Capitolo cinquantatreesimo

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-Che cazzo?!- sbraitò con espressione sbalordita.

Dopo avermi fissato per due buoni minuti.

Non sono mica scema.

So quello che faccio.

-Perché mai dovrei fissarti un incontro con mio padre?!- continuò.

-Per parlargli ovvio- roteai gli occhi.

-Parlargli?! Ma hai visto quello che mi ha fatto? Pensa a cosa potrebbe farti!!!-

-Senti, Kyle- lo fissai seria -Io non te lo sto chiedendo, ma ordinando. Anche se non accetti troverò un altro modo anche a costo di introdurmi, clandestinamente, a casa tua. Sto cercando la via più semplice-

Boccheggiò.

-Sara- sospirò poggiando la fronte sulla mia -Non posso permetterlo. Tu non lo vedrai mai e lui non saprà mai della tua esistenza. Non lascerò che lui ti faccia del male- è terribilmente serio.

-Ti fidi di me?- chiesi.

-Certo, ma non cambio niente- provò a terminare il discorso.

-Invece, sì. Secondo te non ho un piano?- sorrisi furba.

Non mi conosce poi così tanto.

-E' probabile, ma non sono sicuro di volerlo sapere.- mise il broncio.

Gli pizzicai una guancia.

Scesi dalle sue gambe incamminandomi verso la porta -Ti mando il mio indirizzo di casa. Vieni alle 17. Ciao!- lo salutai lasciandolo in confusione totale.

Mi sento una spia internazionale sull'azione.

Ed è fantastico!

-Quindi mi stai dicendo che sei fidanzata?!-

Forse dovevo dirlo in un altro modo.

-Non proprio. Comunque mi piace e io...piaccio a lui..., ma non è questo il punto, mamma!- tentai di chiarire.

Tra mezz'ora arriva Kyle e io sto ancora discutendo con i miei.

Papà non sembra poi così sorpreso.

Mamma è sui giri mentre Pablo...è Pablo.

Sta fissando il vuoto da molto tempo ormai incapace di assimilare il fatto che...mi piaccia Kyle.

E conosca e parli con un maschio in generale.

Lo capisco.

Non ho degnato di un occhiata la popolazione maschile per circa 14 anni e poi...boom!

Incontro Kyle e tutto cambia.

Ma è così.

E ho sul serio bisogno che mi ascoltino.

Non glielo avrei pure detto, ma non credo che l'avrebbero gradito.

-E lui verrà qui?- si risvegliò mia madre.

-Già- affermai -Tra meno di mezz'ora- lanciai un'occhiata all'orologio.

-Scherzi?! E tu da quando lo sai?- oh...comincio a capire.

-Da un bel po'...- ammisi.

-E me lo dici mezz'ora prima?!-

-Me ne ero dimenticata-

-Io morirò a causa tua un giorno-

-Ma che dici mamma. Non esageriamo.-

-Cara, non esagerare. Non morirà nessuno- papà si inserì alla conversazione.

-Ma taci tu!- trattenni una risata alle parole di mamma -Vieni qui, Pablo. E' uno duro shock per molti, ma guarda Sara. E' palesemente innamorata!-

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONODove le storie prendono vita. Scoprilo ora