•{🎼ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 19🎼}•

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~𝙿𝚘𝚟 𝚅𝚊𝚝𝚒𝚌𝚊𝚗𝚘~

Il mattino seguente mi risvegliai abbracciato a Svizzera, dormiva ancora e decisi di non staccarmi finché non si sarebbe svegliato, mi trasmetteva così tanto calore, un calore con non avevo mai provato prima.
Mi accoccolai ancora di più al suo petto, sentivo i suoi respiri regolari e il cuore che batteva.
Arrossii, profumava di mandorle, lo strinsi di più a me.
«Vati.. così soffoco» mi mise una mano sulla schiena.
«Mmmh...»
«Vati?»
sentivo una strana sensazione, lo stomaco andava a fuoco, strinsi le gambe, immaginai per un'attimo mi toccasse da un'altra parte.
Poi riaffiorarono le promesse fatte in monastero, i voti che pronunciai.
Non potevo.
«S-scusami, stavo, pensando ad occhi aperti»
Sorrise, divertito. Era bellissimo.

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍𝚒 𝚂𝚊𝚛𝚍𝚎𝚐𝚗𝚊~

«Per favore, non sto con voi daa tantooo!»
«Va' ce piacerebbe ma non so bravo a cantare..» Napoli cercava di convincere Vaticano di non voler andare alla processione.
«eeh nu si brav, fa nu poc o cess»  ribatte' Sicilie.
«Sici' non lo appoggiare daii»
«EDDAI NAPOLIIIIIII» Vaticano lo trascinava, Regno si avvicinò a loro.
«Posso venire?»
«....e vabbeh jamm» ed uscirono, Sicilie con loro.

Guardai Veneto, non aveva toccato cibo, Venezia cercava di parlargli ma la ignorava.
Aveva un sacco di morsi sulle braccia, sapevo se li era fatto lui.
Andò in camera sua, lo seguii.
Si sedette sul mobiletto, ci si stese, si guardò le braccia che iniziarono a sanguinare di nuovo, sapevo cosa succedeva quando faceva così.
«Veneto»
mi guardò, gli occhi completamente neri, mio fratello era sempre stato come un'animale, davvero molto simile, tra due anni saremo diventati maggiorenni entrambi e lui doveva imparare a controllarlo.
«S-sa...» non riusciva a parlare, iniziò a gesticolare, aveva fame.
«Veneto, ti ho portato una cosa...Ciao Sardegna»
«Ciao Salò...»
cacciò fuori da un sacco un paio di arti mozzati, li lanciò a mio fratello che si gettò subito sulla sua 'colazione'.
«Vado a farmi una doccia» se ne andò.

~𝙿𝚘𝚟 𝚁𝚎𝚐𝚗𝚘 𝚍𝚒 𝙽𝚊𝚙𝚘𝚕𝚒~

Stavamo camminando per la processione, Sicilie teneva Regno in braccio, io guardavo Vaticano che camminava mano a mano con Svizzera, era carino vedere mio fratello con un 'amico', genere di amici che io non avevo mai avuto, vederli mi faceva sentire alquanto solo che oltre alla mia famiglia, io non avevo nessuno..

All'improvviso, mi girai di scatto, sentivo lo sguardo di qualcuno addosso, non sapevo chi, non riuscivo a vedere in mezzo a tutta quella gente.
Continuai a camminare in silenzio.
Arrivati al punto in cui era tutto finito, iniziarono a cantare, mi sedetti, non ce la facevo più a stare in piedi.
«

Perchè non cantiamo anche noi? è da un po' che non lo facciamo» disse Sicilie di fianco a me.
«Potremmo provare.»
Sorrise.
Dopo aver fatto cenno ai musicisti, prese uno strumento, la tamorra (strumento campano) e iniziò a suonare, a cantare fui io, Regno si mise a ballare mentre sorrideva, avrei continuato per ore solo per lui.

Subito appresso, si aprirono delle danze, Vaticano e Svizzera ballavano, Regno e Sicilie erano andati a comprare dello zucchero filato per il piccolo, io intanto guardavo quella danza affascinante da lontano.
«Ma ciao» mi girai, un uomo mi era seduto vicino.
«Ciao?»
«Perdoname. Sono stato un po' intrusivo vero?»
«Forse un po'» aveva un'accento straniero, con una voce profonda.

~𝙿𝚘𝚟 𝚃𝚎𝚛𝚣𝚊 𝚙𝚎𝚛𝚜𝚘𝚗𝚊~

«devi scusarmi davvero, non era mia intenzione» si alzò, Napoli di rese conto che era più alto di lui di parecchi centimetri.
«Non preoccuparti»
«Ti va de bailar?» gli sorrise.
«I-io?»
«si, claro»
«V-va bene» lo prese per mano, trascinandolo con se, prendendogli le mani dolcemente.
«Sei bravo a ballare vedo.»
«Davvero?»
«Mhm»

«Sici, dov'è Napoli?»
«non lo so.» si guardò in torno e notò il fratello.
«Eccolo..»
«Sta ballando con un ragazzo»
«lo vedo picciriddo» le preoccupazioni in lei continuavano ad aumentare, eh se anche quell'uomo gli avrebbe fatto male?
Se suo fratello subiva di nuovo un torto tale non se lo sarebbe mai perdonato.
Cercò di non pensarci e di ballare anche lei per evitare di far pensare a Regno che lei stesse in ansia, ma il ragazzino aveva già capito, era giovane ma lo aveva capito e cercò di non darlo nell'occhio.



{Angolo Autore}
Hehee guess who? Indovina chi è?
boh chi lo sa.
Sarà buono o cattivo? 🤭


-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒


~{❄︎𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚗𝚏𝚊𝚗𝚣𝚒𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚛𝚞𝚝𝚝𝚊❄︎}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora