-Ricky? Oddio! Ricky? Sei tu? Proprio tu? Tesoro?-
Cercai di soffocare una risata, ma mi riuscì molto difficilmente.
La scena davanti ai miei occhi è troppo comica.
Mio padre, al momento terrorizzato, stava cercando di sfuggire all' oca bionda numero due.
Non che glielo lasciasse fare, ma dettagli.
Poi, Ricky?!
Oddio!
Mamma scosse la testa e prese me e Pablo a braccetto.
-Andiamo a salutare i nonni- sussurrò.
Papà ci seguì anche se, ogni suo passo, era sbarrato dalla tipa.
Mi guardai intorno notando parenti e ospiti mai visti prima.
La grandezza della nostra famiglia è sbalordente.
In più questa è solo la parte di papà.
Di quella di mia mamma non ne parliamo.
-Oh, i miei nipotini!- la voce anziana di una donna mi fece voltare.
Un secondo dopo fui investita dall' abbraccio amorevole della mia nonna.
Sorrisi incrociando i suoi occhi color miele.
-Come sei cresciuta- mi pizzicò la guancia.
Abbracciò anche Pablo e diede due baci a mamma.
-Venite, mio marito è ormai vecchio e non riesce a camminare per molto. Non glielo dite però- ridacchiò.
-Mamma? Non saluti anche me?- chiese papà col broncio.
In risposta, nonna, alzò gli occhi al cielo sbuffando.
Gli diede un veloce abbraccio che lo fece imbronciare ancora di più.
-Uh, Maria! Ti sei tagliata i capelli!- esclamò mia madre.
Annuì -Eh già! Anche se potevo farlo d'estate e non d'inverno. Ho il collo costantemente ghiacciato- borbottò passandosi una mano tra i capelli rossicci striati con ciocche d'argento.
Let's go rosso porpora!
Trovammo il nonno, seduto su una poltrona, che sorrideva parlando con Giorgio e Robin, i figli di zia Marta.
-Ehilà, vecchio mio- lo salutò papà.
Lui alzò un sopracciglio con cipiglio -Non sono il tuo vecchio, ragazzo!- sbottò agitando un dito.
Papà roteò gli occhi.
-Oh- ci notò -I miei nipotini! Venite qui ad abbracciarmi- i suoi occhi verde acqua si addolcirono mentre mi sedei su un bracciolo della poltrona abbracciandolo.
Pablo si sedé sull'altro prendendo Robin in braccio.
Nonno premette la sua guancia contro la mia sorridendo soddisfatto.
Sorrisi.
Mamma e nonna si sederono sul divano di fronte a noi mentre papà andò a salutare i suoi fratelli.
-Allora? Come va la superiore?- chiese nonno.
Feci le spallucce -Procede-
-Ehm- tuonò con cipiglio sul viso.
Sorrisi mesta.
Sospirò -I giovani di oggi sono pessimi a formulare risposte- mi pizzicò la guancia facendo il burbero.
Pablo si schiarì la voce -A dire il vero i giovani di oggi sono tutti a posto. Quella fuori dal comune è Sara-
Mi bloccai per un secondo -Ehi! Razza di essere vivente! Come ti permetti?- lo afferrai per l'orecchio fregandomene dell'occhiata perplessa del nonno.
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO
Romance"Gli opposti si attraggono?" un proverbio ormai noto a molti di noi. Questa storia parla di un ragazzo e una ragazza, che a prima vista non sembrano avere qualcosa in comune, ma poi chissà...essendo così diversi ci sarà una calamita che li attrae!