•{💞ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 21💞}'

113 10 118
                                    

{𝙰𝚝𝚝𝚎𝚗𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎, 𝚜𝚌𝚎𝚗𝚊 𝚎𝚜𝚙𝚕𝚒𝚌𝚒𝚝𝚊}

~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊~

I. Spagnolo era ancora a palazzo, intanto Veneto, Savoia e Venezia facevano le valigie per partire per  il nord, Sardegna per la sua isola.
Si sarebbero separati, per la prima volta in una vita, Regno sarebbe rimasto con Napoli e Sicilie, Salò sarebbe partita con Veneto.
«No! Non voglio non voglio! Voglio stare qui!» Salò si dimenava mentre la tenevano. «IO NON CI VADO TE LO SCORDI!?»
«Salò...» Napoli le andò vicino, prendendole il viso tra le mani.
«Io....io non voglio lasciarvi... non voglio»
«Nessuno vuole che tu e gli altri ve ne andiate ma dovete per forza.»
«Ma....»
«..Dai su.. ti prometto che ci rivedremo presto..» sorrise.
Delle lacrime le marcarono il viso, solo al pensare di allontanarsi dai fratelli.

Pochi minuti dopo, era seduta nella carrozza, accanto a lei c'era Savoia, alla sua destra, e Venezia, alla sinistra. Veneto guardava fuori, neanche a lui piaceva il fatto di andare via.

Sardegna invece era solo, nessuna compagnia, nessuno di conosciuto.
«che merda.....»si massaggiò le tempie, non guardava nemmeno fuori, il fatto che si stesse allontanando a poco a poco già lo faceva stare male.

Vaticano era partito un giorno fa, insieme a Svizzera. Per lo Stato Pontificio.

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍'𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊~

Li guardavo mentre si allontanavano.
Era arrivato quindi? Il momento che mi avrebbe lacerato a poco a poco?
Ero piccolo, che ne potevo sapere io.
Li avevo visti due minuti fa stringersi a me e adesso stavano andando via, Salò mi aveva detto che sarebbe tornata, io ci credevo.

Sicilie era preoccupatissima.
«E se si fanno male? E se succede qualcosa durante il viaggio e se.....SE MUOIONO?!»
«Sici' e che cazz o ver. Nu purtà secc»
«Ma scusa, se succede che facciamo... Non lo sopporterei....»
ed è lì che iniziarono le mie paure.
Se fossero morti, che sarebbe successo...

Corsi in camera, corsi tra i corridoi illuminati e raggianti, pieni di dipinti, del castello.
Chiusi la porta, a chiave probabilmente.
«l'hai presa peggio di quanto pensassi..»
«ZITTO
«Sei arrabbiato.. ooh ma questo è un bene, vuol dire che di loro ti importa.»
«Ovvio che mi importa! Sono miei fratelli!»
«scusa scusa..» Fece una pausa. «se mi lasci prendere il controllo so come fartelo passare.»
«Taci»
«.....che ti succede? Non starai diventando peggio di me? Ti ho fornito di odio non per superarmi, ma diventare una cosa sola.... Regno.... da bravo su.»
«A perchè non siamo già la stessa cosa?»

~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊~

«Cosa?...» il riflesso si congelò d'istinto, nel vedere gli occhi di Regno diventare del tutto neri, scusi, senza riflessi, vuoti; diversi pienamente dai suoi, bianchi, luminosi.
«mi hai sentito, anche troppo bene»
«....eppure non ti sto controllando..»
«infatti, siamo una cosa sola ormai»
«Sei piccolo ma sveglio....»
Scrollò le spalle. Prendendo un libro per distrarsi.

-

Intanto Napoli, era in camera sua, piangeva, steso sul letto a guardare il soffitto.
I singhiozzi gli impedivano un respiro regolare, si sentiva soffocare e cercò di non farsi sentire, coprendosi la bocca e stringendo una mano al petto.
I. Spagnolo bussò alla porta.
Nulla.
Ne bussò un'altra.
Ancora nulla ed iniziò a preoccuparsi.
«Napoli..»
«V-va via.....» la sua voce tremava.
Non andò, aprì la porta e gli si sedette vicino.
«ho detto vai via...» si girò verso di lui, e lo spagnolo prese l'occasione per abbracciarlo.
«..non finchè non starai un po' meglio.»
ricambiò l'abbraccio stringendolo forte a se.
«Va tutto bene..» iniziò a massaggiargli il capo, baciargli un po' il collo.
«N-non fare così» ribbattè Napoli dopo qualche bacio.

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍𝚒 𝙽𝚊𝚙𝚘𝚕𝚒~

Sentivo tante sensazioni strane al momento, mi piaceva, mi faceva stare bene, non come succedeva sempre, mi faceva davvero stare bene.
Mi baciò di nuovo sul pomo, strinsi le gambe e mi asciugai le lacrime.
«es tan preciso cuando lloras, cariño..»
«z-zitto..» sentivo le guance andare a fuoco.
«¿no te gusta?»
«S-si ma....mmh» mi morse la spalla. «sei un bastardo»
Lui ridacchiò.
Stai meglio almeno?
«mhm» mi resi conto che eravamo sdraiati, lui era sopra di me, ero probabilmente rossissimo in quel momento.
«Posso rimanerti abbracciato? Sai mi aggrata la tua presenza e il tuo corpo altrettanto»
«va.. va bene» era così bello.. non ce la facevo più.

E intanto lui mi massaggiava il petto, piegavo la testa verso l'alto, respirando affannosamente..
Lo sentii sfilarmi la camicia, iniziò a darmi baci bagnati su tutto l'addome, inarcai la schiena.
«a-aspetta..»

~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊~

I. Spagnolo gli prese i fianchi con un braccio, l'altro invece glielo mise sotto la schiena, continuando a riempirlo di baci.
Napoli gli teneva una mano nei capelli, fin quando l'altro non gli diede un bacio passionale sulle labbra, togliendogli i pantaloni, dopo fece lo stesso anche lui.
«dimmi tu quando posso~» lo baciò di nuovo, Napoli disse subito di si, non riusciva a trattenersi, voleva sentirlo, lo voleva con tutto il cuore.

Alla sensazione del compagno che entrava, gemette, nemmeno di dolore, di piacere, così tanto piacere che il dolore non lo sentiva più.
Lo spagnolo iniziò a spingere, piano ler godersi tutto quel momento, mai staccandosi dall'italiano, a cui venne voglia di chiedergli di fargli un taglio sulla schiena, gli piaceva che il suo sangue scorresse anche da una piccola ferita, ma ebbe vergogna di farlo.
Intanto le spinte aumentavano sempre di più e non conteneva più nessuno gemito, venne ancora prima di potersi stancare di quella sensazione e, fortunatamente per lui, I. Spagnolo continuò finchè entrambi non finirono con lo stare attaccati, stesi sul letto.

I baci sul collo continuavano, gli voleva dare più attenzioni di quanto ne sarebbe stato capace.

{Angolo Autore}
........Ma ciao🧍‍♂️
è andata bene no?

DAI SU CON LA VITA💃RCA MADO-
wroom sesso
🌕🌕🌕🌕🎩🌕🌕
🌕🌕🌕🌘🌑🌒🌕
🌕🌕🌘🌑🌑🌑🌓
🌕🌖🌑👁️🌑👁️🌓
🌕🌗🌑🌑👄🌑🌔
🌕🌘🌑🌑🌑🌓🌕
🌕🌘🌔🌘🌑🌕🌕
🌖🌒🌕🌗🌒🌕🌕
🌘🌔🌕🌗🌓🌕🌕
👠🌕🌕🌕👠🌕🌕
niente vi lascio così.

-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒

~{❄︎𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚗𝚏𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚛𝚞𝚝𝚝𝚊❄︎}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora