-Ma io vi spezzo in due con una sola mano, razza di imbranati!!! Sono fottute tre volte che sviene! E tutto per colpa di quello squilibrato di Andersen!!! Ed è anche colpa vostra, razza di congressomani! Giuro che se la trovo un'altra volta in queste condizioni, vi prendo, spezzo, stritolo e do in pasto agli uccelli! Chiaro?!!!-
Oddio.
Chi diamine sta urlando in questo modo.
Le mie orecchie non arriveranno a fine giornata.
-Emi...? Vuoi prendere un po' d'aria?- mormorò qualcuno.
-Lisa taci! Non capisco perchè sei così calma! Ti rendi conto di che accade?! Io...- e fu trascinata via e non ebbi modo di sentire altre sue singolari minacce.
Uccelli carnivori.
Sentii qualcosa di umido posarsi sulla mia fronte.
Sospirai socchiudendo gli occhi.
Emi ha ragione in fondo.
Sto svenendo fin troppo in questo periodo.
-Sara!- un centinaio di occhi si fissarono su di me.
-Sto bene- bisbigliai mettendomi a sedere.
Siamo un una stanza per gli ospiti e io distesa sul letto.
La musica alta risuona ancora dal piano di sotto.
Mi risdraiai su un fianco.
-Avete trovato un aspirina?- chiese Alex quando rientrarono Adrian e Timothy.
Scossero la testa.
-Ah- fece Alex.
-Non serve. Sto bene- ripetei.
Mi guardarono poco convinti.
-E colpa della folla, le luci e...tutto. Non ci sono abituata. Tutto qui.- aggiunsi.
-Hm- mormorò Alex poco convinto.
Gli sorrisi leggermente e lui ricambiò co un sorriso mozzafiato.
-Alex smettila- gli tirò un ceffone Mattia.
-Ho solo sorriso, diamine! Poi sai che è di Kyle e non mi toccare con le tue manacce!- sbraitò lui in risposta.
-Manacce a chi?!-
Mentre si azzannavano ripensai alle parole di Alex.
"...che è di Kyle..."
Non lo so più ormai.
Certo, posso dire di essere sua, ma allo stesso tempo posso dichiararlo mio?
-Ragazzi? Ma che fate?- comparve Davide insieme a Max sulla soglia della stanza.
-Nada- dissero all'unisco per poi lanciarsi occhiatacce.
-Stai meglio, Sasa?- chiese.
Annuii.
Aspe...mi ha chiamato Sasa?
-Non fare domande- disse notando la mia espressione.
Feci le spallucce.
-Ci siamo tutti?- si guardò intorno sedendosi accanto a me.
-Mancano le ragazze e...Lucas-
Davide roteò gli occhi a sentire il nome di Lucas.
Bussarono alla porta e Timothy la socchiuse sbirciando fuori attento a non farsi vedere.
-Ve le ho portate- sbuffò Lucas aprendo la porta del tutto con un calcio.
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO
Romance"Gli opposti si attraggono?" un proverbio ormai noto a molti di noi. Questa storia parla di un ragazzo e una ragazza, che a prima vista non sembrano avere qualcosa in comune, ma poi chissà...essendo così diversi ci sarà una calamita che li attrae!