Capitolo settimo

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-Buongiorno, Sara!-

Dalila prese posto accanto a me sorridendo.

Cercai di sorridere, ma riuscii a fare solo una smorfia.

La notte scorsa non ho dormito per niente, a causa di due esseri infantili.

Cioè capisco di essere tornata a casa più tardi del solito, ma mi hanno accolto come se fossi scappata da un terremoto.

Pablo non riusciva a smettere di piangere e mamma continuava con i suoi "e se, e se, e se".

Hanno continuato così fino a mezzanotte, perciò ho dormito solo per 7 ore.

Un' altra causa è Kyle.

Credevo che mi avrebbe salutato stamattina, ma quando gli sono passata accanto non mi ha degnata neanche di un'occhiata.

Sono rimasta basita, ma chissene se non mi vuole salutare, cavoli suoi.

Credevo che dopo ieri fossimo diventati amici.

Peccato...

?????

-Ma buongiorno, Sara cara!-

Emily e Lisa si sederono al loro posto sorridendomi.

Ora, qualcuno mi vuole spiegare come fanno certe persone a sorridere di prima mattina?

Cioè, io posso passare due interi giorni senza sorridere, tre loro fanno ogni due minuti e di prima mattina!

Io, 'ste tipe, non le capirò mai.

Le salutai con il mio solito -'Giorno- perché di questo giorno non ci ho visto niente di buono.

Dalila mi sorrise di nuovo e mise due astucci, rosa, sul banco.

A quanto pare il rosa è il suo colore preferito.

Oggi è vestita con del leggings rosa con cuoricini fuxia e una canotta rosa perla.

Mentre io sono vestita con dei leggings neri, corti fino alle ginocchia, e una felpa Fila, a maniche corte e con cappuccio, turchese.

Oggi ci hanno dato l'orario provvisorio.

Abbiamo due ore di matematica, una di lettere, una di educazione civica e due, ripeto due di educazione fisica.

Non ho niente contro lo sport, ma due ore di educazione fisica dopo due ore di matematica, è da suicidio.

Già sono stanca mentalmente esserlo fisicamente, mi farà più male che bene.

In più stamattina ci ho messo buona mezz'ora per farmi una coda decente.

Magari avessi i bei capelli lisci di Dalila, invece mi ritrovo dei capelli mossi e non del tutto privi di nodi.

Sospirai pesantemente, attirando l'attenzione di Dalila che mi accarezzò la spalla.

Le sorrisi.

Cercando di ignorare l'espressione sorpresa di Dalila, tornai all'esercizio assegnatoci dal prof di educazione civica.

Suonò la campanella della mia condanna e presi la mia nuova sacca da ginnastica dallo zaino.

-La prossima volta leggeremo i vostri esercizi, che spero abbiate svolto bene. Andate in palestra il prof di educazione fisica vi aspetta-

Dopo un nostro "Arrivederci" sonoro uscii dalla classe seguendo Dalila, Emily e Lisa.

Non sapevo se considerarle delle amiche o solo conoscenti.

A distogliermi dai miei pensieri fu il nostro arrivo nella palestra e l'inspiegabile presenza di un'altra classe.

Non una classe qualunque.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONODove le storie prendono vita. Scoprilo ora