capitolo-48

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Yoongi's last pov

Aspettammo in silenzio di poter ricevere delle informazioni più chiare da parte di SeokJin, che insicuro lanciava degli sguardi al Capo, seduto con arroganza sulla propria seduta. Aveva le gambe incrociate, poste l'uno sopra l'altra, il busto sporto all'indietro e le braccia strette in un presa ferrea. Un ghigno adornava il suo volto smunto, coperto da un filo di barba, rasata con poca cura. La sua espressione mi fece quasi ribrezzo, quindi spostai lo sguardo, sperando di poter convincere a fare lo stesso anche a SeokJin, che invece sedeva nervoso, strusciando i palmi delle mani insieme, cercando di asciugarne il sudore che le rendeva umide.

-Signore, la prego di essere sincero, come ha giurato di essere con le sue parole poco prima, o saremmo costretti a mettere in discussione la sua figura. Se l'imputato la minaccia in alcun modo, la metto al corrente che non potrà essere ferito. La legge la difenderà- disse il nostro avvocato, con voce meno potente, così da rendere quel messaggio solo per SeokJin

-L'avvocato del querelante minaccia l'imputato con errata conoscenza del diritto- affermò la controparte, che sfortunatamente aveva sentito chiaramente le parole pronunciate.

-Avvocato non faccio supposizioni e vada avanti- prese quindi parola il giudice, con fare annoiato.

-Al diavolo, Kim vedi di essere sincero e non farti spaventare!- gridò Si Wool dal fondo della stanza, attirando l'attenzione dell'intera aula. Mi portai una mano alla bocca cercando di trattenere una risata, mentre il giudice ricordava a Si Wool che se avesse nuovamente parlato in quel modo sarebbe stato allontanato dall'aula.

Guardai quindi SeokJin mentre i suoi occhi marroni mi trafiggevano. Non mi avrebbe aiutato. Nascosi il viso nell'incavo del collo di Jimin, che affianco a me, mi stringeva la mano con sguardo dispiaciuto. E forse fu quella scena e le mie lacrime improvvise, ma SeokJin parlò finalmente, disse tutto. Lanciò un ultimo sguardo al Capo e decise di fidarsi di noi. Racconto con precisione ogni cosa da lui sentita, mantenendo il punto della questione senza perdersi in divaghi. Parlò del nostro accordo, delle parole del signor. Ho e di quella che era stata la mia risposta, arrivando perfino a parlare del lavoro a nero al quale mi aveva sottoposto per un anno intero.

L'avvocato dell'accusa provò in ogni modo a fermare la testimonianza, così da ottenere la possibilità di parlare, ma il giudice Lee ordinò il silenzio.

-La testimonianza può dirsi conclusa, ma ciò non potrà certo aiutarci a capire come muovere le nostre decisioni. In base a quali prove accusate il signor. Ho di aver partecipato ad un'organizzazione mafiosa?- chiese con voce ferma il giudice, per poi sporgersi verso di noi, poggiando i gomiti sulla cattedra.

Guardai il nostro avvocato prendere un respiro ed osservare la pila di documenti sulla scrivania di fronte a noi. Cercò con una scintilla di rimorso negli occhi una delle cartelle che gli avevamo fornito, contenete i dati dell'aggressione da me subita e delle foto da Si Wool della clinica di Namjoon.

Non appena trovò i fogli, gli diede uno sguardo per poi voltarsi verso di me. Non esitai ad annuire alla sua richiesta silenziosa, desiderando di poter mettere fine a quell'afflizione che mi perseguitava. Ormai non mi importava nemmeno più della mia dignità, desideravo semplicemente usare ogni possibilità che possedevo per poter vincere quella causa. Sapevo bene quanto fosse svantaggioso per i presenti della giuria accettare le condizioni da noi imposte contro il signor. Ho, ma di fronte alla verità nessuno può mentire. Il giudice Lee era stato inoltre raccomandato dal presidente della corte suprema solo due mesi prima, il ventuno settembre; quindi, ancora non aveva avuto modo di conoscere la figura del Capo, che aveva affrontato il tribunale diverse volte prima di quella. Un uomo che ancora non è stato corrotto dal male e dai soldi poteva combattere per la libertà di un ragazzino che non possedeva niente? Probabilmente molto più di un qualsiasi altro personaggio che aveva già conosciuto l'ebrezza della corruttela.

ᴍᴀғɪᴀ- уσσимιиDove le storie prendono vita. Scoprilo ora