Capitolo diciottesimo

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-Che fine hai fatto?- sbottò mia sorella appena chiusi di soppiatto la porta di camera mia.

Sbuffai.

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio!

Sarà diventata più riservata e silenziosa, ma certi suoi vizi non li perde.

Come il vizio di dormire nel mio letto!

Ignorai la sua domanda e scappai in bagno.

Dopo una rilassante doccia calda infilai il pigiama che la mia tenerissima sorellina mi ha regalato per Natale.

Chissà se quest'anno mamma e papà festeggeranno il Natale con noi.

Sorrisi malinconico.

Nah, non credo.

Prima il lavoro, dopo la famiglia!

Uscii dal bagno e mia sorella alzò un sopracciglio.

-Per quanto hai intenzione di usare quel pigiama? Ti sta stretto- osservò.

Incrociai le braccia al petto.

-Lo userò per sempre! E' il mio pigiama preferito!- mugugnai.

Non riuscì a ribattere perché il mio telefono cominciò a suonare insistentemente.

-Rispondi fuori!- ordinò raggomitolandosi sotto alle coperte.

Sbuffai divertito.

Mi piace essere comandato a bacchetta da lei!

Uscii sul balcone e accettai la chiamata.

-Kyle!- sbottò Davide indispettito.

-Sì?- sorrisi beandomi la sua furia.

-Non puoi chiudere una chiamata con un " Devo uscire con Sara" e ciao!- urlò.

Sospirai.

Sarà una lunga notte!

-In più ti stavo raccontando del mio appuntamento con Dalila e tu, da pessimo amico, hai chiuso la chiamata dopo avermi lanciato una granata in piena faccia- piagnucolò.

-Cosa, di "Devo uscire con Sara" non hai capito?- sbuffai.

-Kyle!- esclamò indignato.

-Va bene, lasciami spiegare- acconsentii.

-E cosa aspetti?- sbottò.

Ridacchiai.

Cominciai a raccontargli di come io e Sara ci siamo conosciuti.

La litigata per il numero di telefono.

Il suo imbarazzo di scrivere per prima.

La nostra fuga dal gran ballo.

Noi che ballavamo circondati da un miliardo di stelle.

I-i-il nostro quasi bacio.

-Che cosa??????!!!!!!- urlò Davide.

Arrossii di colpo.

Oddio!!!

Me ne ero completamente dimenticato!

La stavo per baciare!!!

Sante patate lesse e...e lei?

Te lo stava lasciando fare.

Che ????!!!

Mi accovaccia sul gelido balcone, abbracciandomi le ginocchia.

Come farò a guardarla di nuovo in viso?

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONODove le storie prendono vita. Scoprilo ora