Capitolo ventiquattresimo

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Sono curioso di sapere quale cavolo di proposta vuole fare Sullivan a Sara.

E potrebbe anche spiegarmi perché sono tutte uscite dalla sala riunioni con espressioni scioccate e rosse in volto.

Il che spiegherebbe perché tutti i miei tentativi di incrociare il suo sguardo sono falliti miseramente.

E soprattutto perché Andrea non faceva altro che fissarla con un espressione adorante.

Cosa cavolo c'entra?

C'entra eccome!

Geloso!

Esatto!

-Ho una brutta e bella sensazione- mi sussurrò Davide mentre faceva delle addominali a terra con me.

Alzai un sopracciglio nella sua direzione.

-Cioè è come se una catastrofe stesse per succedere, ma allo stesso tempo è come se non aspettassi altro che accadesse- si spiegò.

Beh, si spiegò...non esageriamo.

-Strano- mormorai.

Strano perché anch'io o la stessa identica sensazione.

Sullivan sbucò dalla sala riunioni con un bel sorrisone in faccia.

Non ho niente contro i sorrisi, ma quando è Sullivan a farli...

Sorriso uguale catastrofe.

-Ragazzi! Prepariamoci al peggio!- sussurrò Timothy affianco a noi.

-Perché?- chiese il nuovo.

-Lo scoprirai- rispose allarmato.

-Ragazzi- esclamò ancora sorridendo rivolgendosi a noi -Venite! Ho una bella notizia da darvi!-

Bella per te, catastrofica per noi.

Accidenti!

Ecco come ci si sente quando la curiosità ti rode!

E anche quando si sa che essa di porterà alla rovina!

Sara, giuro che quando torno a casa non mi scappi!

Il perché di quella tua espressione lo devo capire.

-Forza ragazzi!- esclamò ancora sorridendo.

Mi alzai da terra seguito dagli altri scoccando un'occhiata nella direzione in cui era sparita Sara poco prima.

-Allora!- incominciò quando fummo seduti nella sala riunioni.

-Avete notato le quattro ragazze che sono appena uscite di qui?- chiese

Poi sbuffò prima che potessimo aprire bocca -Beh, certo! Altro che notate, le avete squadrate come mai prima!- sbottò divertito.

Arrossii colto in fallo.

Che stronzo!

Kyle!

Non kylarmi!

Ugh!

-Bene! Saranno le nostre manager da oggi in poi!- annunciò.

Un...attim-che?!

-Sei serio?!- urlammo in coro.

Solo che le espressioni sui nostri visi erano molto diverse.

Io e Davide eravamo terrorizzati, stupefatti e scioccati mentre tutti gli altri avevano delle espressioni ultra divertite.

-Ehm...non proprio- ammise -Ma ho fiducia che accetteranno! Spero solo che tutte quelle oche non le prenderanno di mira!-

E' proprio quella la mia paura.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONODove le storie prendono vita. Scoprilo ora