Capitolo nono

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Aprii leggermente gli occhi.

Una luce bianca quasi mi accecò.

Sbuffai coprendomi gli occhi.

-Ciao, come ti senti?- disse una voce alla mia destra.

Voltai il viso di scatto.

Era Kyle.

Che diamine ci faceva qui?

Come che diamine ci fa qui?

La me sarcastica e ironica prese sopravvento.

-Come se una palla mi avesse colpito in pieno- sbuffai.

Kyle sorrise divertito.

Io non ci vedevo niente di così divertente.

-E' quello che è successo infatti!-

-Ugh, che mal di testa- mi lamentai.

-Prendi questa!- mi porse un bicchiere con dell'aspirina.

Mi misi a sedere mantenendomi la fronte.

Bevvi tutto il contenuto del bicchiere.

Chiusi gli occhi alzando la testa, sentendo il pulsare delle tempie diminuire piacevolmente.

Riaprii gli occhi osservando Kyle al mio fianco.

Lui arrossì.

Ugh, che timidone.

-Grazie- gli sorrisi.

-Niente- disse arrossendo ancora di più.

-Uhm...mi hai portata qui...insomma...in braccio?- chiesi.

Tornò al suo colorito normale -Beh, sì come se no? Mica ti ho trascinata per i capelli!-

-Ecco perché ho mal di testa, non è colpa della palla!- lo presi in giro.

-Spiritosa- mugugnò facendomi la linguaccia.

Ridacchiai sentendomi molto meglio.

Tutto merito di Kyle.

Tutto merito dell'aspirina vorrai dire!

Sì, sì, come no.

Sospirai portandomi le ginocchia al petto, abbracciandole.

-Ehm...Sara?- mi chiamò Kyle.

-Sì?- mi voltai verso di lui.

Sembrava terribilmente preoccupato.

Non l'avevo mai visto così serio, prima d'ora.

-Ti devo confessare una cosa- disse serissimo.

Odio quando le persone cominciano le frasi in questo modo.

Mi mettono l'ansia addosso, e comincio a farmi mille film mentali.

-Ok- dissi semplicemente.

Sì, sono pessima, lo so.

Fece un respiro profondo e disse tutt'ad un fiato -Mi dispiace per non averti salutato stamattina-

Uhm?

Lo guardai confusa -Ehm...non mi dovevi salutare per forza...sai-

Gonfiò le guance e mettendo un broncio adorabile disse -Sì, invece. Dopo il nostro appuntamento di ieri-

Arrossì di colpo dopo essersi reso conto di quello che ha detto.

Era...un appuntamento?

Arrossii leggermente.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONODove le storie prendono vita. Scoprilo ora