•{📰ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 37📰}•

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~𝙿𝚘𝚟 𝙶𝚛𝚊𝚗𝚍𝚞𝚌𝚊𝚝𝚘 𝚍𝚒 𝚂𝚊𝚟𝚘𝚒𝚊~

Correvo lungo il corridoio, avevo il respiro corto, urlavo il suo nome sperando non l'avessero preso.
«ENEA!»
Non rispondeva...
«ENEA!» ancora e ancora. Nulla.
non potevano averlo preso vero? Non sapevano dove era giusto?
Corsi e corsi, fino fuori al palazzo, fino alla piazza, aveva un fucile puntato alla testa.
«Ladro» lo chiamavano.
Il soldato vicino a lui stava per premere il grilletto, cors verso di lui, due spari si sentirono, nulla di più e poi..... non vidi più nulla.

~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝙿𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊~

Erano entrambi stesi sulla pietra dura, Savoia stesa sul corpo di Enea, il sangue dalle labbra colava lento facendo una pozzangera rosso scura.

«CHE VUOL DIRE L'HANNO SPARATA?!»
«L'HANNO SPARATA REGNO E' MORTA»
E le lacrime che versarono non erano indifferenti.
«...E' andata anche lei....»
Salò abbracciava Regno molto forte, tenendolo così stratto che non poteva muoversi.

«signore» una guardia entrò nella stanza.
Napoli dormiva.
«dimmi» I. Spagnolo era seduto di fianco a lui.
«è giunta una lettera dall'Italia»
«...claro. Dame»
gliela porse. La aprì e lesse.
«desaparecer.»
«signo-»
«Desaparecer!»
Andò via subito all'alzarsi di tono.
Si alzò, guardando il camino, tenendo in mano la lettera..
"Non può vederla... non può sapere..."guardò l'italiano che dormiva beato, si era ripreso un po' di più in questi anni non avrebbe lasciato che ricadesse.

Gettò la lettera nel fuoco, la guardò bruciare piano piano finchè non fu solamente cenere, tornò a guardare Napoli che si svegliò poco dopo.
«Impero..»
«dimmi?»
Gli fece cenno che l'unica cosa che voleva era un po' di affetto, gli tornò vicino e lo abbracciò forte, coccolandolo.
«sei nervoso.. è successo qualcosa?»
«No...non preoccuparti»
«Impero.. mi puoi dire tutto lo sai» fece un sorriso dolce.
«mh..»

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍𝚒 𝙽𝚊𝚙𝚘𝚕𝚒~

Ero in giro per il palazzo, quando Impero era a qualche riunione e non avevo nulla da fare.
Percorsi il corridoio immenso.
Una domestica teneva le labbra racchiuse tra le mani sussurrando ad un'altra.
«Hai sentito cosa è successo alla sorella? Savoia una dei più piccoli..... si è stata sparata, è arrivata la lettera poco fa»
Savoia?..
No.. Impero me l'avrebbe fatta leggere.. vero?

Tornai in camera, avevo il fiatone, mi accovacciai sul pavimento, non sentivo più nulla, nessun rumore nessun suono nemmeno una voce, mi misi le mani sulla testa a coprirmi le orecchie, le lacrime spingevano per uscire.
"non è vero.. no..per favore..."
Sentii una fitta allo stomaco, avevo la nausea, mi girava la testa, corsi in bagno, ero accovacciato tossivo e non riuscivo a buttare fuori nulla, solo lacrime, singhiozzi e tosse abbastanza forte.

Diedi delle testate su un mobile per cercare di calmarmi, abbracciai le ginocchia portandole al petto, mi rannicchiai in un angolino, probabilmente sanguinavo, forse no, non riuscivo a vedere per le lacrime, chiusi gli occhi cercavo di non pensare.
Se ne stavano andando tutti, tutti quanti, non volevo rimanere da solo non di nuovo..
«𝑷𝒐𝒗𝒆𝒓𝒊𝒏𝒐... 𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂𝒍𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒑𝒊𝒂𝒏𝒈𝒆. 𝑬' 𝒍'𝒖𝒏𝒊𝒄𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒂 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒆̀ 𝒄𝒆𝒓𝒕𝒐.»
«lasciami stare...» giusto qualche graffio alle tempie, volevo cercare di calmarmi e quindi mi addormentai.

{Angolo Autore}
Strike un'altro ancora.

Chi è il prossimo? ☺️

lo so faccio schifo ma che ci devo fa.

-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒

~{❄︎𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚗𝚏𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚛𝚞𝚝𝚝𝚊❄︎}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora