.
"Prima si convincono prima mi lasciano in pace" pensò.
Si tolsero le armature, lasciarono le lancie e si avvicinano a lui. Iniziarono a toccarlo, si mise una mano davanti alle labbra per evitare di farsi sentire.

{Ore dopo}

Napoli era solo in camera, si toccò il segno di un morso sulla coscia, sospirò.
«E' stato più brutale del previsto.» fece un'espressione d'odio nei suoi confronti, si sentiva disgustato, in qualche modo.
Decise di andare a letto, non avrebbe dormito ma si sarebbe almeno riposato, si rimboccò le coperte, guardò il soffitto e aspettò.

{Il giorno dopo}

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚎 2 𝚂𝚒𝚌𝚒𝚕𝚒𝚎~

Quella mattina eravamo tutti abbastanza stanchi, Salò teneva Regno in braccio, Venezia era appoggiata alla spalla di Savoia mentre mangiava la colazione, Veneto e Sardegna dormivano in piedi, io non mi ero nemmeno cambiata, avevo la vestaglia sotto in biancheria.
«Buongiorno..» sbadigliò Napoli entrando nella stanza, mantenendosi un fianco.
«Sembri tutto ciaccato, che è successo Na'?»
«Chiedi alle guardie notturne, quei due idioti se la so presa comoda ieri.»
«Anche qui Napoli?»
«Per te ho scelta?» Fece un sorriso addolorato, tossì.
«Pensavo stessi meglio..»
«O'pensav pure io» fece una pausa per tossire. «Ho fatto na cazzata Sici'....»
Lo abbracciai.
«Sta giornata starà lunga, non iniziare da mo dai, va tutto bene»
Gli accarezzai la testa.

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚙𝚞𝚋𝚕𝚒𝚌𝚊 𝚍𝚒 𝚂𝚊𝚕𝚘̀~

Avevano fatto qualcosa a Napoli, sentivo le conversazioni dei miei fratelli e mi urtava sapere quel che era successo.
Stare lì già mi faceva schifo.
All'improvviso Regno si svegliò, mi guardò con aria stanca e con un sorriso accennato.
«Buongiorno sorellona..»
«Buongiorno piccolino»gli accarezzai i lunghi capelli ricci.
Guardò Napoli e Sicilie.
«buongiorno!» aveva una voce parecchio bassa.
Gli risposero entrambi, accarezzandogli le guance, che si fecero rosee.

Entrò nella stanza, improvvisamente, uno dei due monarchi di ieri, con quella faccia da ebete idiota.
«Ma buongiorno!» aveva una voce profonda ma esultante di prima mattina.
«Taci. I ragazzini sono stanchi» ribattè Sicilie.
«Dovete scusarmi signori, non sapevo»
Veneto aprì gli occhi, guardandolo male, ringhiando.
«Ve' calmo» Napoli lo accarezzò dolcemente.
Lo abbracciò senza dire una parola.
«Perchè sei qui?» Sicilie guardò il re, che aveva vicino.
«Questa mattina presto è arrivata un'altra nazione. Entra entra!»
Ed ecco lì chi non avrei voluto vedere, appena entrò, misi giù Regno, presi il pugnale che tenevo sempre con me, puntandoglielo contro.
«SALO'»

{Angolo Autore}
Chi sarà mai?
Penso sia ovvio.

VABBEH. WAGLIU' 4 E MEZZO IN MATE. WAWWWWWWW. SONO FORTISSIMO MIO PADRE MI SCHIFA WAAAAAAA.

-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒