Capitolo diciannovesimo

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-E come punizione non uscirai per una settimana!- sbraitò mia madre.

Una settimana intera?!

Ugh!

-Cara, non credi di esagerare?- cercò di calmarla papà.

Mamma lo fulminò con lo sguardo.

-No, che non sto esagerando! Ti rendi conto che ha saltato la cena ed è uscita, senza chiedere, e è tornata a quest'ora!- sbottò indicando l'orologio appeso in cucina.

-Non è la prima volta che esco...- cercai di difendermi.

-No, non è la prima volta che esci, ma è la prima volta che esci senza avvertirmi!- ribatté.

Sara...manteniamo la...calma....

Neanche la mia coscienza ne era così sicura.

-Non sei il mio angelo custode!- incrociando le braccia a petto ormai stufa del litigio.

-Sono tua madre! Se ti succede qualcosa ne pago io le conseguenze!- disse esasperata.

-Allora non ti importa di me, solo di non finire in prigione!- sbottai ricacciando indietro le lacrime.

-Ehi, signorina!- sbottò mio padre -Porta il dovuto rispetto a tua madre!- disse irremovibile.

Mi congelai a quel tono che usava, quando ero piccola, e ne combinava una delle mie.

-Non voglio litigare- dissi con voce rotta.

Mamma si alzò e mi abbracciò -Non stiamo litigando solo discutendo. Non volevo urlarti contro, ma ero molto preoccupata, capisci?- disse dolcemente guardandomi negli occhi.

Annuii ricambiando l'abbraccio.

Dopo un po', all'abbraccio, si unì anche papà seguito da Pablo che, probabilmente, era sceso sentendo silenzio.

Ricevetti un bacio sulla guancia da mamma un'altro sull'altra guancia da papà e uno sulla fronte da Pablo.

Addio baci di Kyle!

Accidenti!

-Ora tutti a nanna!- esclamò mia madre.

Filai su in camera dopo aver augurato la buonanotte a tutti.

Mi chiusi in bagno per farmi una super veloce doccia, lavarmi i denti e cambiarmi.

Uscii 10 minuti dopo, dopo aver indossato un pigiama verde acqua sofficioso.

Sofficioso?

Sì, ho detto sofficioso!

Non mi importa la grammatica e tanto meno il lessico corretto.

Controllai il telefono e sorrisi.

Buonanotte, piccola!

Una semplice frase che forse racchiudeva più di quanto pensassi.

Notte.

Risposi al messaggio e mi addormentai sognando il dolce e sbarazzino sorriso di Kyle.

-Sara cara?! Tutto bene? Hai delle occhiaie da paura!- esclamò Emily il giorno dopo.

Le mie dita scattarono alla base dei miei occhi.

Eppure stamattina non ce le avevo.

A confondermi ulteriormente è la risata improvvisa di Emily.

Uhm?

-Oddio! Ci ha creduto!- disse tra le risate.

-Emi! Dai, non prenderla in giro!- la rimproverò Lisa.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONODove le storie prendono vita. Scoprilo ora